Ciao,
con l’articolo di oggi andiamo a concludere l’argomento sulla teoria degli abbellimenti, parlando del glissando e del tremolo.
Glissando
Il glissando o glissato (dal francese glisser, scivolare) consiste nell’alzare o nell’abbassare l’altezza di una nota in modo costante e si ottiene in modo diverso a seconda dello strumento che lo esegue.
Il simbolo usato è una linea che segue la nota di partenza scritta nella direzione che si desidera (quindi verso l’alto se il glissato alzerà la nota e verso il basso in caso contrario) spesso associata all’abbreviazione gliss..
Questa linea può essere diritta o ondulata (come quella usata per l’arpeggio, ad esempio).
Il glissando vero e proprio è quello prodotto dalla voce umana, da uno stru-mento ad arco (facendo scorrere il dito su una corda) o dal trombone a coulisse: in questi casi, infatti, non si percepisce il passaggio fra le singole note perché la transizione avviene senza soluzione di continuità.
Invece se viene eseguito con altri strumenti, come ad esempio l’arpa, la chitarra o il pianoforte, non possiamo parlare di un vero glissando, in quanto questi strumenti possono produrre solo note con intervalli (toni e semitoni) predefiniti, e quindi si sentirà sempre quel piccolo “scatto” che c’è tra una tasto e l’altro o tra una corda e l’altra.
Tremolo
Il tremolo è un abbellimento un po’ particolare che varia a seconda dello strumento che lo usa.
Il segno grafico del tremolo è dato da una a tre strisce spesse e oblique:
Normalmente è la ripetizione molto rapida di una stessa nota per tutta la sua durata (quindi è differente del trillo che alterna la nota reale con quella superiore):
Se si tratta di un tremolo eseguito sulle stessa nota allora il segno sta sul gambo della nota stessa, se invece è eseguito con due note diverse (anche distanti tra di loro) allora il segno viene scritto in mezzo a queste:
Se sotto o sopra le linee viene scritto un “3”, vuol dire che il tremolo sarà eseguito con delle terzine.
Negli strumenti ad arco si ha la veloce ripetizione della stessa nota ottenuta con movimenti molto rapidi dell’arco verso il basso e l’alto.
Negli strumenti a tastiera il tremolo è simile al trillo e può essere eseguito su una singola nota o su due note che si ripetono ad un intervallo di almeno una terza: le note possono essere singole, bicordi (spesso utilizzato nella musica come il blues) o interi accordi e spesso è usato nei brani pianistici per imitare i pieni orchestrali o per sostenere a lungo un’armonia.
Negli strumenti a fiato il tremolo, quando è sulla singola nota, viene eseguito tramite la tecnica del frullato: questa tecnica consiste nel soffiare pronunciando contemporaneamente le consonanti “tr”, “dr” o “vr” per far vibrare la parte anteriore della lingua oppure la consonante “r” (pronunciata come la “r” moscia francese) per far vibrare la parte posteriore della lingua.
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