Ciao,
lo scopo di questa chiacchierata non è assolutamente un modo di dirti come e cosa studiare.
Sono solo alcune PILLOLE DI FINGERPICKING, come le ho chiamate 😉
È solo un modo, quindi, per agevolare lo studio giornaliero, secondo il mio punto di vista, attraverso degli esercizi che aiutano sia la concentrazione che la vera e propria articolazione meccanica sullo strumento prima di studiare un qualsiasi tipo di repertorio.
- Fai qualche esercizio di respirazione prima di cominciare a studiare e assicurati che prima di metterti seduto/a tu abbia a portata di mano ciò che ti occorre (penna, matita, metronomo, evidenziatori ecc) per evitare di alzarti continuamente, vanificando tutto il training di concentrazione che fino ad ora abbiamo costruito.
Spegni il telefono e comunica a chi abita con te di non essere disturbati durante la seduta di studio che vi apprestate a fare. - Tecnica giornaliera: consiste in 5 punti fondamentali:
- alternati
- scala cromatica
- scale diatoniche
- scale diatoniche 1/8va
- arpeggio
- Fai qualche esercizio di respirazione prima di cominciare a studiare e assicurati che prima di metterti seduto/a tu abbia a portata di mano ciò che ti occorre (penna, matita, metronomo, evidenziatori ecc) per evitare di alzarti continuamente, vanificando tutto il training di concentrazione che fino ad ora abbiamo costruito.
Alternati
Gli alternati consistono nel pizzicare le corde dalla prima alla sesta e dalla sesta alla prima con la mano destra (m.d) per 8 volte (cioè 8 colpi per ogni corda) ad un tempo metronomico ben preciso.
Ogni colpo di metronomo 2 note: quindi potremmo considerare i colpi del metronomo i QUARTI e le due note gli OTTAVI.
Le formule della m.d che ci appresteremo a fare sono:
- i, m
- i, a
- m, a
dove: i = indice, m = medio, a= anulare, p = pollice
Scala cromatica
Consiste nel posizionare 1°, 2°, 3° e 4° dito rispettivamente nel 1°, 2°, 3° e 4° tasto della tastiera sulla prima corda, per poi proseguire tetracordo dopo tetracordo fino al 12° tasto o più avanti e tornare indietro assicurandosi che le dita della mano sinistra (m.s) colpiscano le corde a martelletto con il centro del polpastrello e che il pollice della m.s si trovi parallelamente dietro al 2°dito.
Non forzare mai la posizione, non essere distratti mentre si esegue un esercizio …e ASCOLTARSI!!!
Scale diatoniche
Consiste nell’esecuzione in ordine (vedi scale A. Segovia) delle scale di: LA minore, LA minore armonica, SOL maggiore, MI minore, MI minore armonica e DO maggiore, facendo particolare attenzione alla diteggiatura che scegliamo per la mano destra.
Se, ad esempio, lunedì scelgo diteggiatura i, m per la scala di LA minore e LA minore armonica, per la scala di SOL maggiore userò i, a, per la scala di MI minore e MI minore armonica userò m, a e per la scala di DO maggiore userò i, m, a.
Il giorno dopo per LA minore e LA minore armonica userò i, m, a e per la scala di SOL maggiore userò m, a ecc ecc … : creerò così una rotazione giornaliera e allenerò la mano destra ad ogni tipo di salto e mentalmente darò elasticità al cervello consentendogli di essere pronto anche nel momento dell’esecuzione di avere una mano forte e che possa rispondere ai comandi ottenendo suoni nitidi e articolati anche in contesti con grosse amplificazioni o in sale da concerto con grossi riverberi.
Aiutiamoci anche con un metronomo regolandolo con una pulsazione ad ogni quarto considerando le scale fatte da tutti ottavi ad ogni battito quindi metteremo 2 note.
Scale diatoniche 1/8va
Per questa tipologia di esercizio sarà necessario correre 😉 !!!
Dividiamo in 2 frammenti fatti da 1/8va ognuno, per esempio, la scala di DO maggiore (A. Segovia) decidendo quindi una pulsazione metronomica intesa come quarti.
Eseguiremo la nostra 8va a metronomo prima come se le note della scala fossero tutti ottavi e quindi metteremo 2 note ogni battito poi alla stessa velocità di metronomo intenderemo le note della scala come fossero semicrome quindi 4 note ogni battito.
L’unico scopo dell’esercizio e quello di avere un’articolazione precisa e non sbrodolata anche in velocità.
Aumentare la velocità ogni volta che abbiamo raggiunto una certa sicurezza.
Arpeggio
Consiste nell’esercitare la mano destra a una serie di formule di arpeggio più o meno complicate .
Le corde che prenderemo in considerazione saranno la 6°, la 3°, la 2° e la 1°.
Suoneremo la 6° sempre con il pollice, la 3° sempre con l’indice, la 2° con il medio e la 1° con l’anulare.
FORMULA1:
- p,i,m,a x 4
- p,a,m,i x4
- p,i,a,m x4
- p,a,i,m x4
- p,m,i,a x4
- p,m,a,i x4
Ci aiuteremo sempre con un metronomo svolgendo l’esercizio in modo omogeneo senza accelerare o farlo in modo distratto e sfuggevole.
Nel prossimo appuntamento di Pillole di Fingerpicking parleremo di altre fasi dello studio, di altri esercizi e di alcuni pezzi da accostare alla tecnica giornaliera prima di iniziare a studiare ciò che ci interessa.
Ricordati di non avere fretta di imparare, di non essere scoraggiato/a quando qualcosa non viene esattamente come noi vogliamo ma anzi consiglio di insistere e di farsi aiutare sempre da professionisti del settore.
Buona fortuna, spero di esserti stato utile 😉
Saluti chitarrsitici
(articolo scritto da Damiano De Santis)