Ciao,
in questo articolo ti vado a parlare di una tecnica molto importante che è la tecnica del fingerpicking.
Ti svelerò alcuni trucchetti su come impostare la mano e su come fare al meglio questa tecnica.
Di solito in generale quando si parla di fingerpicking si intende una tecnica della mano destra che suona le corde non con l’uso del plettro, ma appunto, come ricorda il nome fingerpicking, con l’uso delle dita.
Si parla sia di fingerpicking che di fingerstyle, anche se in realtà sono due mondi che per molte cose si intersecano ma per tante altre sono distinti.
Questa tecnica è una tecnica molto particolare che ha origine dall’America, in particolare da uno stile musicale che affonda le sue radici nella musica country e in particolare con i chitarristi di banjo.
A partire da questa tecnica originaria che prende anche il nome di stile della famiglia Carter (Carter family) dal nome dei primi suonatori di banjo, quindi dai primi suonatori di musica country che eseguivano questa tecnica, il fingerpicking è stato preso, elaborato e utilizzato anche dai chitarristi americani fino a diventare una tecnica davvero rivoluzionaria.
Tra i più grandi esponenti che hanno reso questa tecnica famosa in tutto il mondo sicuramente troviamo i chitarristi Mel Trevis, tanto che questa tecnica del fingerpicking spessissimo si chiama anche Trevis-picking, in onore proprio di Mel Trevis che fu uno dei primi chitarristi a perfezionarla e a renderla famosa in tutto il mondo.
Come ti dicevo è una tecnica molto particolare perché utilizza sia una parte di accompagnamento con il basso, in maniera indipendente, sia una parte suonata con le altre dita, che esegue la melodia del brano.
Però all’inizio la prima cosa importante è l’utilizzo di uno strumento particolare che è un thumbpick, cioè un particolare plettro che si inserisce nel pollice (io di solito lo infilo fino alla parte finale dell’unghia, cioè nella parte dove si conclude l’unghia): questo particolare plettro è un plettro utilizzato da questo tipo di tecnica del fingerpicking perché consente una maggiore incisività.
La cosa importante da sistemare all’inizio subito è la posizione della mano perché la mano assume una posizione un po’ diversa rispetto all’impostazione classica del suonare con le dita, l’impostazione derivante dalla chitarra classica.
Perché?
Perché il suono che noi dobbiamo andare ad ottenere, specialmente con il basso, è un suono che viene reso muto dall’appoggiare la mano sulle ultime corde impedendo quindi la produzione di un suono, senza produrre una nota proprio per fare da accompagnamento ritmico al brano e al contempo le prime dita suonano la melodia, questa suonata però senza che il suono venga stoppato.
Per ottenere questo effetto di stoppatura del basso, la mano si deve posizionare in una maniera particolare, cioè: come esercizio puoi appoggiare la mano a partire dal palmo sulle ultime corde e, per trovare la posizione corretta, la mano si deve distendere in maniera obliqua rispetto alle corde.
Per poter suonare poi naturalmente tiriamo su le prime dita tenendo appoggiata la mano con il palmo sulle ultime corde.
In questo modo otterremo una posizione obliqua, appunto, rispetto alla linea delle corde e avremo la possibilità di suonare le prime corde liberamente mentre le ultime suoneranno mute.
Questa posizione naturalmente impone un attacco e un tocco del dito sulla corda che è abbastanza diverso rispetto alla posizione classica nel senso che non prenderemo più le corde frontalmente come nella posizione di chitarra classica, ma questa posizione obliqua ci obbliga a dover strisciare quasi la corda andando verso l’interno, cioè quasi un movimento di striscio sulla corda verso destra.
In un prossimo articolo vedremo altre caratteristiche del fingerpicking.
Intanto se vuoi anticiparti, qui trovi un video che ho realizzato appositamente per suonolachitarra proprio su questa tecnica.
(articolo scritto da Michele Lideo)