Ciao,
dopo aver parlato di come tenere le unghie della nostra mano destra, adesso voglio darti alcuni consigli su come in pratica gestire il tocco nei confronti della corda.
Qui ci sono alcuni argomenti un po’ delicati e importanti.
A seconda di come con le dita e/o con l’unghia vado a toccare e a suonare la corda, avrò dei tipi di suono diversi.
Anche qui vedi come il chitarrista è messo di fronte ad una scelta, una scelta che per essere corretta deve essere consapevole, quindi una scelta che il chitarrista non deve subire, ma che deve fare in vista proprio di scegliere il tipo di suono che ha nella sua testa e che in quel momento deciderà e desidererà di produrre.
Veniamo allora il tocco.
Uno degli errori che solitamente si fa, specialmente all’inizio quando ci si appresta a suonare uno strumento, è quello di pensare di toccare la corda con un movimento della mano che va dal basso verso l’alto: in questo modo inevitabilmente vado a toccare altre corde.
Non è questo il movimento che la mano fa, cioè il movimento nel toccare la corda non è un movimento della mano che va dal basso verso l’alto e nemmeno un movimento verso l’esterno: questo è un altro errore.
Quindi non un movimento verso l’esterno né un movimento verso l’alto.
Diciamo che sostanzialmente la posizione della mano e il braccio restano abbastanza ferme nell’esecuzione, quindi il movimento che il dito fa è più un movimento verso l’interno.
Un buon esercizio è di provare, almeno le prime volte, a toccare con le singole dita il palmo della mano.
Facendo questo movimento verso l’interno: andare a toccare, dopo aver toccato la corda, il palmo della mano in maniera da allenare questo movimento verso l’interno.
Dopo, quando andremo a suonare, questo movimento sarà molto, molto meno minore, però la direzione sarà sempre quella.
In tal proposito un altro consiglio molto importante è quello di evitare quello che viene chiamato il tocco a graffio, cioè un tocco della mano che si basi sull’utilizzo semplicemente degli ultimi due segmenti finali del dito, cioè falangina e falangetta, escludendo quindi la falange.
La falange, che è quel segmento del dito che dalla nocca va fino a metà dito, è la parte più forte del dito che ti permette una maggiore incisività nei confronti della corda.
Invece andare a suonare semplicemente con la parte finale del dito ti farà perdere decisamente in controllo e in forza che eserciterai nei confronti della corda.
Quindi il movimento verso l’interno del palmo della mano, che ti dicevo prima, permette proprio di mettere in movimento tutta la leva del dito, quindi a partire dalla falange fino alla parte terminale del dito.
Quindi ti invito proprio ad esercitarti molto lentamente sul mettere in movimento l’intero dito che va verso l’interno: è importante non escludere questa parte di dito che dà appunto forza al tuo tocco.
In un prossimo articolo andremo a parlare dell’attacco.
(articolo scritto da Michele Lideo)