Ciao,
l’argomento che voglio proporti oggi potrebbe sembrare un po’ astratto, tuttavia vedrai che è invece molto concreto per chi vuole suonare la chitarra.
Come avrai visto dal titolo, mi voglio occupare delle sigle degli accordi ma anche del basso numerato.
Cos’è il basso numerato e in che consiste la numerazione?
Il basso numerato non è altro che una serie di numeri che, fin dal 1600, vengono messi sopra la nota di basso, appunto, per indicare quali note devono essere scritte sopra questa nota e in che ordine.
Se io ho un accordo di DO maggiore con il DO al basso, quindi allo stato fondamentale, sopra di esso posso trovare le note che formano l’accordo scritte in tre posizioni melodiche diverse.
Guarda questo esempio:
Come puoi vedere, nel rigo in basso c’è la nota del basso (che in questo nostro esempio è DO), mentre nel rigo in alto ci sono le note dell’accordo di DO maggiore disposte in vario modo: ho cioè in alto prima il DO, poi il MI e infine il SOL.
Ho aggiunto, tra il rigo inferiore del basso e quello superiore con le altre voci, dei numeri.
Andiamo ad guardarli bene.
L’accordo di DO maggiore è formato da DO-MI-SOL: il DO è la fondamentale, il MI la 3° e il SOL la 5° (la fondamentale, cioè la nota base dell’accordo, si può tranquillamente raddoppiare, ma a questo punto sarà all’8° superiore).
Ecco allora che tutto torna!
Se vedi nel primo accordo, in prima posizione melodica, sopra al DO ho, dal basso verso l’alto, il MI, il SOL e il DO che sono, rispettivamente, la 3°, la 5° e l’8° dell’accordo.
Se vedi la numerazione posta sopra al basso, quindi, ho esattamente questo.
Il secondo accordo, nella 2° posizione melodica, ha, dal basso verso l’alto, la 5°, l’8° e la 3°.
L’ultimo accordo, in 3° posizione melodica, ha l’8°, la 3° e la 5°.
Semplice no?
Questo ragionamento poi posso farlo per l’accordo allo stato di I e II rivolto:
Come puoi vedere, qui ho l’introduzione dell’intervallo di 6° nell’accordo in I rivolto, perché MI-DO diventa una 6°, e anche della 4° nel II rivolto, perché SOL -DO è un intervallo di 4°.
Lo stesso procedimento, poi, posso usarlo con tutti gli altri accordi, soprattutto con quelli di 7° e di 9°.
Nella maggior parte dei casi anziché trovare tutti i numeri che mi indicano le note da scrivere sopra un determinato basso, ne troverò solo alcuni, i più importanti.
Ad esempio, nel I rivolto di solito trovo solo il 6, mentre nel secondo trovo il 4 e il 6, nell’accordo di 7° (se l’accordo è di settima di dominante) troverò solo il 7 e così via.
In questo caso, il numero scritto non necessariamente corrisponde alla nota da mettere nella parte più acuta e quindi non necessariamente corrisponde alla posizione melodica che vede quella determinata nota nella parte del canto; indica piuttosto il rivolto da scrivere o il tipo di accordo da mettere.
È possibile anche trovare un # o un b scritto sopra la nota, seguiti o meno da un numero; questi segni indicano che:
- la nota che corrisponde al numero sarà # o b
- in assenza di numeri, di solito questi segni si riferiscono alla terza dell’accordo costruito su quel basso (il #, ad esempio, lo si incontra soprattutto se mi trovo in una tonalità minore e ho il VII grado della tonalità alterato).
A che serve tutto questo?
Serve perché a volte il basso potrebbe essere interpretato in vari modi e non è difficile trovare uno o più numeretti scritti sopra che ci dicono quali sono esattamente le note con cui armonizzarlo.
Ed è esattamente questo quello che trovi nelle semplici sigle degli accordi, soprattutto quelli più complessi.
Vuoi un esempio?
La sigla 7sus4/9, oppure min7/9, ancora 7/#11 e potrei continuare a lungo.
Bene: quelle sigle indicano proprio le note che io devo mettere sopra al basso per costruire quel determinato accordo.
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