Ciao,
oggi parliamo di un altro argomento teorico ma sempre molto richiesto 🙂
Mi occupo, infatti della sincope e del suo parente stretto il contrattempo.
La sincope non è altro che uno spostamento di accenti all’interno della battuta e ho questo quando la nota sul tempo debole è più importante di quella sul tempo forte, a patto che la nota suonata sull’accento debole continui il suo valore anche sull’accento forte successivo:
Come vedi, in entrambi gli esempi ho una nota che inizia sul tempo debole e si prolunga (e finisce) sul tempo forte successivo (le note inserite dentro il rettangolo) e questo provoca una specie di sfasamento ritmico, perché il mio orecchio si aspetta di sentire una nota sul tempo forte ma che … non trova.
Alla base di questa situazione si sono evoluti dei veri e propri andamenti sincopati: più sincopi sono messe consecutivamente e quindi si ha un vero e proprio spostamento degli accenti che può durare anche per qualche tempo, come spesso succede nel jazz!
Possiamo avere due tipi di sincope:
- quella regolare quando la nota lunga si trova tra due note dello stesso valore
- quella irregolare quando invece le due note che la racchiudono hanno valori diversi.
Nell’esempio precedente, in tutti e due i casi, la prima sincope sarà regolare perché si trova tra due semiminime, la seconda invece sarà irregolare perché si trova tra due valori diversi (una semiminima prima e una croma dopo).
Anche nel contrattempo c’è una specie di spostamento di accenti, ma qui le note si hanno SOLAMENTE sul tempo debole mentre sul tempo forte troviamo una pausa:
In questo esempio la mano sinistra (cioè il pentagramma inferiore) ha il ritmo giusto, in quanto gli accordi sono sui tempi forti della battuta, mentre la mano destra, cioè il rigo superiore, ha tutti gli accordi spostati sui tempi deboli, quindi sono in contrattempo.
Se vuoi approfondire questo argomento, ti consiglio di leggere questa pagina.