Ciao,
oggi voglio parlarti delle unghie della mano destra, dato che ogni tanto mi vengono fatte domande su questo argomento che sicuramente interessa tutti i chitarristi, anche coloro che usano il plettro: infatti può capitare di suonare quella tale tecnica chitarristica o quel tale tipo di chitarra acustica che richiedono l’uso delle sole dita della mano destra.
Come sempre quando si parla di impostazione, non c’è una regola generale, quindi prendi quanto scritto qui sotto non come una cosa da applicare a tutti i costi, ma da adattare al tuo stile e modo di suonare.
Le unghie lunghe sono comode perché ci aiutano ad avere un tocco più diretto e più deciso sulle corde.
Due sono le cose a cui bisogna prestare attenzione:
- la lunghezza, che deve essere media: quella ideale è di 2 mm per tutte le dita e 4 mm per il pollice
- la forma è molto importante: non devono esserci delle particolari insenature nell’unghia in maniera da rendere difficile l’esecuzione ed avere un suono brutto.
Di solito uno dei consigli che si dà è quello di seguire il profilo del polpastrello nel tagliare e nel limare l’unghia in maniera che il profilo ad “u” del polpastrello sia ricalcato dal profilo dell’unghia.
Sicuramente dovrai fare delle prove pratiche per trovare la lunghezza e la forma con cui ti trovi meglio, tenendo anche presente che le dita non hanno tutte la stessa lunghezza, quindi magari in un dito preferisci avere un’unghia un po’ più lunga che in un altro.
Le unghie vanno limate con una normale lima per unghie o (preferibile) con la carta abrasiva per renderle belle lisce.
Quando le unghie si spezzano o si sfaldano, possiamo correre ai ripari con alcune soluzioni precise, come ad esempio:
- uso di uno smalto rinforzante (quelli trasparenti vanno benissimo)
- fare dei massaggi con succo di limone
- fumare non aiuta!
- prestare attenzione all’alimentazione e fornire al nostro organismo i principi che aiutano alla formazione della cheratina, che sono:
- molibdeno e zinco (latticini, legumi, uova, pesce, germe di grano e riso integrale)
- le proteine sulfonate (pelle del pollo arrostito o guscio dei crostacei)
- silicio (cereali)
- vitamina H
- zolfo (aglio e cipolla).
Spero di aver chiarito qualche dubbio e di aver dato dei buoni consigli per tenere le tue unghie sempre al top!
Se hai domande o commenti, lo spazio qui sotto è tutto a tua disposizione.
Ciao
Ciao Aldo
Anche io ho i tuoi stessi problemi.
Ne parliamo?
La chitarra classica non puo’ essere suonata con i polpastrelli, le unghie della mano destra sono fondamentali cosi’ come la loro cura e forma.
Non serve avere artigli ma già con un millimetro o due oltre il polpastrello (guardando da dietro) si puo’ suonare.
Elettrica e acustica sono generalmente suonate con il plettro o i picks dito per dito, anche perché con le corde di acciaio le unghie durerebbero nulla.
La chitarra classica suonata con i polpastrelli (Sor) è una teoria di 150-200 anni fa e oggi è assolutamente obsoleta, forse possibile quando la chitarra era uno strumento minore, con corde di budello, suonato in circoli ristretti.
La chitarra classica dei grandi chitarristi (Segovia, Llobet, Tarrega, etc) è con le unghie.
Per la mano sinistra (tastiera) unghie cortissime.
Chi le mangia, come una mia amica valente concertista, potrebbe imporsi di mangiarle solamente dalla sinistra utilizzando smalti disgustosi scoraggianti (esistono) sulla destra.
E’ difficile, ma vale la pena provare anche se vedere una mano con le unghie e le pellicine mangiate che corre sulla tastiera non è molto bello.
Per curiosità: alcuni concertisti in caso di unghie spezzate prima di un concerto ricorrono al trucco della pallina da ping-pong ritagliando un unghia provvisoria, incollandola con l’attack, e limandola come le altre.
Ovviamente è un rimedio d’emergenza che poi va eliminato.
Io uso la cera vergine.
Ammorbidisco una pallina di cera (tipo pongo) con la mano, poi ci infilo l’unghia in modo che vada sia sotto sia sopra, poi passo la cera sul dorso.
Limo l’unghia, eventualmente con una fresetta, poi la pulisco da eventuali detriti.
Infilo di nuovo l’unghia nella cera, per sigillare la parte limata e poi pulisco i detriti sia sotto sia sopra l’unghia con una limetta ed un panno.
Grazie, Carlo, per aver condiviso la tua esperienza con noi 🙂
Buona giornata
Barbara
Devo dire la verità da quando nn mangio le unghie suono il blues molto meglio e suono lo slide con grande accuratezza .Ringrazio per i consigli buon lavoro
Io ho le unghie con il gel e sono alle prime armi.
Cosa consigli?
Cosa intendi esattamente?
Che lunghezza hanno le tue unghie e quale problema ti dà il gel?
Ciao a tutti,
io ho il problema esattamente inverso a quello che hanno molti, ossia ho le unghie della mano destra lunghe forse troppo, ma siccome vado ancora a scuola, vi lascio immaginare i prof quanto possano rompere con ogni scusa.
Il punto è che non uso niente per rinforzarle e neanche vorrei tagliarle, ma ho paura che usando degli smalti attirerei ancora di più l’attenzione.
Voi che mi consigliate?
Tagliarle o fare qualcos’altro?
Un’ultima cosa: io me le curo molto bene, ma tra le scuse più gettonate dei prof che le considerano “disgustose” c’è quella che le unghie lunghe siano antiigieniche.
Io penso sia il contrario, perché se hai le unghie corte è più difficile pulirle, mentre avendole lunghe basta usare un po’ d’acqua e la punta della lima.
Secondo voi?
Ciao Aldo,
secondo me potresti sicuramente tagliarle per averle non troppo lunghe, perché le unghie troppo lunghe danno fastidio quando suoni e rischiano di “impigliarsi” sulle corde.
Quindi tienile di una lunghezza “standard” o comunque della lunghezza con cui tu ti trovi bene.
Perché dovresti usare gli smalti?
Se proprio voi farne uso, ci sono quelli trasparenti …
Invece per quanto riguarda l’igiene: è vero che le unghie lunghe possono sposcarsi di più, ma visto che tu le curi, direi che puoi tranquillamente ignorare questo “commento” da parte di chi ti sta intorno.
In bocca al lupo.
Ciao
Meglio del limone per la conservazione delle unghie è olio d’oliva
beh è il primo articolo che leggo sull’argomento ….. complimenti!!! e grazie per le dritte
Evidentemente Sor aveva delle unghie di burro e quindi si e’ dovuto auto convincere che senza suonava meglio .
Per cortesia.
Lo sente anche un sordo che una chitarra classica o acustica suonata con le unghie e polpastrello suona il doppio e molto meglio rispetto al solo polpastrello.
Non diciamo fesserie.
Basta provare o far provare la stessa chitarra a chi le unghie le ha.
Sono andato l’altro giorno con un amico chitarrista in un negozio a provare con lui un po’ chitarre acustiche per dargli un consiglio su quale scegliere.
Dopo aver provato un paio di chitarre ha voluto che le provassi io e dopo 5 minuti che suonavo ha esordito con: “ma come cacchio e’ possibile che quando suoni tu la chitarra prende vita e quando la suono io sembra rotta, ovattata, zero sfumature?”
Siccome qualitativamente siamo molto vicini come tocco e tecnica gli ho chiesto: “usi le unghie?”
E lui ha risposto “no”.
Al che gli ho detto: “questo e’ il motivo”.
Quindi il buon Sor che spari meno fesserie .
una cosa che non è stata scritta, o è stata data per scontata: 2 mm contati come?
Le unghie si valutano guardandole da dietro, ovvero tenendo il palmo verso i propri occhi e guardando se e quanto sporgono da dietro i polpastrelli: molti infatti credono di avere le unghie e non le hanno (ed è cosi’ anche per me, purtroppo).
Spesso questa cosa è dovuta al fatto che pulendosi si riduce il letto dell’unghia: ed è dura cambiare la morfologia del dito.
Mi fa piacere che si sia parlato di alimentazione, ma il nesso con le sigarette non l’ho capito.
anch’io mi mangio le unghie e per evitare ciò, le taglio sempre cortissime.
Per suonare di solito uso il plettro (suono brani di genere punk o rock) e finora mi ci sono sempre trovata bene.
ciao, ma si può usare l’unghia come plettro?
non sono quello che si mangia le unghie
beh il tipo di suono che ottieni comunque è diverso, quindi se vuoi una certa sonorità puoi usarlo tranquillamente anche se hai le ungie lunghe.
Ciao
non riesco, la tentazione di mangiare le unghie è troppo forte!
😉
Ciao Barbara!
Un problema che mi sono sempre posto è che, frequentando ambienti sanitari sono costretto ad avere sempre le unghie corte, quini l’uso delle unghie lunghie mi è “proibito”…
Che fare?
Usare solo il plettro?
Ciao Dodo,
anch’io ho il tuo stesso “problema”: non frequento ambienti sanitari ma suono il pianoforte, che non permette le unghie lunghe!
Che faccio?
Suono senza: di solito suono con le dita (con i polpastrelli) e qualche volta uso il plettro.
Ormai mi sono abituata al mio “suono”.
Se invece vuoi proprio usare le unghie, ci sono delle “unghie finte” che si possono acquistare nei negozi che vendono accessori per chitarra e si infilano sul dito (puoi trovare qualche foto su google, digitando “unghie finte chitarra”).
Ciao
Suonando sempre a plettro non mi ero mai posto il problema.
Il suggerimento arriva giusto giusto perché ho appena deciso di provare alcuni arpeggi che a plettro sono praticamente impossibili (e ne ho fatti di veramente complicati e velocissimi).
Una cosa pero’ è certa: le unghie della mano sinistra sempre ben tagliate e cortissime (ho le forbici per unghie in ognuna delle custodie delle mie chitarre).
Qualcun suona con le unghie lunghe della mano al manico ??
Ciao, Mike
Non credo si possa suonare con le unghie lunghe alla sinistra (o meglio, alla mano che spinge le corde, diciamo cosi’ 🙂 )!
Come fai a tenerle e martelletto se hai le unghie lunghe?
Boh
Grazie, Barbara!
Sei sempre esauriente e soddisfacente nelle tue spiegazioni.
Inizierò da stasera a mettere in pratica i tuoi consigli su come far crescere le unghie.
Per quanto riguarda la tecnica delle unghie e polpastrello, beh… sicuramente mi impegnerò ad abbandonare il polpastrello singolo e sperimenterò gli altri due modi per capire cosa viene fuori e se è il caso di adottare un solo metodo o dipende da ciò che devo suonare.
Indubbiamente, quando avrò le unghie curate al punto giusto (fermo restando che dovrò continuare a coltivarle e curarle), avrò ancor più motivo di dire certe cose, con più cognizione di causa.
Grazie di nuovo di vero cuore!
Stefano
Ringrazio Barbara, i suoi collaboratori e tutti coloro che sono intervenuti e che interverranno in questo argomento.
Ho letto con grande attenzione tutto, ma non mi è chiara una cosa, più che altro per il fatto che a me succede in questo modo.
Dunque… io sto assolutamente cercando di farmi crescere le unghie per poi tagliarle e limarle come da voi suggerito (fermo restando che sicuramente devo trovare la mia giusta lunghezza, come già osservate molto autorevolmente), ma si spezzano prima e quindi mi trovo sempre punto e a capo.
Volevo capire se devo farle crescere da sole, curarle con smalti rinforzanti e quant’altro e poi ad un certo punto tagliarle e limarle o devo essere fortunato e sperare che non si rompano prima di arrivare ad una lunghezza, per poi lavorarci?
Non so se mi sono spiegato?
Io ho sempre suonato con i polpastrelli, ma sento che non sono molto efficaci, specialmente sulle corde più gravi (quindi col pollice).
A volte mi sono imposto di usare le unghie ed il suono ne ha giovato, ma sicuramente non l’impostanzione, dato che non essendo lunghe abbastanza e quindi non modellabili e curabili al punto giusto, mi sono visto costretto ad un’impostazione errata della mano destra.
Inoltre volevo capire se si deve suonare esattamente con l’unghia (magari la punta di essa) o toccare la corda sia col polpastrello, che con l’unghia quasi all’unisono.
Chiedo questo perché mi pare di aver letto qualcosa del genere da qualche parte.
Spero di essere stato chiaro e chiedo di rispondere ai miei quesiti quando vi è possibile.
Grazie mille e scusate per il casotto nel formulare le mie domande e nell’esprimere ciò che intendo.
Stefano
Le unghie vanno curate, altrimenti non ti crescono bene.
Aggiungo un’altra cosa sul “rinforzare” le unghie: fare “impacchi-massaggi” con succo di limone spalmato sulle unghie per un paio di volte al giorno tutti i giorni.
Usare unghia, unghia e polpastrello o polpastrello: tutte e tre, dipende da che tipo di suono vuoi ottenere.
Il punto è sempre quello: il suono che si vuole.
Ciao,
da anni uso le unghie visto che suono il flamenco, ottimo usare lime magari di varia granatura, io personalmente uso smalto trasparente e le smusso assimetriche (mi favoriscono per la tecnica del picado).
Un mio modestissimo parere è provare le varie lunghezze finché non si è sodisfatti dalla qualità del suono che si ottiene, il tocco fà la differenza…
Complimenti a tutti per il sito e… buona musica.
Credo che la scelta sia del tutto personale, e come tale deve essere dettata da esigenze interpretative, si preferisce il timbro dell’unghia perché… allora si tengano le unghie e le si curino per ottenere quel suono; si preferisce il timbro del polpastrello perchè… allora si curino le mani in modo da ottenere quel suono.
Se nomi eccellenti come Segovia usavano le unghie altri eccellenti come Fernando Sor ne detestava il suono prodotto……..ed anche Tarrega se non ricordo male iniziò a suonare con i polpastrelli.
La cosa importante – come sempre – non è che cosa sia giusto o sbagliato in senso assoluto, ma che cosa ognuno di noi ritenga migliore per sé stesso.
Io personalmente ho sempre trovato più piacevole e modulabile il suono “d’unghia” rispetto a quello “di polpastrello”.
Complimenti per il tuo sito anche da parte mia.
A proposito di unghie, ti cito un passo tratto dal metodo per chitarra di Sor.
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Non ho mai ascoltato in vita mia un chitarrista che suonasse in modo sopportabile utilizzando le unghie (…) Il tocco da esse prodotto è.rispetto al mio, come il suono del clavicembalo rispetto a quello del pianoforte
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Il metodo (che più che metodo e’ un trattato) è poco conosciuto, ma pieno di aneddoti.
In particolare Sor più avanti “giustifica” l’uso dell’unghia da parte di Aguado, dando la colpa al suo maestro, ed elogiando la sua bravura “nonostante l’uso dell’unghia”
Complimenti per il sito
W la chitarra!
ciao
Grazie Antonio per questa citazione che conferma quanto dicevo: sia l’uso delle unghie che la loro forma o lunghezza, sono fattori molto personali, basati soprattutto sulla propria esperienza.
(grazie dei complimenti)
Grazie di vero cuore, Barbara e chi collabora con te.
Ne farò tesoro! 😉
Stefano