Ciao,
oggi voglio parlarti ancora della chitarra Silent: io ne ho una e la uso spesso.
Il mio modello (cambia solo il colore) è quello che vedi qui di fianco: la Yamaha SLG100NW.
Ne si può apprezzare il suono soltanto con le cuffie (è meraviglioso, soprattutto col reverbero, anche se questo ne fa triplicare il consumo elettrico) o collegandola un adeguato amplificatore, l’ideale sarebbe a valvole: per quella che è stata la mia esperienza finora nel primo modo è più bella, ma nel secondo si può condividere con altri quello che suoniamo.
Io però non posseggo un amplificatore adatto e in tale modo la uso soltanto in situazioni in cui me ne viene messo uno a disposizione.
Oltre che con l’alimentazione di rete funziona con una pila cubica da 9 volts, anche ricaricabile (la mia al momento no, per un problema intercorso che non sento l’urgenza di sottoporre ad esperti) il cui alloggiamento è dietro.
La corrente di rete attivata esclude la pila: meglio, perché con questa non ha una grande autonomia, soprattutto se usi il reverbero, e ti assicuro che se te la dovessi comprare lo useresti sempre, perché il suono col reverbero ti farebbe innamorare.
Questo modello è una chitarra classica (se guardi il manico è evidente) e si presta al modo di suonare e al repertorio della classica.
Quando compri le corde devi chiedere corde per chitarra classica, senza specificare che serviranno una silence guitar.
La pagai nuova 500 € pochi anni fa.
Non credo che questi modelli acquistino valore col tempo come avviene per le buone chitarre acustiche (acustica = con la cassa), perché non si pone il problema di stagionatura del legno.
In ogni caso non ci penso neppure a cederla.
Ne ho visto in varie vetrine modelli folk, ovvero con corde metalliche e manico da chitarra folk.
Su internet non ti fidare delle ricerche con google, perché molti chiamano silence guitar acustica anche la mia.
Su eBay ho trovato un modello economico, visto il prezzo, al di là del fatto che sia usata, di tutt’altro ordine di grandezza rispetto ai 500 € che io sborsai .
E sai quanto tengo io al principio di chi poco spende assai spende.
La Yamaha SLG 100S è più equipollente alla mia, visto il prezzo, e più credibile.
Non ho mai suonato una Silent con corde di metallo, ma penso che il modello yamaha possa essere altrettanto suggestivo della cugina classica.
Ti dico altresì, a onor del vero, che la mia mi ha dato qualche problema all’inizio, poi risolto gratuitamente grazie alla garanzia, con i pickup: sentivo un rumore che disturbava.
Non so se sia frequente o se sia capitata soltanto a me quella non perfetta, visto che non conosco nessun altro che ne abbia una.
Anni fa ho visto che ben due uguali alla mia ne usavano gli Inti Illimani.
Anche Pino Daniele si vedeva ogni tanto con una chitarra di questo genere, con paletta dalla parte opposta a quella canonica.
Con ogni probabilità la sua è un modello più costoso.
Io fossi in te una ne comprerei.
Da suonare sì, è più facile.
Anche se … le note le devi azzeccare ugualmente tu 🙂
Ti chiedo solo un piccolo favore: usa con proprietà i termini classica, folk, acustica, elettrica, elettroacustica, elettroclassica, semiacustica
Ciao.
(articolo scritto da Francesco)
Ciao, concordo con quanto scritto nell’ articolo; io ne posseggo una da oltre 10 anni e l’ho comperata perchè attratto dalla possibilità di “strimpellare” senza disturbare nessuno e una volta provata ne ho apprezzato le qualità sonore, utilizzandola collegata a computer mediante un device audio della Line 6 e relativo programma che mi permette di spaziare non poco attraverso la sonorità di decine e decine di chitarre, anche di artisti famosi (pink floyd, genesis, ecc.).
Per quanto riguarda le corde a me è arrivata con quelle in metallo e, a distanza di tanto tempo, devo ancora cambiarne una.
In conclusione: sono soddisfatto della silent e la trovo consigliabile
Innanzi tutto SCONSIGLIO VIVAMENTE le Jisheng no body, chitarre e chitarre basso silent davvero infime, costano poco più di un centone e valgono, nel complesso, molto meno.
Se si vuole una solid/no body o silent, che dir si voglia, classica cutaway, penso che, volendo o potendo spendere intorno ai 500€, non esista uno strumento migliore delle Yamaha di questo tipo.
Suono Yamaha da decenni e, senza atteggiarmi a esperto liutaio, che non sono, il rapporto qualità dei legni, costruttiva, circuito elettrico e prezzo è ancora imbattibile.
Ho scoperto una Giannini, ovviamente ci sono le Godin, ma, oltre 500€, non molto di più, se non un prodotto da liutaio, che costerebbe molte volte di più.
Io ne ho una identica che uso da circa tre anni.
La suono spesso, soprattutto la notte.
La consiglio a tutti i chitarristi.
Ha un suono fedele alla chitarra classica.
Ha sempre funzionato bene e non ho mai avuto problemi!
Stupenda chitarra!!!!
Ciao,
sto valutando se acquistare una silet modello SLG130NW.
L’esigenza nasce dal fatto che posso suonarla la sera tardi, cosa che ora faccio con l’acustica e che posso portarla senza grande ingombro anche se vado a fare un week-end fuori.
Voi me la consigliereste o è sempere meglio acquistare una tradizionale?
Grazie,
Veronica
fondamentalmente dipende dall’uso che devi farne: se ti serve per praticità, io la prenderei.
L’ottimo sarebbe prendere una silent e un’acustica 😉
Buonasera; ho usato per anni la sig 130 nw ( corpo acero e tastiera classica in ebano) chitarra eccezionale , mai un problema; apportai sostituzione nut e stelletta in osso guadagnando ancora un pelino di definizione; adesso è esposta in vendita presso il clan della musica di Grosseto (visibile anche all’usato del loro sito) con l’intento di prendere poi una baritona; qualora non concludessi, non sarà certo un dispiacere riprenderla e tenerla, considerato il suono e l’affidabilita totale, dal manico alla parte elettrica.
Dimenticavo nella nota: ho provato l’ultima uscita della serie, la 200, trovandola inferiore (mio gusto personale); corpo in mogano (acero su 130 nw) e peggio ancora, è stato tolto l’effetto eco che non era male per quanto impostato fisso, sostituendolo con accordatore, cosa che decisamente non apprezzo: gli accordatori incorporati sono tutti tarati a 440hz e non esiste possibilità di impostare diversamente il pich (cosa normale con gli accordatori esterni seri); considerando che suono accordato a 432hz, diventa inutile zavorra…
Ciao.
Anche io ne posseggo una, identica alla tua con lo stesso disturbo di fondo.
L’avevo comprata per affiancarla come chitarra di riserva alla mia takamine 132sc, poiché quest’ultima presenta un cedimento del piano armonico.
L’ho acquistata per corrispondenza, senza provarla.
Onestamente devo dire che non mi ha entusiasmato, al di là della sua indubbia praticità: non è intonatissima, specie verso la metà del manico e inoltre ha il mi basso che ha un sustain infinito, per me fastidioso.
Sono nel dilemma: o farla settare e spendere altri soldi oppure rivenderla…. probabilmente abituato al suono della classica, questa mi ha un po’ deluso… ma è solo la mia personale opinione.
Buona giornata!