Un giorno di molti anni fa, un signore di nome LAMBORGHINI decise di acquistare una Ferrari.
Poteva farlo, era nelle sue possibilità, in quanto aveva fatto fortuna anche lui, nel mondo dei motori o meglio nei mezzi motorizzati.
La differenza era che lui costruiva trattori e dalla sua fabbrica uscivano i migliori mezzi per il lavoro agricolo che esistevano per quell’epoca, ed erano famosi in tutto il mondo.
Coronato il suo desiderio di possedere finalmente una Ferrari, cominciò a studiarla, la osservava, la metteva alla prova nei percorsi più tortuosi e difficili che una macchina per quanto bella, costosa e con prestazioni eccezionali potesse sostenere.
Finalmente trovò la pecca, o meglio dove intervenire per poterla migliorare.
Tornò da Enzo Ferrari e pieno d’entusiasmo elencò quelle migliorie che secondo lui andavano fatte per rendere la macchina ancora più prestante e quindi perfetta.
La risposta di Enzo Ferrari, purtroppo per lui, non era quella che si aspettava, anzi venne cordialmente invitato ad occuparsi di trattori e lasciar fare le automobili a chi ne sapesse più di lui.
Il signor LAMBORGHINI da quel giorno decise che le auto perfette non esistevano, a meno che non se le costruiva da solo.
E così nacque la MIURA, la DIABLO, la MORCIELAGO e così via.
Tutto questo è per dire che io amo la STRATOCASTER (ne ho QUATTRO) e la ritengo ancora oggi la miglior chitarra esistente (credimi le ho avute tutte tra le LES PAUL, IBANEZ, PRS, etc. etc.) ma penso che su alcune cose si può migliorare e siccome io non sono nessuno e non posso andare in California a casa Fender per pretendere le modifiche che io ritengo valide, me le faccio da solo con l’aiuto di un bravo liutaio.
Scusa se ti ho annoiato, ma la storia della Lamborghini mi ha sempre affascinato e con le dovute distanze, visti i personaggi, è stata per me una guida.
E poi vuoi mettere il divertimento di costruirti uno strumento con le tue mani?
Nella prossima puntata ti svelerò cosa ho fatto con la mia Stratocaster.
(articolo scritto da Giuseppe Nardozzi)
non ho mai posseduto una stratocaster né mai la possiederò perché ritnego che la chitarra elettrica abbia un repertorio di second’ordine rispetto all’acustica (classica o folk).
Se è vero come è vero che chitarristi elettrici fenomenali, che fanno restare di sasso, ci sono, è altresì vero che l’utente comune si rivolge, a volte direttamente, alla chitarra elettrica perché cogli effetti e le amplificazioni “non fa male alle mani” e ottiene il (suono) massimo col minimo sforzo.
Sarà anche buona la Stratocaster ma io non la proverò mai.
Sono d’accordo con te sul fatto che un buon liutaio ti fa la chitarra come vuoi tu.
Io sono ancora combattuto (e anche in questo forum c’è un mio thread in merito)
Ciao Mike, volevo capire il perchè di una modifica cosi’ assurda, anche se poi pensando bene al passato ho fatto cose peggiori.
Quando nel 1972 mio padre mi regalo’ (dopo tanta fatica) la mia prima STRATOCASTER, chiaramente usata e ricordo anche il negozio, io la smontai tutta e cambiai oltre ai magneti anche il ponte e le meccaniche.
Chiaramente in quel momento io stavo modificando una chitarra usata e non mi creavo nessun problema, anzi.
Fortunatamente avevo conservato i pezzi originali e siccome le modifiche non erano devastanti nel senso che non avevo dovuto fare buchi o fresature di nessun genere, oggi mi ritrovo una “62” tutta originale e non sai quante volte ero sul punto di cambiarla ma il fatto che era un regalo di mio padre mi ha trattenuto e “FORTUNATAMENTE” dopo tanti anni, e con l’esplosione del fenomeno “VINTAGE” mi ritrovo ad avere un oggetto magnifico sotto l’aspetto sonoro e qualitativo.
Tornando a noi, non hai modo di tornare all’origine?
Che so, non puoi recuperare un battipenna dell’epoca o quasi e rimettere il suo selettore originale?
Se ne trovano in giro, e io potrei aiutarti a trovarli, anche perchè i suoni della sratocaster sono quelli, e solo quelli devono essere. I giochetti sul selettore vanno bene a casa, quando ti diverti da solo, ma quando vai a suonare le posizioni sono essenzialmente 2, tutto giù o tutto sù, non si scappa.
Come hai ragione !!!!!
La mia Fender Stratocaster del 1964 ha subito (purtroppo perché ha perso la sua originalità per i collezionisti) una modifica in tal senso.
Nata con il selettore dei Pickups a 3 posizioni (non c’erano ancora quelli a 5) nel 1969 ho personalmente inserito 2 microswitches che rendono possibili non solo 5 combinazioni ma addirittura 7 e cioè
1/2/3/1-2/1-3/2-3/1-2-3 da cui si evince che le combinazioni 1-3 e 1-2-3 sono impossibili anche col selettore a 5.
Cio’ mi ha dato dei suoni frizzanti che nell’era del funky mi sono serviti molto soprattutto senza distorsioni.
L’avvento degli effetti e delle distorsioni non trae molto beneficio da tale situazione ma è comunque un’alternativa ai soliti suoni.
Aspetto di sapere cosa tu hai fatto. Ciao, Mike
Bella l’introduzione, non mi ha annoiato per niente anzi.
Penso che tutto si possa migliorare ma dipende sempre dal gusto personale: ciò che per alcuni è un vantaggio per altri può essere un ostacolo, ad esempio la leva del vibrato per alcuni è indispensabile, altri invece non la vogliono ma il mondo è bello proprio per questo.
Per concludere purtroppo non ho una Fender (ancora non me la merito) ma anche io penso sia la miglior chitarra al mondo poiché la maggior parte dei miei chitarristi preferiti la usano e chi ho visto usarne diverse quando imbraccia una Fender sembra esprimersi meglio.
Aspetto la seconda parte dell articolo.
Ciao.