Il flamenco è una musica popolare trasmessa oralmente i cui stili attualmente conosciuti non vanno al di là della seconda metà del XIX secolo.
La maggior parte dei suoi creatori e interpreti sono originari della Bassa Andalusia, in particolare dei quartieri gitani di Siviglia, Jerez e Cadice e di qualche paese vicino.
Il flamenco è essenzialmente una musica vocale: la maggior parte degli stili importanti del repertorio tradizionale sono stati creati dai cantanti che, all’inizio, erano accompagnati solo da percussioni naturali (come il golpe, cioè la percussione delle dita su di un tavolo, o le palmas prodotte dai palmi delle mani).
Alcuni di questi canti sono serviti, in seguito, come supporto alla danza flamenca (o baile).
In questo contesto, la chitarra è rimasta per molto tempo uno strumento di accompagnamento ritmico e armonico, il solo, finché, negli ultimi anni, è stata inserita nel flamenco tradizionale.
L’evoluzione della chitarra flamenca si inscrive, essenzialmente, nel quadro del duo cantaor (cantante) / tocaor (chitarrista), all’interno del quale si sono sviluppati progressivamente i suoi tre elementi di base:
- i rasgueados, tecnica armonico-percussiva per accompagnare il canto e la danza
- i clichés tradizionali, cioé dei segni convenzionali che il chitarrista fa al cantante sia per annunciargli la conclusione di una sequenza di chitarra (remates), sia per invitarlo a cantare (llamadas)
- le falsetas, micro-composizioni (naturalmente non scritte) sulle regole metriche e armoniche dello stile interpretato.
Contrariamente a quanto si pensa, i chitarristi di flamenco tradizionale improvvisano molto poco.
Solo l’accompagnamento ritmico è improvvisato in funzione dell’interpretazione del cantante.
Le remates e le llamadas sono costruiti su schemi ben precisi che lasciano poco spazio all’improvvisazione; le falsetas, una volta create, sono memorizzate e interpretate senza grandi cambiamenti.
Per l’accompagnamento del canto è possibile suonare unicamente dei rasgueados e dei clichés.
Se si introducono delle falsetas come intramezzi tra le diverse frasi del canto, questa sono sempre poco numerose e corte.
Negli assoli di chitarra, serie di falsetas più sviluppate sostituiscono il canto: in questo caso, i rasgueados e i clichés servono a ricordare le regole di base dello stile interpretato e a legare tra di loro le diverse serie di falsetas.
Gli assoli di chitarra flamenca sono quindi dei pezzi a geometria variabile: il numero e l’ordine delle fasletas dipende dalla scelta del chitarrista al momento dell’esecuzione.
È molto importante, quindi, conoscere bene il canto per comprendere e sentire la chitarra flamenca.
Il consiglio, perciò, qualora si voglia intraprendere lo studio chitarristico di questo stile, è quello di ascoltare molti canti flamenco: impregnarsi lentamente in questo tipo di musica permetterà di memorizzare più facilmente i ritmi e le armonie di base e, soprattutto, d’interpretare con precisione i diversi stili.
Buongiorno Barbara una piccola riflessione sul flamenco.. vorrei aggiungere che con l’avvento di musicisti del calibro di Paco de Lucia, Sabicas ancor prima, Niño Riccardo e Vincente Amigo la chitarra flamenca si è evoluta moltissimo… non solo con piccole falseta, ma con musiche raffinate.
Grazie Giovanni
Grazie Giovanni per questo tuo messaggio
Complimenti. Sempre molto chiara e semplice!