Ciao,
oggi voglio rispondere ad un’altra domanda che mi arriva sempre più spesso: come faccio a cambiare la tonalità di un pezzo? Come faccio a “trasportare” una canzone?
Bene, diciamo subito che questa operazione si rende necessaria soprattutto quando si suona con altre persone o quando si canta una determinata canzone e ci si accorge che è troppo alta o troppo bassa per la nostra estensione vocale.
Nel primo caso se io ho una melodia scritta ad esempio per un clarinetto e voglio farla suonare ad un flauto, dovrò necessariamente aggiustarla perché il clarinetto ha molte più note del flauto nel registro basso, note che il flauto non ha.
Il problema, quindi, è che posso rischiare di avere dei suoni troppo acuti o troppo gravi che non possono essere eseguiti: così devo trascrivere l’intero brano in una tonalità più comoda per chi canta o per chi suona.
Ecco quindi che eseguo un trasporto: il brano sarà trasportato e la tonalità sarà cambiata.
Vediamo come procedere.
Intanto devo stabilire la tonalità di partenza e quella di arrivo, cioè la tonalità in cui voglio trasportare il mio brano: ovviamente se un brano in origine è in tonalità maggiore, lo trasporterò in una tonalità maggiore, se è in minore, lo trasporterò in una tonalità minore.
Questo lo stabilisco vedendo gli accordi oppure cercando di capire qual è la tonalità dalle alterazioni che ci sono e dalle note di partenza e di conclusione.
Devo poi vedere che distanza c’è tra la tonalità di partenza e quella di arrivo.
Se, ad esempio, ho un brano in SOL maggiore e voglio trasportarlo in FA maggiore, vedo che tra il SOL e il FA c’è la distanza di una 2° maggiore, quindi un tono, e che il FA è sotto il SOL, quindi è più grave.
A questo punto, allora, farò in modo che ogni nota della melodia e del brano, venga scritta un tono sotto alla melodia e al brano originali:
Come vedi, ogni nota della prima melodia in SOL maggiore, viene scritta un tono sotto in quella in FA maggiore.
Ovviamente dovrai fare attenzione, quando fai questo lavoro, alle alterazioni in chiave che hanno le due tonalità: nel nostro esempio FA diesis in SOL maggiore e SIb in FA maggiore; la stessa attenzione la devi prestare anche con le alterazioni di passaggio che puoi trovare nel corso del brano.
ciao mi chiamo Loredana suono il sax soprano in si bemolle ho degli spartiti in do. e devo trascriverli per poter suonare con il sax. quindi se in chiave ho un bemolle per me sarà un diesis, ho capito bene? a parte scrivere di un tono sopra ogni nota che leggo. grazie mille
Ciao Loredana,
devi sempre avere due alterazioni di differenza tra l’originale e il “tuo” trasporto.
Quindi …si, è giusto quello che dici 🙂
Buona giornata
Se su uno spartito mi trovo in tonalità di mi- ma il ritornello è in sol#- è giusto mettere in chiave l’armatura di sol#- oppure devo considerare il lab-? è la stessa cosa? cosa cambia? help me.
se nel ritornello la tonalità cambia completamente per tutta la durata del ritornello (quindi non solo per poche battute), allora si, ti conviene mettere le alterazioni in chiave della nuova tonalità.
Se l’inizio è in MIm, forse è meglio usare la tonalità del SOL#m (anziché quella del LAb), perché comunque SOL# è la terza di MI maggiore e poi anche eprché MIm è una tonalità con i diesis, quindi sarebbe più opportuno lasciare questi, anziché inserire i bemolli.
Spero di averti risposto, altrimenti … chiedi pure 🙂
Ciao
Grazie Barbara, non avevo mai pensato al fatto che diversi stumenti non possono suonare nella stessa tonalità o alle alterazioni di passaggio!
Grazie, Barbara, la tua spiegazione è come sempre molto chiara e quindi molto utile per la didattica