Ciao,
andiamo, oggi, a parlare del plettro, e più esattamente vediamo come lo si tiene per poter suonare la chitarra senza problemi.
Questo normalmente si trova tra il pollice che lo tiene ben saldo, e l’indice curvo, piegato ad uncino (il plettro si appoggia sull’ultima falange); deve sporgere di circa 3 mm e deve essere usato sempre perpendicolarmente alle corde (mai di sbiego).
Ma come al solito, in musica c’è la regola e c’è la … pratica 🙂
Quindi se tu tieni il plettro in un altro modo, ti trovi bene con questa impostazione e non hai fastidi e/o dolori vari, non c’è nessun motivo per cui tu debba cambiare la tua impostazione!
Le altre dita della mano sono aperte e rilassate, tranne quando si plettra velocemente: in questo caso si può tenere il pugno chiuso e il polso relativamente fermo, ma non rigido!
Infatti se il polso è rigido, quando cioè si muove tutto l’avambraccio invece di articolare il polso stesso, i tendini di quest’ultimo e del braccio intero soffrono molto, oltre che a fare il doppio della fatica.
Quindi in questo caso, se hai questa impostazione, ti consiglio caldamente di rivederla e correggerla!
C’è una grande varietà di plettri a livello di materiali, di forme, di rigidità o di spessore e spesso le marche si fanno una feroce concorrenza apportando delle innovazioni più o meno utili.
Personalmente trovo che con i plettri a punta si ha una maggior precisione.
Comunque l’importante è che tu trovi quello che ti fa sentire a tuo agio quando suoni.
Tieni anche presente che il plettro, suonando, si consuma e che prima o poi bisognerà cambiarlo, anche se quello consumato può essere benissimo usato per lo studio casalingo, ad esempio.
Puoi anche provare con il fai-da-te e rifare la punta strofinandolo, con un metodo molto artigianale, contro qualcosa di abrasivo (potrebbe bastare un tappeto tipo zerbino!).
Complimenti i Tuoi suggerimenti e le lezioni sono molto importanti. Grazie e saluti.