Le tecniche per suonare la chitarra sono diverse, estremamente varie e particolari a seconda del tipo di chitarra che si suona e della cultura musicale cui lo strumento appartiene.
Le corde della chitarra, sia essa acustica o elettrica, possono essere pizzicate, spostate sulla tastiera e/o percosse, su di esse si possono far scivolare oggetti di diversa natura, accompagnando i vari suoni anche con percussioni realizzate battendo sulla cassa armonica, come se fossimo in presenza di un tamburo.
Ecco qui sotto un piccolo elenco (in ordine alfabetico) con i link ai vari articoli (che finora sono presenti) in cui le singole tecniche sono prese in esame:
Complimenti per le argomentazioni spiegate.
Io volevo chiedere una cosa: visto che si parla di tecniche, io non ho mai trovato un metodo che mi spieghi nella chitarra moderna (a plettro) le verie tecniche di pennata.
Ho visto in alcuni video che ogni chitarrista usa una tecnica a sé in base al momento.
Concentrandomi solo sull’uso della mano destra ho visto polsi che ruotano dall’interno verso l’esterno, polso che fa una mezza luna, adesso vorrei chiedere dove posso trovare qualcosa che mi insegni queste tecniche espressive?
Grazie e ancora complimenti!
Ciao Fabio,
come dici tu, la “tecnica” è una cosa che, forse, alla fine risulta solo come la base da cui partire per … fare altro.
Quello che ti posso consigliare è di focalizzarti sulla pennata (visto che la citi): pennata in giù, pennata in su, pennata alternata ecc ecc.
Suonale molto finché non ti senti più che sicuro su queste.
A quel punto, puoi sbizzarrirti a guardare tutti i video che vuoi e a provare, sperimentare e vedere se quel tale movimento del polso puo’ esserti di aiuto per fare meglio una determinata cosa (altrimenti è assolutamente inutile, e forse controproducente, focalizzare la tua attenzione su di esso).
Non so se sono riuscita a risponderti.
Se vuoi esercizi sulle varie pennate o vuoi saperne di più, qui su suonolachitarra trovi diversi articoli su questo argomento.
Ciao
Non ho mai usato lo slide, che avevo sempre interpretato come espediente per chi non aveva le dita abbastanza callose.
A me risultava che l’unico modo per ottenere tutti i microtoni di un semitono (ma anche di due o tre, e nello stesso tasto) fosse il bending, che non ha a che vedere con lo slide.
Ma assoderò meglio.
lo slide e il bending sono due cose diverse.
Con lo slide, ad esempio, puoi fare dei glissandi molto ampi (tranquillamente superiori ai “pochi” toni che puoi fare con il bending).
Usandolo poi con determinate accordature, puoi avere un intero accordo che glissa.
Anch’io non l’ho mai usato, ma ho “sentito” il risultato 🙂
Ciao Diego, riguardo a quello che mi chiedi ti posso dire quello che conosco, anche se non ho mai approfondito l’argomento a fondo…
A quel che ne so io quando si parla di fingerpicking si fa più riferimento alla scuola americana che si basa su quello stile reso famoso da Merle Travis (che infatti prende il nome di travis picking) e poi da Chet Atkins; in particolare Tommy Emmanuel è oggi uno dei più grandi interpreti di questa tecnica che ha alla base l’uso del basso alternato e si basa sull’indipendenza del pollice rispetto alle altre dita.
Credo che in origine prima di essere una tecnica chitarristica, ha i suoi inizi nella musica country e folk, in particolare dei suonatori di banjo, quella che si chiama “stile carter family” dal nome dei suonatori che la
praticavano.
Il fingerstyle invece non si base esclusivamente su questa tecnica ma allarga anche a tradizioni popolari anche europee, per esempio la musica irlandese.
Io penso che il fingerstyle sia una delle varianti di questa tecnica che in ogni caso ha i suoi inizi dall’America, però di più non so dirti con precisione.
Che differenza c’è tra fingerstyle e fingerpicking ??
Suono fingerstyle da diversi anni e nonostante abbia cercato molto non ho sostanzialmente trovato differenze, sono la stessa tecnica basata su imitazioni di suoni polifonici, che vanno attaccati a groove e giri di basso.
Tuttavia il fingerstyle può anche essere detto freestyle, puoi suonare la chitarra e sbizzarriti come meglio credi trovando il tuo stile.
Grazie Valerio, mi fa piacere che abbia trovato il materiale interessante.
Questo è solo un riassunto; nell’e-book correlato a questo articolo, ci sono ancora più informazioni che approfondiscono di più le varie tecniche e ce ne sono altre che qui, per ragioni di spazio, non vengono “nominate”.
i miei complimenti più sinceri…
trovo questa stesura efficace, esausistiva, non troppo tecnica e comprensibile per tutti.
parlo da chitarrista solista, ormai “in pensione”, nel senso che sono finiti gli anni in cui mi esercitavo 12 ore al giorno come un matto pur di raggiungere i livelli di tecnica che mi ero imposto…
allora seguivo gli americani, Guilbert (di cui acquistai un modello firmato) pertrucci, VAI, e tantissimi altri… non solo della sfera rock progressive, ma anche dal jazz come metheeny, al di meola…