Ciao, con questo articolo concludiamo la lunga carrellata fatta per quanto riguarda la melodia: abbiamo visto cos’è e come è fatta, come si varia, come si trasforma, ed oggi vediamo le quattro ultime modalità di trasformazione che possiamo accoppiare due a due. Abbiamo infatti la contrazione e l’estensione degli intervalli da una parte e l’aumentazione
Archivio Categoria: La melodia
Ciao, continuiamo, oggi, a vedere come poter trasformare una melodia. Dopo aver parlato dell’imitazione ritmica e della ripetizione, vediamo ora altri tre modi da poter usare: l’inversione, il moto retrogrado e il frammentamento (o smembramento). Nell’inversione io leggerò la mia melodia invertendo gli intervalli: quelli ascendenti diventeranno discendenti e quelli discendenti diventeranno ascendenti.
Ciao, finora, negli articoli precedenti dedicati alla vaziazione della melodia, mi sono occupata di tutto ciò che mi permette di fare, appunto, delle piccole varianti di una melodia (piccole perché sono limitate a poche note se non addirittura ad una sola). Ora invece, con questo articolo, inizio ad occuparmi di come trasformare una melodia a
Ciao, con questo articolo concludo l’analisi di tutti i modi per variare una melodia. Dopo aver visto le note di passaggio, le note di volta e le appoggiature, oggi vediamo come funzionano le note di anticipazione e le note di ritardo. Le note di anticipazione, dette più semplicemente, anticipazioni, sono quelle note che anticipano le
Ciao, dopo aver parlato delle note di passaggio per abbellire la nostra melodia, vediamo ora altri due tipi di note che possiamo usare sempre con lo stesso scopo: le note di volta e le appoggiature. Vediamole ora nel dettaglio. Le note di volta sono quelle note poste, anche queste, come le note di passaggio, sulla