Ciao,
con questo articolo voglio riprendere e concludere la trattazione della tecnica chitarristica del fingerpicking.
Nell’articolo precedente concludevo dicendo che
“Questa posizione naturalmente impone un attacco e un tocco del dito sulla corda che è abbastanza diverso rispetto alla posizione classica nel senso che non prenderemo più le corde frontalmente come nella posizione di chitarra classica, ma questa posizione obliqua ci obbliga a dover strisciare quasi la corda andando verso l’interno, cioè quasi un movimento di striscio sulla corda verso destra“.
Questo succede perché la posizione della mano ci obbliga a questo tipo di attacco particolare sulle corde, per garantire che le ultime corde vengano stoppate dall’appoggio che noi facciamo col palmo sulla mano.
Quindi le difficoltà maggiori all’inizio sono due, specialmente se hai già un’impostazione di tipo classico:
- da una parte abituarsi a questo tipo di attacco della corda che è diverso rispetto al sistema classico
- la seconda difficoltà consiste nell’allenare il pollice perché diventi indipendente rispetto all’uso delle altre tre dita: questo perché quando si ascolta un brano eseguito con il fingerpicking, soprattutto se non, si vede chi sta suonando, sembra quasi di sentire due chitarre che suonano contemporaneamente e questo è proprio l’effetto particolare e molto bello di questa tecnica che permette al basso di fare questo accompagnamento costante e al contempo eseguire una melodia.
Quindi la difficoltà sta proprio nel fatto di dividere virtualmente la nostra mano in due parti:
- il pollice che esegue il basso alternato
- le altre dita che eseguono la melodia.
Questa tecnica infatti è nata proprio per provare ad emulare i pianisti con l’uso solo della mano destra; mentre il pianista, come sai, esegue con la mano destra la melodia e con la mano sinistra la parte del basso, quindi sdoppia l’uso delle due mani, nella chitarra noi, andando a suonare sulle corde solamente con la mano destra, non avevamo questa possibilità, che invece si crea proprio distribuendo i compiti da eseguire, tra il pollice e le altre dita.
Quindi il pollice si occupa della parte del basso, mentre le altre dita si occupano della parte della melodia.
In sintesi è come se con questa tecnica davvero particolare noi chitarristi eseguissimo, con una sola mano, quello che i pianisti eseguono con due mani, quindi una tecnica assolutamente polifonica, cioè si mettono insieme la parte del basso eseguito nel piano con la mano sinistra e la parte della melodia eseguita con la mano destra.
Questa cosa che rende particolare questa tecnica è anche l’elemento di difficoltà perché devi cercare di allenare il pollice in maniera che risulti indipendente rispetto alle altre dita.
Il consiglio che ti do è proprio quello di trovare la posizione giusta, provare anche con un thumbpick e vedere di eseguire il basso alternato.
Il movimento delle dita è verso l’interno, verso destra però è un movimento quasi di scivolamento sulla corda.
Quindi il consiglio è proprio quello di provare ad esercitarti molto lentamente con questo tipo di esercizio e curare proprio l’indipendenza del pollice dalle altre dita che eseguono la melodia.
Se vuoi approfondire ulteriormente questa tecnica chitarristica, qui trovi un video che ho realizzato appositamente per suonolachitarra proprio sul fingerpicking.
(articolo scritto da Michele Lideo)