Ciao,
oggi rispondo ad una domanda di Pietro riguardo la chitarra Silent.
La Silent è una chitarra Yamaha, prodotta in 3 modelli: SLG130NW, SLG110N, SLG110S, modelli tra di loro abbastanza simili.
La differenza importante è che mentre la SLG110N e la SLG110S hanno il fingerboard (o tastiera) in palissandro, la SLG130NW ce l’ha in ebano.
Tutte sono disponibili in 4 colori: Naturale, Marrone (tabacco), sunburst, nera.
La scalanatura della SLG110S è leggermente inferiore (633.6 mm contro il 650 degli altri due modelli), i tasti sono 22 ed i controlli sono: aux in, line out, cuffia, bassi, alti, reverbero, switch on/off.
È una chitarra acustica a tutti gli effetti, e non si discosta molto da altre acustiche, se non per la particolarità di poter essere suonata in qualsiasi luogo ed in qualsiasi momento; nasce con l’intenzione di essere uno strumento per fare pratica e/o per essere portata in viaggio, ma diventa presto una chitarra molto preferita tra coloro che hanno esigenze di andare in tour, anche grazie alla totale immunità di feedback, in situazioni live.
Inoltre è molto scelta per il design, decisamente innovativo e particolare.
Da non sottovalutare anche la facilità di trasporto, ed una discreta qualità del suono in cuffia (decisamente superiore allo standard); di contro, ho evidenziato una scarsa tenuta dell’accordatura, ed un’intonazione lungo la tastiera non sempre precisa; questo, probabilmente, dovuto al fatto che le meccaniche lasciano un po’ a desiderare.
Inoltre, il vano della batteria ha un sistema di chiusura a scatto con blocchi in plastica, la cui conformazione, spesso, a lungo andare, può causare problemi di mancata chiusura.
Concludendo, la Silent è una chitarra che consiglierei a chi veramente ha un’esigenza di suonare in silenzio, o a chi, soprattutto in viaggio, ha una necessità di suonare un po’ dovunque, tra uno spostamento e un altro.
Comunque è praticamente d’obbligo un settaggio personale, successivo all’acquisto, su manico e capotasti.
(articolo scritto da Massimo Bevilacqua)
Salve…
utilizzo una Silent 130 per i live.
Indubbiamente non è una chitarra dove si ‘sente il legno’ … ma lo stesso potrebbe dirsi delle chitarre elettriche.
Ha un suono più che decente e, oltretutto, posso regolare gli effetti direttamente dallo strumento (con grande gioia dei fonici).
Mi trovo benissimo e la scelta è caduta sulla Silent dopo aver provato innumerevoli altri strumenti che, nonostante la pubblicità ed il prezzo, davano ‘suoni plasticosi’ e feed inimmaginabili.
Ho collegato alla chitarra un simulatore acustico e, devo dire, il risultato è più che soddisfacente.
La comodità nel trasporto (vds aerei) è poi la ciliegina sulla torta.
In una parola non penso sia la migliore chitarra al mondo … ma per situazioni live è sicuramente una delle più versatili.
Salutoni a tutti, Gianfranco.
Sei libero di definirla una non chitarra, e non escludo che tu abbia pure ragione.
Si può dire la stessa cosa della chitarra elettrica e analogamente delle tantissime tastiere digitali (non a corde, come il piano elettrico yamaha) si può dire che non sono né pianoforti né organi.
I puristi dell’orologio affermano che l’orologio al quarzo o peggio ancora il radiocontrollato non siano orologi, anche se hanno la forma e le funzionalità da orologi.
O chi dice che l’auto a metano non sia un’automobile.
La silent nasce dall’esigenza di studiare chitarra senza litigare coi nostri vicini che non vogliono sentire i nostri esercizi.
Vera o virtuale che sia ha un bellissimo suono con la cuffia.
Se la si amplifica per essere altrettanto gradevole necessita di un amplificatore all’altezza.
Unico neo è che chi studia con la silent non sente la resistenza della materia che sentirebbe se suonasse con una chitarra tradizionale e, dovendo cimentarsi con una di queste ultime, potrebbe trovare difficoltà.
Ma la stessa cosa si può dire della chitarra elettrica.
Vedo che c’è un po’ di confusione nelle silent.
La silent è un ibrido, è una chitarra che non suona di suo, e che quindi amplificata non potrà mai possedere le caratteristiche che solo la cassa in legno stagionato mi può dare.
Non è una chitarra!
E’ una tastiera in legno e null’altro, che produce solo un non suono, ma che viene amplificato.
Più sofisticati sono i componenti elettronici e più la chitarra è pregiata, null’altro.
Deve quindi essere adattata l’altezza delle corde, scelta in base alle necessità del musicista, come tutte le altre chitarre acustiche e non.
Saluti
piero
Non sono così abituato alle chitarre di alta gamma da accorgermi dei difetti evidenziati da Bevilacqua, che per competenza mi batte dieci a zero: chi è abituato ad andare in Lamborghini ovviamente non trova nulla di speciale in una Golf GTI, e faticherebbe ad accettare un’utilitaria, il che è normale.
Unica correzione che oso fare all’articolo di Massimo è che questo modello che vedo in foto e che posseggo anche io (lo avrete capito, e ne avevo scritto anche in una mail a Barbara, che mi aveva interpellato in merito) lo puoi definire in tanti modi tranne che chitarra acustica!
Magari è stata una svista, ma la chitarra acustica si chiama così proprio perché suona del suo, anche se poi il termine, con l’uso per antonomasia in tal senso, è arrivato ad indicare la chitarra folk (alla Bob Dylan, per intenderci) e qualcuno ti guarda strano se chiami acustica (benché lo sia) una classica senza amplificazione.
Questa chitarra Silence che vedo in foto è classica: se lo notate ha il manico, la paletta e la meccanica da chitarra classica (alla Paco De Lucia), monta corde di Nylon e vi assicuro quando compro le corde le chiedo per chitarra classica, senza neppure dire che ho la silence.
Io la definirei elettroclassica senza corpo, visto che il bel suono che è in grado di produrre lo produce soltanto elettricamente.
Esistono modelli, anche se personalmente li ho visti solo in vetrina o in internet, che sono ugualmente costruiti senza corpo, ugualmente con le anse che imitano la forma di una vera cassa armonica, ma con la differenza che manico, paletta, meccanica e corde consigliate sono da chitarra folk (quindi tastiera piu stretta e corde di metallo).
Probabilmente non sono prodotte da Yamaha, non so se Yamaha produca anche questa tipologia, e non so se sia lecito, in caso contrario, chiamarle ugualmente silence guitar: bisognerebbe vedere se questa denominazione è stata coniata da Yamaha o no.
Nel secondo caso la potremmo chiamare elettroacustica senza corpo.
Scusate, io ho una silent della quale sono soddisfatto, ho regolato l’action, e sistemato un paio di tasti, ma dov’è la testa del truss rod per la regolazione del manico?
Ciao, parlando di un “un settaggio personale, successivo all’acquisto, su manico e capotasti” mi riferivo al fatto che le chitarre silent, più delle altre in media, vanno soggette al fenomeno di convessità della tastiera.
Quando inizi a sentire che il mi basso tocca su quasi tutti i tasti (cosidetto fenomeno dello slap), devi agire sul tirante del manico (truss-rod).
Con la chiave, che di solito è a brugola, fai un movimento in senso antiiorario di un quarto di giro alla volta…la sensazione deve essere quella di allentare, come se stessi svitando.
I soliti “saputelli” dello strumento dicono che la distanza ideale tra sotto-corda e sopra-tasto dovrebbe essere leggermente inferiore a quella di un bancomat (!), io, opinione personale, credo che la curvatura ottimale sia funzione sia del modo di suonare, ma soprattutto delle corde che usiamo.
Io sono un chitarrista blues e ti porto esempi di 3 pilastri di questo genere musicale: considerando l’action come distanza dal vertice del 12° tasto fino alla base del mi cantino, Jeff Beck aveva circa 1 mm, Stevie Ray Vaughan circa 2 mm e B. B. King quasi 3 mm… puoi dire che qualcuno di loro suonava male o aveva suoni sporchi????
I capotasti soffrono delle conseguenze di regolazioni maldestre, spesso fatte “autonomamente”; in linea di principio credo che, se non si ha una estrema confidenza con lo strumento, convenga sempre farla regolare ad un liutaio.
Spero di essere stato esauriente, un saluto e buona musica!
Più che un commento all’articolo che è stato molto esauriente, volevo alcune delucidazioni in merito.
Sono disabile in carrozzina ed uso una chiatarra elettrica YAMAHA RGS molto leggera.
Il mio problema è che non riesco a tenere una chitarra acustica perché ha il corpo molto spesso e per poterla suonare la devo piegare; ma piegandola devo piegare molto il polso della mano sx.
Siccome a me piacciono dei brani suonati con la chitarra acustica e che se suonati con la chitarra elettrica non hanno lo stesso “pathos”, queste chitarre silent si possono avvicinare al suono di una chitarra acustica?
Poi su You Tube ho ascoltato dei video prova del suono di queste chitarre (suono piacevole devo dire), ma ho notato che erano tutte con corde in nylon.
C’è una grossa differenza in questo tipo di chitarra dell’utilizzo delle corde in nylon piuttosto che in metallo? (a me piace moltissimo “Through the Barricades” ma suonarla con la chitarra elettrica faccio molta fatica perché “inciampo” con le dita fra una corda e l’altra perché, come è risaputo, la tastiera della chitarra elettrica è molto stretta e le corde molto vicine).
Salve.
Mi sono iscritto da poco e prima di iniziare, avrei una o due domande da fare:
1) “Ho notato che le chitarre hanno una larghezza diversa di capotasto.
Dovendone comprare una (vorrei fare un’unica spesa) ed avendo la dita grosse e tozze, come dovrei scegliere la mia chitarra acustica?”
Potete darmi qualche consiglio che sia definitivamente chiarificatore (visto che i rivenditori fanno solo il loro mestiere)!
2) Dato che avevo intenzione di acquistare una chitarra “Silent”, ho trovato esaustiva la risposta data Massimo Bevilacqua, tranne che per un particolare e cioè quando conclude dicendo:
“Comunque è praticamente d’obbligo un settaggio personale, successivo all’acquisto, su manico e capotasti”.
Potresti essere più chiaro in merito?
Grazie e buon lavoro.
Ciao Guido,
intanto io rispondo alla tua prima domanda dicendoti questo: vai in un negozio di chitarre e … provale!
Suona con diversi modelli, con tipi di corde differenti, chitarre di marche differenti finché non trovi quella che più si addice alle tue caratteristiche!
Se non sai suonare, fatti accompagnare da qualcuno che lo sappia fare, ma tu provale lo stesso, cosi’ puoi vedere subito quelle che vanno bene per la tua mano (visto che le chitarre acustiche hanno una tastiera piuttosto “piccolina”).
Ciao
Ottimo articolo, semplice ed esauriente