Ciao.
Continuo il mio percorso storico della chitarra e del suo uso, parlando ora degli anni ’70.
Deep Purple
Si potrebbe dire che gli anni 70, nel senso del rock duro, si aprono con una pietra miliare: Deep Purple In Rock, vero album di svolta stilistica della band omonima, con un Ritchie Blackmore forse al massimo della sua espressività, dato che tutto l’album è un susseguirsi di potenti riffs, assoli veloci, con un virtuosismo che viene magari dal blues, ma lo velocizza e lo fonde, forse per la prima volta, con melodie che sanno tanto di musica classica e anche del 900,come ad esempio Hard Loving Man dove una ritmica cavalcata (che poi sarà copiata in tutto il lavoro degli Iron Maiden) introduce e fa da struttura portante per le linee sia di organo (Jon Lord) -interessantissime- sia per la voce di Ian Gillan.
Il brano è molto innovativo, sembra assimilare e fondere assieme un rock diretto, duro ma pieno di melodie particolari, che in parte devono al Prog Rock, (e quindi ai compositori del ‘900) che viene comunque spezzato dai riffs potenti della chitarra, che riporta tutto, appunto, al vero Hard Rock.
Mentre in brani come Into The Fire l’influenza blues si fa più sentire, sia nei riffs, sia nelle ritmiche blackmoriane, che, spesso e volentieri, sono composte da diverse parti, a volte con nota-quinta-ottava, anche nella melodia e nel solo, che fa sfoggio del tipico tocco, con note smorzate, quasi, a papera sound fluido, ottenuto forse con il pick up al manico.
Altri brani che reputo interessanti sono Child In Time (per le terzine soliste in pennata sweep), Smoke On The Water (per il riff in quarte), ovviamente Highway Star, sia per la composizione in se stessa sia per le ritmiche serrate, per il solo emozionante -scritto ed eseguito ad hoc-; interessantissimo anche il solo di organo di Lord, per l’uso della scala Phrygian Dominant -che dà un’atmosfera medio-orientale.
Ho esaminato anche: The Mule, Woman From Tokyo, Burn, Mistreated, Hold On.
Led Zeppelin
Altro grande gruppo ovviamente sono i Led Zeppelin, che sebbene si rifacessero a un blues delle radici mescolato con il folk inglese, crearono una miscela potente e a tratti magica: Your Time is gonna come molto folk, country-blues, con degli arpeggi tipici di chitarra acustica, che fanno pensare a paesaggi verdi e rurali, oppure Good Times Bad Times sembra echeggiare ancora il beat, chiaramente condito estremamente con blues, ritrovato in tante loro canzoni, come anche Black Dog Immigrant Song (più direttamente hard rock) mentre nell’album Led Zeppelin 3 è presente a dosi massicce un folk inglese e americano con brani acustici come Gallows Pole Friends, That’s the way suonata con un’accordatura particolare, DGDGBD, che è molto comoda e risulta morbida al tocco.
Stairway to Heaven dove la chitarra arpeggia dei delicati accordi in La minore e il basso discende di semitoni, è un brano complesso che tende al Prog Rock ed echeggia atmosfere medievali-celtiche e fantasy: è costruita su più sezioni tematiche, progressivamente tende all’apice nel solo (con una pura e semplice scala penta-blues).
Cito anche il loro masterpiece Kashmir, con il celebre riff ripreso, ahimé, in tempi moderni da un noto rapper americano, rovinando totalmente l’atmosfera, logicamente.
Black Sabbath
I Black Sabbath sono considerati i padri dell’Heavy Metal, per i loro riff distorti, cupi, e le loro atmosfere sempre gotiche (anche quando suonano blues).
Il chitarrista Tony Iommi è artefice di un sound incredibilmente pesante per l’epoca e di una riffologia notevole, sempre vasta anche se un po’ ripetitiva (che gettò le basi per tutte le band metal a venire).
Black Sabbath , il primo brano dell’omonimo album, si apre con un riff lento, che suona l’intervallo proibito in tempi medievali cioè la quinta diminuita, mentre Paranoid è costruita su un riff più veloce, a bicordi di quinta tipici del rock duro e del metal.
Altri brani storici sono Sabbath Bloddy Sabbath, A National Acrobat, Fairies Wear Boots, War Pigs.
Kiss
Oltre le apparenze genialmente pittoresche, c’è sempre stata una band di rock ‘n roll, con un sound più duro, inizialmente con riff che riprendono un po’ gli Stones, velocizzati (Room Service, Calling Dr Love) e generalmente con canzoni fatte con riffs distorti ancora non troppo tecnologici (siamo nei 70..!) di base bicordi di quinte che girano attorno al blues, oppure costruiti su melodie in modo minore, per un effetto più notturno (Love Gun, Detroit Rock City, dove vengono doppiate le chitarre a terze, tecnica in uso nel Metal coevo, e ripreso poi dai Maiden praticamente in ogni brano).
Ace Frehley non è assolutamente tecnico, anzi, il suo stile, fatto di pentatoniche suonate alla meno peggio (non mi si voglia, è la verità, ma sono un loro grande fan) è perfetto per il gruppo, che comunque ha sempre basato sull’immagine, sulle grandi melodie easy, ma di gusto.
Ricordo anche le bellissime Beth, un lento nostalgico, Sure Know Something e I was made for loving you.
(articolo scritto da Giovanni Perini)
Riguardo al Progressive che cita Davide: qualcuno conosce i Van der Graaf Generator, i Gentle Giant, i Colosseum, gli Audience e i Soft Machine?
Gruppi Rock Progressive degli anni’70 con delle venature un po’ Jazz.
Se si cosa ne pensate?
Perfetto, le terzine le ho usate anche io ma non sapevo si chiamassero così.
I Boston sono quelli che hanno composto “Amanda” anche se il loro più famoso brano sembra essere “More than a feeling”.
Riguardo alla cavalcata, il tuo ta, ta-ta-ta, ta-ta-ta, non ha reso molto l’idea, ma sicuramente me ne renderò conto ascoltando “Hand loving Man” e un po di Iron Maiden, poi ho suonato un po la batteria, quindi ho un buon orecchio su queste cose 😀
Sei sempre completo e soddisfacente con le tue risposte, Grazie!
noto anche la domanda sulle terzine: e’ sempre una figura ritmica (tipica della musica) dove ci sono tre note con l’accento sulla prima, che appaiono come un gruppo di note dette irregolari perchè dividendo un quarto o un ottavo dovrebbero essere due invece sono tre (per capire meglio leggiti un trattato sulla solfeggiatura)
Mi rendo conto all’ultimo momento che i Boston sono quelli che hanno scritto quel bellissimo brano “Amanda”, un lento veramente stupendo, mi ricordo c’era il video con gli aerei, penso sia la colonna sonora di un film anni ’80 ma non sono sicuro.
Voto: 10!
Ciao, scusa la mia risposta tardiva, ho visto solo adesso il commento.
Notavo la tua domanda sulla “cavalcata”: e’ una ritmica dove, se dividi il primo quarto in sedicesimi, suoni: il primo (battere); salti il 2ndo e poi suoni il 3zo e il 4rto, in ciclo… ti viene fuori una figura ritmica che ricorda proprio una cavalcata oppure il rullo dei tamburi in guerra o in una situazione d’azione (ta, ta-ra- ta, ta-ra ta… ecc.)
Se ascolti la quasi totalità delle ritmiche dei Maiden è così.
Per i Boston, non li conosco molto, facevano un rock molto melodico, tipo Journey, mi sembra?
Articolo interessante
mi piacerebbe avere qualche chiarimento se possibile.
Cosa si intende con “Cavalcata”?
L’avevo sentita nominare in un servizio in tele riguardante gli Iron Maiden.
Le terzine soliste in pennata sweep?
So cos’è lo sweep picking ma non ho mai sentito parlare di “terzine”.
Poi volevo chiedere cosa ne pensa Giovanni, l’autore di questo articolo, riguardo alla band “Boston” che se non sbaglio suonarono questo genere in questi anni, a me piacciono molto.
Che bello il periodo degli anni ’70.
Per la chitarra elettrica è stato di certo il periodo più prolifico, proprio grazie a questi grandi nomi di cui parlato benissimo.
Grazie Giovanni.
Esistono anche altri gruppi che a mio avviso sono degni di nota e di cui si parla un po’ meno, ma che a mio avviso non hanno nulla da invidiare come gli Uriah Heep o gli Who.
Ma effettivamente la lista sarebbe davvero lunga!
Per quanto riguarda il genere musicale, quello che meglio “rappresenta” gli anni ’70 è certamente il Progressive, dove la ricerca sperimentale e lo spirito artistico si sposano alla perfezione toccando punti di valore che, secondo me, non sono mai più stati raggiunti: dai Pink Floyd ai Genesis, dai King Crimson ai Jefferson Airplane ecc.
Ciao Davide, grazie del tuo commento.
Effettivamente ci sarà una seconda parte di questo articolo in cui Giovanni prenderà in esame proprio il progressive.
Abbiamo pensato di suddividerlo in due parti proprio perché è un periodo piuttosto vasto e in auesto òodo si può dare maggiore risalto ai vari gruppi.
Ciao