Ciao,
oggi voglio fare una pausa per quanto riguarda i giri armonici delle scali maggiori (visto anche che sono arrivata a metà, essendomi finora occupata di tutti i giri delle scale con i diesis) e approfondire il discorso dei giri armonici costruiti partendo da un accordo minore o, comunque, nelle tonalità e nelle scale minori.
In realtà in questo caso non abbiamo uno schema pressoché unico, come può essere per le scale maggiori, ma possiamo giocare molto di più, avendo a disposizione tante possibilità e tanti tipi di accordi che possiamo accostare l’uno all’altro.
Facciamo subito un esempio pratico.
Prendo come punto di partenza l’accordo di LA minore.
Tra gli accordi che possono seguirlo, possiamo trovare, ad esempio, RE minore, RE maggiore, MI (maggiore o 7), FA diesis.
Possiamo però anche trovare l’accordo di DO maggiore e quello di SOL maggiore se, ad esempio, prendo come punto di riferimento la scala minore naturale (dove il SOL è, appunto, naturale).
Ad ognuno di questi accordi, poi, posso farne seguire altri sempre basandomi sulle scale di LA minore: l’importante è che l’ultimo accordo, prima di suonare di nuovo il LA minore, sia MI (maggiore o 7 è lo stesso).
Un esempio di giro armonico di LA minore potrebbe essere il seguente:
LAm – REm – DO – FA – RE – MI (M o 7)
per poi ricominciare con il LAm tutta la sequenza di nuovo.
Ovviamente gli accordi, in questo caso, si possono togliere o aggiungere a seconda delle proprie esigenze.
Un altro esempio di successione, costruito sulla falsariga di quello maggiore (nel senso che gli accordi sono quelli che si trovano più o meno sugli stessi gradi, ma si usa come riferimento la scala minore armonica), potrebbe essere:
LAm – FA – REm – MI7 (LAm)
Un’altra possibilità, ancora, che posso avere, partendo sempre dal nostro LA minore, è questa, usando accordi più particolari, come gli accordi di 7 minore o di 5 diminuita:
LAm7 – REm7 – MI7 – LAm7 – SIm7/5b – MI7 (LAm7)
Questi sono solo spunti di partenza e possono benissimo essere usati come base per le proprie improvvisazioni.
Poi, se si vuole, si può allargare il discorso a considerare anche altre scale come le pentatoniche e le scale blues, m a questo punto si finirebbe troppo … lontano da questa che vuole essere un breve approfondimento dei giri armonici basati su un accordo minore.
Buongiorno
ho difficoltà a capire i giri armonici in scala minore.
Nella maggiore ci sono tante tabelline ovunque da cui si capisce che si costruiscono gli accordi su 1° grado, poi 6° grado, poi 2° grado e poi 5° grado e nella tabellina c’è scritto anche l’accordo da utilizzare
Esempio per il giro di Re maggiore: Re, Sim, Mim, La7
Per il giro di Re minore quali accordi dovrei utilizzare, e soprattutto, perché? grazie
Ciao Stefano,
in questo articolo trovi qualche informazione.
Gli esempi che faccio partono dal LA minore: puoi benissimo traspostarli in tutte le tonalità in modo da trovare gli accordi che ti servono.
Ciao
Complimenti Barbara, mi e’ molto utile questo articolo… lo cercavo proprio grazie mille…
Mi piacerebbe leggere anche altri tuoi articoli simili se ne hai fatti, sui giri armonici.
Questo hai preso di esempio il giro armonico di LAm, ma ne hai anche di tutti gli altri?
Mi piacerebbe avere scritti tutti i giri armonici o cmq capire come “crearli”…
Ciao Gabriele,
grazie per questo tuo commento: mi fa piacere che hai trovato utile questo articolo.
Tutti gli articoli che ho scritto riguardo i giri armonici li trovi nella categoria relativa, che si trova nella barra laterale a destra.
Ciao
Ciao Barbara,
come vedi ogni tanto torno a studiare.
Non credo di aver capito, ad orecchio, cosa si dovrebbe ottenere.
Mentre mi diresti per favore come poter classificare questa serie di accordi che fanno parte di una nuova melodia che ho composto, sempre ad orecchio.
DO – Mim – Do – Mim – Rem – Sol – Sol7
Ciao e Grazie
Ciao Fulvio,
considera che i giri armonici sono un insieme di accordi che … suonano bene tra di loro.
Detto questo, per quanto riguarda i giri armonici minori, come avrai visto dagli articoli relativi, non c’è un giro “standard”, in quanto la scala minore (naturale, maloeidca o armonica) offre molto possibilità di “scelta”.
Nel tuo esempio penso sia proprio questo: un insieme di accordi che suonanobene insieme 😉
Ciao
Ciao Barbara,
se ci soffermiamo sul fatto del solo “suona bene”, come il giro armonico di Fulvio per esempio, allora però ci dimentichiamo delle regole.
Visto che l’esempio preso in considerazione non rispetta le regole del giro armonico che tu stessa hai spiegato per le scale maggiori.
Spero che tu mi corregga in quello che ho scritto 😉
Ciao Giacomo,
la risposta alla tua domanda è scritta proprio all’inizio dell’articolo:
“In realtà in questo caso non abbiamo uno schema pressoché unico, come può essere per le scale maggiori, ma possiamo giocare molto di più, avendo a disposizione tante possibilità e tanti tipi di accordi che possiamo accostare l’uno all’altro.”
Ciao
si in effetti bastava scrivere quello di partenza e poi approfondire spiegandolo passo passo..xchè per chi non ha conoscenze armoniche spiegato in questo modo mette confusione..
Si grazie ottimo questo consiglio.
Ma sarebbe interessante sapere il perché di tutto questo.
Grazie
Ciao, grazie per la tua domanda.
In un altro articolo approfondiro’ questo ulteriore aspetto.
Ciao