La chitarra decacorde è tipica della musica popolare.
Viene accordata con la sequenza mi, si, sol, re, do, si, la, sol, fa, mi.
Nacque nel XIX secolo ma, allora, non aveva ancora il manico allargato che la caratterizza oggi.
Nel 1828 il famoso chitarrista classico Carulli utilizzò una chitarra decacorde con un manico più largo.
Era stata realizzata appositamente per lui dal liutaio René Lacote.
Rispetto alla chitarra a sei corde, le quattro corde aggiuntive sono dedicate ai toni gravi.
Dove trovare le principali composizioni per questo particolare strumento?
Nel Méthode complete pour la décacorde nouvelle guitare op. 293.
Sempre nell’Ottocento Johann Kaspar Mertz e Luigi Legnani utilizzarono una variante ad otto corde, mentre nel 1964 nacque la chitarra a dieci corde nella versione moderna, cioè come la conosciamo oggi.
Venne realizzata dai liutai spagnoli Jose Ramirez III e Narciso Yepes.
Maurizio Verna, che ringrazio per avermi permesso di pubblicare quanto di seguito, foto compresa, parla delle caratteristiche e degli aspetti tecnici della chitarra decacorde e dice:
“Come caratteristica peculiare, rispetto al modello tradizionale, la chitarra a dieci corde possiede un notevole incremento di sonorità ed una vasta gamma di colori, creati dalle particolari qualità acustiche dello strumento.
Le quattro corde basse risuonano per simpatia all’unisono, creando un particolare effetto di dilatazione del suono.
Grazie alle corde aggiuntive si ottengono poi numerosi vantaggi:
- si possono suonare i repertori di Mertz, Carulli e Coste nella loro veste originale;
- si possono adoperare soltanto le sei corde tradizionali, arricchendo semplicemente il suono di armonici;
- si possono eseguire trascrizioni del periodo barocco (Bach, Weiss ecc.) in tonalità ed in estensione originale;
- si possono suonare i brani, che prevedono la scordatura della sesta corda in Re, avendo accesso normalmente alla sesta corda;
- si aprono vastissimi campi creativi sulla composizione di musiche moderne.
La chitarra a dieci corde ha, eccetto il manico e la paletta, le stesse dimensioni di quella a sei corde.
Il manico, dovendo facilitare l’accesso alle corde alla mano sinistra, è molto più sottile e in questo può condizionare la tecnica esecutiva (ad esempio i legati sono più agevoli).
La dieci corde può essere accordata in differenti modi:
MI | SI | SOL | RE | LA | MI | DO | SIb | MIb | LAb |
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 |
Questa accordatura fu adottata da Yepes, con l’obiettivo di sopperire alla mancanza di alcuni armonici sulla chitarra a sei corde.
MI | SI | SOL | RE | LA | MI | RE | DO | SI | LA |
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 |
Detta accordatura barocca, in quanto abbraccia l’estensione del liuto barocco.
Naturalmente è possibile scordare i bassi per adeguarli alla tonalità del brano eseguito (spesso il DO8 è portato a DO#, o il SI9 a SIb)“.