“Ah, il barrè, questa brutta “bestia” chitarristica!”
Hai mai detto o anche solo pensato questa frase nella tua vita da chitarrista?
Io si, e quante volte!
Però, purtroppo, non se ne può fare a meno se si vuole suonare la chitarra, a meno che non si voglia rinunciare a suonare il … 90% dei brani e per il restante 10% non si scenda a compromessi!
Allora cerchiamo di capire come funziona e come si fa questo benedetto barrè!
Intanto, prima di tutto, vediamo cos’è il barrè: il barrè possiamo definirlo come un capotasto mobile ma che viene fatto con l’indice che viene a premere tutte, o alcune, le corde e viene messo parallelo al manico.
A che serve?
Ho già accennato a questo quando ho trattato la posizione degli accordi sulla chitarra, ma riprendo anche qui il concetto.
Io ho la possibilità di avere alcuni accordi che possono essere trasportati sulla chitarra: mantenendo la stessa posizione delle dita, posso cambiare tasto iniziale dell’accordo ed averne uno nuovo.
Per esempio: il mi maggiore è una posizione che posso spostare sui vari tasti: sul I tasto avrò, appunto, MI MAGGIORE, ma se sposto le dita sul II tasto, ecco che avrò lo stesso accordo ma spostato di un semitono sopra, quindi avrò l’accordo di FA MAGGIORE.
Se mi sposto sul II tasto avrò l’accordo di FA# MAGGIORE, sul III quello di SOL MAGGIORE e così via per tutto il resto del manico.
Il problema, però, è che questo accordo ha delle corde vuote che, nel caso di MI MAGGIORE suonano benissimo perché sono note che fanno parte dell’accordo (di mi maggiore, ovviamente), mentre basta che mi sposto e la stessa posizione la metto sul II tasto, all’ascolto avrò una SCHIFEZZA TERRIBILE, perché quelle stesse corde vuote, ora, non fanno più parte del nuovo accordo che è FA MAGGIORE!
Allora che si fa?
Si fa che qui entra in gioco questo famoso barrè: se io metto il dito indice a premere tutte le corde e le altre dita le uso per fare la posizione di mi maggiore, ecco là che ho spostato virtualmente il capotasto della mia chitarra ed ora l’accordo sarà perfettamente intonato perché le nuove corde vuote ora sono quelle premute dall’indice!
Se io voglio fare FA MAGGIORE, devo mettere il barrè sul I tasto e lasciare la posizione del mi maggiore che viene spostata dal II al IV tasto e così procedo di tasto in tasto fino a che non voglio suonare l’accordo che desidero.
Ora vediamo concretamente come si fa il barrè.
Intanto dobbiamo subito dire che esistono vari tipi di barrè: infatti io posso fare il piccolo barrè che può prendere due sole corde, tre, quattro, cinque o tutte e sei (in questo caso si chiama gran barrè o barrè lungo).
Ecco alcune foto che ho scattato per farti vedere rispettivamente i barrè elencati qui sopra:
Bisogna osservare alcune regole:
- intanto il dito indice deve essere ben dritto, altrimenti non riesce a spingere bene le corde
- inoltre l’indice, come del resto sempre tutte le dita, deve stare il più vicino possibile al fret (la barretta verticale che divide i tasti) successivo: in questo modo l’altezza delle corde sarà minore e farai meno fatica
- il polso e tutto il braccio in genere devono essere molto rilassati e morbidi, altrimenti dopo due tentativi ti verrà una tendinite da farti correre immediatamente dal tuo medico o da un medico specialista!
- il pollice deve avere la sua parte e deve essere ben posizionato dietro il manico, diciamo in modo diametralmente opposto all’indice, come puoi vedere dalla seguente foto:
- le altre dita devono avere la punta perfettamente perpendicolare alla corda, altrimenti rischi di toccare o sfiorare la corda subito sotto e questo impedisce che tale corda possa vibrare tranquillamente:
- l’ultima cosa che vorrei tu notassi (e ti consiglio di cominciare così) è che io sto facendo questi barrè dal V tasto: questo perché le corde sono più vicine alla tastiera e la loro tensione è minore rispetto che al I tasto.
Quindi ti consiglio di cominciare a fare il barrè da questo tasto o anche da un tasto più avanzato.
Ancora due ultimi consigli:
- appena senti che il braccio o il polso o la mano sono stanchi o semplicemente senti del calore devi smettere immediatamente e riposarti per qualche minuto.
Poi riprovi.
Inizialmente puoi anche fare il solo barrè con l’indice a ti aiuti col medio appoggiato sopra.
Se continui a sentire fastidio al braccio, SMETTI SUBITO e non ripetere il barrè per qualche giorno! - devi munirti di tanta pazienza perché il barrè ti verrà, te lo garantisco, ma probabilmente non al primo colpo (potresti riuscirci, sia ben chiaro, ma magari no): in questo caso non devi lasciarti scoraggiare perché … ci siamo passati tutti o quasi!
Infine vorrei spendere due parole per quanto riguarda il rilassamento, da me prima accennato.
Mi ricordo quando iniziai a studiare pianoforte complementare in conservatorio, o meglio, mi ricordo la prima lezione fatta al terzo anno con una brava insegnante: portai diverse cose, suonai quello che avevo fatto l’anno prima e suonai per un po’ di tempo.
Lei mi lasciò suonare senza dire nulla.
Alla fine mi disse: “Beh, le note ci sono e ci sono tutte, peccato che manca la tecnica e il rilassamento!“.
Io praticamente suonavo completamente contratta e questo non mi permetteva di fare cose veloci perché dopo 10 minuti le mie braccia erano dei pezzi di legno e le dita non si muovevano più!
Avevo praticamente risolto il mio “problema” con questa insegnante: mi spiegò come si fa a stare rilassati e da lì in poi fu tutto … in discesa (o quasi 🙂 )!
Allora, qual è il punto?
Il punto è che bisogna pensare al manico della chitarra come ad un’ancora di salvataggio: se io sto rilassato completamente e appendo i polpastrelli delle mie dita della mano sinistra alla parte superiore del manico, facendo oscillare il braccio, sento tutto il suo peso, a partire dalla spalla, su quei polpastrelli: se non li avessi appoggiati lì, la mano cadrebbe verso il basso.
Il braccio in questo modo diventa pesantissimo e la stessa mano è pesante: questa pesantezza è quella che ci permette di premere le corde e di schiacciarle fino a farle suonare.
Quindi non serve tanto la forza (certo, serve anche quella, ma non solo!), ma occorre avere bene rilassati i muscoli: in questo modo è molto probabile che eviteremo tendiniti o dolori vari alle articolazioni!
Un ultimo accenno al fatto che il barrè può essere fatto anche con le altre dita, ma è di solito un barrè piccolo (di poche corde) e non di uso così frequente come quello fatto con l’indice.
Se vuoi approfondire ancora di più l’argomento, ti consiglio questo video sul barrè dove l’amico Michele Lideo spiega esattamente cosa fare, con tanti esercizi pratici per fare bene il barrè.
Non riesco proprio a fare sto benedetto barrè, mi agito e quindi di male in peggio, è parecchio che provo, parlo di anni ma nulla.
Un consiglio?
Grazie
Ciao Massimo,
hai provato a seguire le “tappe” che propongo in questo articolo?
Comunque il primo e fondamentale consiglio per il barrè è la pazienza!
Ciao
Scusate, leggo sempre con curiosità e interesse la richiesta di chiarimenti e i successivi chiarimenti che dà Barbara.
Vorrei dare un piccolissimo consiglio da vecchio chitarrista che all’inizio ha avuto parecchi problemi col barrè: se le corde non suonano continuate a usare il barrè … l’importante è riuscire a prendere bene l’accordo e in modo del tutto naturale e vedrete che col tempo sentirete suonare tutte le corde senza sforzo.
Un ciao a tutti.
Belli e utili i tuoi consigli, ma ho 68 anni e le mie dita cominciano a soffrire un po’ di artrosi.
Comunque non demordo.
Grazie ancora.
Carmine
Ciao Carmine,
ecco: l’importante è non demordere 🙂
Ciao
Scusate ma io quando faccio il barré, non riesco a suonare le corde ‘la’ e ‘mi’
Qualche consiglio?
Ci vuole pazienza e costanza nel fare e rifare l’accordo.
Comunque non devi sentire la mano stanca o, peggio ancora, che ti fa male.
Prova a fare l’accordo con il barrè solo per qualche minuto ogni giorno.
In bocca al lupo
Ok sto iniziando a riuscirci ma solo con le corde del terzo tasto in poi.
Per esempio non riesco a fare il fare il fa minore e ho ancora qualche difficoltà nel si e purtroppo sono molte le canzoni con questi accordi.
Comunque mi impegnero’.
Grazie mille.
Si, devi solo provare ed avere pazienza.
L’importante è che ti riposi sempre 5 minuti ogni 20 minuti che suoni ed eviti di fare, ad esempio, gli esercizi con il barrè per un giorno intero: in questo modo sovraffaticheresti (non so se si dice, ma penso tu abbia capito il concetto) troppo muscoli e tendini e potresti arrivare a provare dolore, COSA CHE NON DEVE MAI SUCCEDERE.
Quindi, esercitati ma gradatamente e ponendoti piccoli obiettivi effettivamente raggiungibili da te.
Ciao
Allora io suono la chitarra ma ho un po’ di difficolta nel barré.
Infatti quando vado ad eseguirlo solo con indice suonano tutte le corde perfettamente ma il problema ce l’ho quando vado ad aggiungere le altre dita e provo a suonare sento come se si blocassero le corde una specie di suono sordo…
Cosa devo fare?
Grazie in anticipo!!!
In questo caso devi provare a tenere bene il barrè con l’indice e aggiungi un solo dito.
Tutte le corde devono suonare bene e il suono deve essere pulito.
Ovviamente deve fare attenzione a mettere bene il dito “aggiuntivo”: deve essere a martelletto e la punta rivolta verso la corda.
Quando questo passaggio viene bene, allora aggiungi un secondo dito e … ripeti tutto.
Quando anche in questo caso il suono è pulito, se c’è aggiungi il terzo dito.
Se non ti suona o ti suona male, controlla la posizione delle dita: è questo il punto su cui lavorare, altrimenti non riuscirai mai a suonare bene gli accordi con il barrè.
Spero di averti risposto, altrimenti … chiedi pure 😉
Ciao
E’ vero, il barrè,per me, è una delle cose più scoccianti da fare per un chitarrista.
Io mi sono abituato a posizionarlo molto presto perché mi portavano a suonare nelle trattorie e purtroppo per svariate ore, tanto che a notte tarda avevo l’indice dolorante.
Nonostante tutto per me è stato utile negli esercizi, soprattutto riguardo alla stabilità della mano sinistra nell’esecuzione delle scale.
L’ho copiato da André Segovia.
Semplicemente eseguivo le scale e le melodie con il barrè fisso.
Attualmente uso il capotasto mobile soprattutto per i brani di genere sudamericano, portoghese etc per una questione di timbrica, diciamo di sonorità.
ciao Barbara
mi sta già venendo molto bene grazie al metodo di mettere il dito di lato,ma la prego di darmi del tu perchè io ho ancora 13 anni ….. comunque la ringrazio della sua disponibilità per aver dedicato un minuto anche a me la ringrazio a presto
giuseppe
allora sei molto giovane, quindi vedrai che molto prima che immagini, il barrè ti verrà molto bene 😉
In bocca al lupo.
Ciao
ciao io sto imparando a suonare la chitarra gli accordi mi vanno abbastanza bene ma il barrè …..:(
Sto seguendo il consiglio quello di mettere il dito di lato e devo dire che alcune volte mi funziona ma il problema è farlo di seguito.
Mi riuscirà?
Spero di si
Grazie
Giuseppe
Ciao Giuseppe,
certo che ti riuscirà (alla fine riesce a tutti 😉 ) a patto che:
1) non molli
2) fai tutti i giorni (se possibile) un po’ di esercizio
3) segui un metodo ben preciso con dei piccoli obiettivi da raggiungere ogni volta
4) usi sempre il metronomo sia per fare gli accordi con il barrè, sia per provare a fare una successione anche di due accordi, di cui uno con il barrè e l’altro normale.
Vedrai che con il tempo, con la pazienza e la costaza, anche tu potrai riuscire a dire che ti vengono bene gli accordi con il barrè 😀
In bocca al lupo!
Ciao
Grazie mille 🙂
Voglio superare questo ostacolo.
Basta un po’ di passione haha 🙂
Grazie Barbara.
Avrei una domanda.
Io riesco a fare tutti gli accordi barrè simili al fa, ma ho difficoltà a fare il SI/b. Molta difficoltà, non mi viene proprio naturale, e nemmeno con tutta calma.
E’ normale dato che devo separare l’indice dalle altre dita di un tasto? 🙂
Spero di essermi spiegata.
Grazie!
Ti sei spiegata benissimo 😉
Sapessi quante volte, anche io, ho combattutto con quell’accordo!
Prova a leggere quest’altro articolo sull’allargamento delle dita, perché è l’unica cosa che puo’ aiutarti a fare il SIb e tutti gli accordi con quella posizione.
Poi … fammi sapere come va, ok?
In bocca al lupo
Ciao
Grazie mille per questi consigli, utilissimi per chi come me è all’inizio e il barrè è un ostacolo da superare…
vado subito a casa e provo anch’io
Esercizio, esercizio, esercizio…….
Grazie mille dei vostri consigli… sono neanche tre giorni che ho la chitarra e ho una voglia di riuscire a suonarla bene.
Avete qualche consiglio per tenere il ritmo?
Ciao Cristian,
vedrai che se hai la passione e la pazienza necessaria all’inizio, tutto prima o poi “filerà” liscio 🙂
Per i ritmi, puoi vedere la sezione “Come si suona?”, dove mi sono occupata delle pennate e degli arpeggi di alcune canzoni.
Bisogna esercitarsi molto, su tutta la tastiera e soprattutto LENTAMENTE …
Per rinforzare il barrè esiste un esecizio ben preciso:
1) fate il barré
2) con le rimanenti dita libere componete un accordo che faccia in modo che il mignolo sia il più lontano possibile dal barré
3) premere con forza e precisione
4) sollevare la chitarra e alzarsi in piedi tenendola per verticale ma MANTENENDO anche stando in piedi, quella posizione sulla tastiera.
All’inizio farà male e la chitarra rischierà di cadervi… poi vi rinforzerete pian piano.
NB: questo esercizio NON sostituisce gli altri.
Utilissimo articolo grazie Barbara, mi hai messo voglia di riprendere a lavorare con il barrè per migliorarlo
Mi ricordo saranno passati più di 30 anni.
Eravamo ancora negli anni 70.
Si: è il primo ostacolo serio di ogni chitarrista.
Beh hai dato una bella illustrazione del caso, complimenti.
D’altronde senza questo accorgimento non vai molto lontano.
Per cui a lavoro giovinazzi.
P.S. In seguito ad un incidente al dito indice della mano sinistra, il barrè non è più quello che deve essere. Non mi sono perso d’animo e ho inventato una tecnica alternativa. Ma questa è più difficile perciò è meglio la via tradizionale.
Esatto Barbara solo il Mi in prima posizione tutti gli altri col barre !!
grazie Diego 🙂
Grazie Barbara !!
Voglio anch’io aggiungere un piccolo suggerimento: provate ad eseguire questa serie di accordi con la tecnica del barrè , MI Sol La , MI Sib La , Mi Sol La, Sol Mi.
Non barate col Mi, fatelo sempre con le dita indice, medio, anulare al primo tasto.
Penso sia un modo divertente per esercitarvi 😉
Ciao Diego,
grazie per il suggerimento.
Spiegaci meglio: il MI lo faresti senza barré mentre gli altri accordi (SOL e LA) si?
Ciao
ciao a tutti! Consiglio anche di concentrare la presione del dito……maggiormente dove serve. Mi spiego. Se utilizzate la posizione di MI maggiore “classica” in un altro tasto… per esempio con il barrè al primo tasto (ottenendo così l’accordo di Fa maggiore), arcuate leggermente il dito indice in modo tale da premere maggiormente la sesta corda e le prime due. Posteò a breve un video su youtube! Salutoni
Paolo
Grazie Paolo per questo ulteriore “tassello” che riempie il nostro puzzle (scusatemi il paragone).
Per il video, beh fammi sapere quando l’hai messo cosi’ vediamo come condividerlo!
Ciao
allora io sto provando a fare il barre’ con poco successo, qualche altro consiglio come inizio…
Si Mauro, tanta PAZIENZA, PAZIENZA e ancora PAZIENZA!
I suggerimenti sono quelli che ho dato qui: bisogna provare, ma appena senti dolore o indolenzimento o qualsiasi altro tipo di problema alla mano e al braccio (puo’ essere anche un semplice “clore” ai muscoli) SMETTI SUBITO!
Ci ritorni il giorno dopo.
Eventualmente un “trucchetto” che posso proporti e’ quello di provare a fare il barre’, senza usare la mano destra, quindi solo con la sinistra (perche’ comuqnue questa e’ la mano che deve “abituarsi”) anche quando, che ne so, guardi la tv, cioe’ fai “altro”!
Pero’ il dito indice, e il polso e il braccio tutto, in questo modo si “abituano” a quella posizione e magari quando poi devi suonrare il barre’ puoi fare meno fatica!
Ripeto pero’ il consiglio iniziale: PAZIENZA, PAZIENZA e ancora PAZIENZA!
la persona giusta al momento giusto!
esercizio….esercizio…..sempre….cosi’ gli ostacoli si abbattono!
E’ verissimo Antonio, anche se a volte basta conoscere qualche piccolo “trucchetto” per riuscire in breve tempo a fare quello che in tanto tempo non si riusciva a fare (vedi io quando ho cmbiato insegnante di pianoforte in conservatorio!).
D’accordo con Mike, va però detto che le corde sull’elettrica sono moooolto più morbide. Io direi che è quasi un altro strumento (come approccio, tecnica ecc), pur conservando il nome chitarra e le sembianze, almeno nella tastiera. Ma tornando al barrè, secondo me, quando “ti viene” (cioè ti suonano nitidamente tutte le note dell’accordo) su una chitarra acustica (quindi con le corde di metallo e una certa action..), in tutte le posizioni (ma soprattutto in quelle più gravi (cioè in cima, all’inizio della tastiera) direi che ti puoi considerare “a cavallo” :-). Poi si sa, inutile dirlo, la tecnica strumentale non è mai acquisita una volta per sempre: serve esercizio, dedizione, metodo, studio, costanza….ma non vorrei scoraggiare i principianti. La musica è anche divertimento, anche se non sempre gli insegnanti te lo trasmettono : ma qui si aprirebbe un altro lunghissimo discorso…A presto, ciao a tutti, buona serata
Confermo entrambi i punti. Come ho gia’ detto in precedenza sono assolutamente un autodidatta che suona ad orecchio ma ho studiato le posizioni degli accordi e, come tutti, mi sono scontrato col barre’ (molti anni fa’).
Ho impiegato circa 3 settimane per riuscire a fare suonare tutte le corde senza che mi venisse un accidente al polso o ai tendini della mano. Devo dire che avevo una chitarra classica economica dalla tastiera assolutamente piatta.
Quando provai il barre’ sulla prima chitarra elettrica (con la tastiera leggermente arcuata) riusci’ immediatamente e da allora non e’ mai mancato all’appuntamento.
E’ quindi necessario allenamento e determinazione, premere le corde con la parte un po’ esterna dell’indice, diciamo quella a sinistra guardando il dito dalla parte del palmo della mano, tanto piu’ esterna quanto piu’ piatta e’ la tastera, molto piu’ centrale e naturale con una tastiera leggermente arcuata. Alla prossima, Mike
Grazie anche a te Michele per queste ulteriori “chicche” (perché quando si tratta di esperienza personale è sempre una “chicca”).
Ciao
Oltre al rilassamento (che è fondamentale per la tecnica di tutti gli strumenti) personalmente credo che altri due consigli utili per agevolare lo studio del barré possano essere questi:
1) il dito indice va certamente posizionato vicino al fret ma molto meglio se “di lato” (cioè leggermente ruotato in modo che faccia pressione con la parte opposta al medio, non so se è abbastanza chiaro) anzichè piatto. La parte laterale del dito è meno morbida e quindi blocca meglio le corde.
2) Potrebbe essere utile pensare al movimento che si farebbe se si volesse piegare il manico della chitarra opponendo pollice e indice nella posizione del barré.
Non sono invenzioni mie ma indicazioni che ho letto su vari manuali e che a me sono tornate utili. Magari ad altri non lo saranno ma, si sa, la tecnica è anche qualcosa di molto personale e soggettivo, al di là delle indicazioni generali… Pazienza e buono studio a tutti! 🙂
Ciao Marco, grazie per il tuo contributo.
Il punto 1) lo conoscevo, anche se ho dimenticato di scriverlo ( 😉 ), mentre il punto 2) no.
A questo punto allora aggiungo anche che se mettiamo l’indice come dici tu ne giova anche il barrè, nel senso che il dito di lato non ha le “piegature” delle falangi e quindi non si rischia di far capitare una corda sotto questa “piegatura”: in questo modo quella corda non suonerebbe mai, anche se mettessimo tutta laforza del mondo!
E comunque, la tecnica è qualcosa di personale, certo, ma se nessuno te la spiega, o se nessuno ti dà dei “trucchetti”, è più difficile da “personalizzarla”.
Per cui credo che qualsiasi informazione possa essere utile!
Grazie ancora
Mitica sta tecnica della pesantezza del braccio, appena vado a casa provo, penso proprio che funzioni!