Ciao,
dopo aver detto cos’è una modulazione, vediamo oggi concretamente come funziona una modulazione e come si modula.
Per fare questo, voglio proporti un brano di musica classica da analizzare insieme che è tratto dall’opera Rinaldo scritta da Haendel nel 1711: l’aria Lascia ch’io pianga.
Come ben saprai, se mi conosci da un po’, preferisco farti vedere concretamente (quando posso) quello che vado a scrivere, cosicché le parole scritte abbiano subito un riscontro pratico e anche i concetti più astratti e difficili si possano capire bene.
Ho scelto questo brano per diversi motivi:
- ci sono alcuni tipi di modulazioni diverse da notare, modi differenti per modulare
- puoi trovare su youtube un’infinità di video di questo brano, così puoi sentirlo in diretta (basta che cerchi “Lascia ch’io pianga Haendel“)
- puoi trovare facilmente lo spartito su internet (ho trovato solo siti che danno il pdf da scaricare, ma anche qui basta che digiti su google “lascia ch’io pianga spartito” e ne trovi quanti ne vuoi).
Ora qui andiamo ad analizzare quest’aria pezzetto per pezzetto!
Intanto diciamo subito che questo brano è in FA maggiore: me lo indica il fatto che trovo il SIb in chiave e poi perché il primo accordo è un accordo di FA maggiore allo stato fondamentale:
Arriviamo ora alla decima battuta: vedrai che compare un SI bequadro, che si ripete anche nelle battute successive fino alla battuta n. 13:
Inoltre vedi che il primo accordo di questo frammento sia un FA maggiore, mentre l’ultimo accordo è DO maggiore, entrambi allo stato fondamentale.
Cerchiamo di capire cosa è successo!
All’inizio ho un’alterazione in chiave, SIb, che mi indica che sono nella tonalità di FA maggiore.
Ad un certo punto questa alterazione viene tolta con i bequadro, per cui se faccio 1 – 1 avrò come risultato 0!
Se tolgo un’alterazione mi ritrovo nella tonalità che, in questo caso specifico, ha zero alterazioni in chiave, cioè DO maggiore.
Dirò quindi che la seconda strofa di quest’aria modula da FA maggiore a DO maggiore.
Andiamo avanti.
Dopo quell’ultima battuta in cui sul battere c’è l’accordo di DO maggiore, si ritorna praticamente all’inizio e quindi si ritorna a FA maggiore.
Ma come fa Haendel questo passaggio?
Guarda qui:
Come vedi Haendel usa un frammento di scala discendente (che va dalla dominante alla tonica) all’interno del quale rimette il SIb!
Quindi: un passaggio semplice ma efficace.
Proseguiamo nella nostra breve analisi del brano.
Passiamo ora a guardare le battute 22 e 23:
Come puoi vedere si chiude la sezione, che è poi quella iniziale, con l’accordo di FA maggiore e riparte una nuova sezione con l’accordo di RE minore.
Allora, noi sappiamo che FA maggiore e RE minore sono due tonalità relative e in più hanno due suoni in comune (FA e LA), quindi in questo caso Haendel fa una modulazione senza accordi di passaggio come avevamo visto prima (quando modulava a DO maggiore) e modula alla relativa minore.
Questa, in realtà, si chiama transizione anziché modulazione e la troviamo dappertutto nella musica leggera, quando molto di frequente la strofa e il ritornello finali vengono eseguiti un semitono o un tono sopra, spessissimo senza passaggi intermedi.
Poche battute dopo troviamo una modulazione a LA minore data dalla presenza del SI bequadro e del SOL#, per poi tornare, alla fine, a FA maggiore con lo stesso frammento di scala usato prima per tornare da DO maggiore a FA maggiore.
Un’ultima parola su questo brano volevo spenderla andando ad analizzare gli accordi nei quali Haendel modula.
Da FA maggiore passa a:
- DO maggiore, che è la Dominante
- RE minore, che è il VI grado e quindi è la relativa minore
- LA minore che è il III grado, con cui ha in comune due note, LA e DO.
Come puoi vedere, quindi, si può modulare in modo molto efficace anche a tonalità cosiddette vicine, creando comunque una notevole varietà armonica.
Devo comunque precisare che ci sono anche brani in cui ci sono modulazioni a tonalità molto lontane, ma di questo ci occuperemo in seguito.
Nel prossimo articolo ti fornirò uno schemino concreto per fare le tue modulazioni.
Se vuoi approfondire questo argomento, ti consiglio di leggere questa pagina.
molto efficace la spiegazione.
Cercavo un aiuto del genere: eccolo qua.
Bene, mi fa paicere che hai trovato quello che cercavi 🙂
Ciao