Ciao,
torniamo a parlare oggi di riscaldamento delle dita usando, questa volta, le scale maggiori che sono dodici: possiamo infatti costruire una scala maggiore su ognuna delle dodici note che formano la scala cromatica.
Ogni scala possiamo suonarla sulla chitarra con cinque diteggiature diverse: questo vuol dire che avremo a disposizione ben 60 combinazioni!
L’importante è imparare benissimo a memoria questi cinque box, in modo da evitare di impararle tutte e memoria, cosa inutile che, secondo me, non serve a niente.
Ti consiglio di suonare ogni scala maggiore in modo ascendente, lentamente, il più forte possibile non a livello di volume ma facendo in modo che i muscoli delle dita della mano sinistra si rinforzino.
Esegui poi lo stesso esercizio aumentando gradatamente la velocità e facendo attenzione a tenere lo stesso livello sonoro tra le varie note della scala.
Cominciamo subito, allora, con il box numero 1:
E-----|-----|-----|--1--|--2--|-----|-----| B-----|-----|-----|-----|--2--|-----|--4--| G-----|-----|-----|--1--|-----|--3--|--4--| D-----|-----|-----|--1--|-----|--3--|--4--| A-----|-----|-----|--1--|--2--|-----|--4--| E-----|-----|-----|-----|--2--|-----|--4--|
Qui ti propongo la scala di LA maggiore: come vedi cominciamo sul quarto tasto della sesta corda.
I numeri scritti in grassetto e in rosso rappresentano la tonica, cioè la nota principale della scala, quella su cui la scala è costruita e da cui prende il nome.
Qui sotto la trovi scritta nella sua integrità, applicando così questo box concretamente sulla nostra chitarra.
E---------------------------4-5-4---------------------------- B-----------------------5-7-------7-5------------------------ G-----------------4-6-7---------------7-6-4------------------ D-----------4-6-7---------------------------7-6-4------------ A-----4-5-7---------------------------------------7-5-4------ E-5-7---------------------------------------------------7-5--
Quando avrai provato questo box in tutte le tonalità (cioè partendo da tutti i tasti della sesta corda), provalo mettendo due crome per ogni battito del metronomo (che all’inizio avrà un valore molto lento), sia in senso ascendente che discendente.
Suonalo con un ritmo costante cercando di ottenere un fraseggio piuttosto fluido.
Anche se si tratta di una semplice scala, puoi comunque darle una certa musicalità introducendo degli accenti (ad esempio suonare certe corde un po’ più marcate rispetto alle altre) oppure, ancora, facendo cambiare la durata delle note fino a passare ad un fraseggio più legato o, al contrario, suonare le note staccate.
Prova ora a suonarlo con delle terzine, cioè mettendo l’accento ogni tre note, anziché ogni due come hai fatto nell’esercizio precedente e suonando tre note per ogni battito di metronomo.
Cerca di dare a questa scala un effetto cantabile e/o saltellante.
Infine l’ultimo esercizio fallo con semicrome ascendenti e discendenti: questo vuol dire che ora dovrai mettere quattro note per ogni battito di metronomo (come vedi, siamo partiti da due note, poi tre ed ora quattro, quindi abbiamo aumentato, in ogni esercizio, la velocità pur avendo sempre lo stesso tempo di metronomo).
Qui metterai l’accento ogni quattro note.
Passiamo ora a vedere il secondo box della scala maggiore che comincia con il quarto dito sulla sesta corda ed ha una nota fuori posto sulla quarta corda, cioè una nota che va oltre i quattro tasti canonici che troviamo nei box: per questo motivo è necessario allungare un dito per suonarla e, di conseguenza, allargare la mano.
Nel caso specifico di questo secondo box, sposteremo il mignolo un tasto in avanti rispetto alla posizione normale, cosa che può portare a suonare una nota sbagliata, non pulita oppure, ancora, ad avere qualche difficoltà a suonarla correttamente.
Per ovviare a questo, un consiglio pratico che ti do’ è, eventualmente, di isolare il passaggio … incriminato e suonarlo da solo più volte di seguito: lo scopo è quello di interiorizzare bene il movimento del mignolo, la forza che devi usare per suonare la nota, ecc.
Solo una volta che questo sarà chiaro nella tua testa e nelle tue dita, allora potrai procedere a suonare l’esercizio dall’inizio alla fine.
Comunque ripeti questo esercizio tutte le volte che è necessario, finché non arrivi ad ottenere una fluidità senza fare nessuno sforzo.
Ovviamente NON DEVI MAI FORZARE e appena senti che in una qualsiasi parte del tuo corpo hai anche un semplice fastidio, smetti subito e rilassati!
Qui sotto trovi il secondo box della scala maggiore di DO, scritto prima sotto forma di schema e poi con la tab per esteso.
E-----|-----|-----|-----|--1--|-----|--3--|--4--|-----| B-----|-----|-----|-----|--1--|--2--|-----|--4--|-----| G-----|-----|-----|-----|--1--|-----|--3--|-----|-----| D-----|-----|-----|-----|--1--|-----|--3--|-----|--4--| A-----|-----|-----|-----|--1--|-----|--3--|--4--|-----| E-----|-----|-----|-----|-----|-----|-----|--4--|-----| E-------------------------5-7-8-7-5-------------------------- B-------------------5-6-8-----------8-6-5-------------------- G---------------5-7-----------------------7-5---------------- D---------5-7-9-------------------------------9-7-5---------- A---5-7-8-------------------------------------------5-7-5---- E-8-------------------------------------------------------8--
Una volta che questo box ti è bene chiaro in mente e nelle dita in tutte le tonalità, usalo con la ritmica, come abbiamo visto per gli esercizi del box 1.
Prova poi a suonarlo con le terzine, quindi mettendo l’accento ogni tre note e mettendo tre note in un battito del metronomo.
I box 1 e 2 si estendono su due ottave dall’alto in basso; i box 3, 4 e 5, invece, si estendono su uno spazio minore alle due ottave: per questo motivo te li presenterò in un prossimo articolo.