Una corda suonata a vuoto ha un suono più limpido di una corda pressata sulla tastiera; inoltre il suo suono è più lungo.
Questa è la ragione per la quale anche chitarristi dilettanti amano suonare accordi in primo manico nei quali vi sono corde a vuoto che danno migliore risonanza e più pienezza agli accordi stessi.
In effetti, la cassa della chitarra ha quella determinata forma e quel determinato volume proprio perché è stata progettata sul suono delle corde a vuoto.
Generalmente, ad esempio, un Mi minore in primo manico, nel quale risuonano a vuoto 6°, 3°, 2° e 1° corda, dà il suono completo ed equilibrato dell’accordo, con un corpo armonico pieno, limpido ed un suono prolungato.
Accordi come il La7 o Lam, il Do, il Rem, il Si7, ecc. suonati con corde a vuoto danno la voce più naturale dello strumento.
Sulla chitarra, le corde a vuoto portano 5 suoni (Mi, La, Re, Sol, Si) che sono quasi la metà della scala cromatica, dunque queste note (ed i loro adattamenti armonici) possono entrare in quasi tutte le combinazioni per formare accordi.
Vediamo ora alcuni accordi tipici di un genere che utilizza il più possibile i suoni a vuoto delle corde: il flamenco.
Il flamenco è musica tonale che poggia sullo schema della cosiddetta cadéncia andalusa (una successione di 4 accordi (es.Lam, Sol, Fa, Mi7).
Se suoniamo questi accordi usando la formulazione canonica degli accordi ed usando il barrè, il suono non corrisponde alla timbrica del flamenco (il suono non è flamenco).
Usando invece la tecnica della corda solta e adottando alcune variazioni armoniche negli accordi, si ottengono suoni di più grande pienezza e risonanza.
Sull’esempio che abbiamo fatto, possiamo suonare la cadencia andalusa in questo modo:
- il Lam in primo manico potrebbe anche andare, ma si preferisce interporre una nota che esalti il suono a vuoto delle corde: il Do sulla terza corda quarto tasto e far suonare a vuoto il Si della seconda corda (la nona).
Questo Si a vuoto è anche nota propria del secondo accordo, il Sol - il Sol viene suonato con tre note pressate sulla 6°, 5° e 4° corda (nell’ordine Sol, Si, Fa) e suonando a vuoto terza, seconda e prima corda, dove il Mi a vuoto è la sesta del Sol
- il Fa viene suonato allo stesso modo: Fa, Do, Fa su sesta, quinta e quarta e suonando a vuoto terza, seconda e prima corda; armonicamente il Sol a vuoto è la nona di Fa, il Si è la sesta ed il Mi della prima corda è una settima naturale del Fa
- infine il MI settima, che sarebbe armonicamente troppo distante dal fa precedente, viene aggiustato con la nona minore (Fa).
Vi sono alcune cose da notare: se si confronta la composizione di questi accordi, si vede una successione molto forte delle note e delle note a vuoto che risultano persistenti.
Inoltre questa successione di accordi ha una precisa coerenza con l’andamento armonico della scala frigia (o scala flamenca).
Questo è l’esempio più semplice che possiamo fare.
Proseguiamo.
Ad esempio, il Lam tipico della musica andina è un accordo a corda solta: viene suonato con due sole corde pressate: il La sulla quarta corda settimo tasto ed il Do sulla terza corda quinto tasto ed il resto corde a vuoto.
Ma anche il La maggiore, stavolta nella musica mariachi tipica del messico e nella musica uruguaja tucumana, viene suonato con Mi (quinta corda settimo tasto), La (quarta corda settimo tasto) e Do # (terza corda sesto tasto) ed il resto delle corde a vuoto.
Ancora: il Mi minore più aperto è più bello, si ottiene premendo la quarta corda sul quarto tasto (Fa#, la nona) e lasciando a vuoto tulle altre corde.
Vi sono infinite combinazioni di accordi ottenuti (ed anche modificati) con questa tecnica che consiglio di cercare e di provare a partire dalla composizione dell’accordo e dalle possibili alterazioni che possiamo introdurre nella sequenza armonica.
(articolo scritto da Piero)