Ciao,
oggi voglio proporti una nuova intervista e voglio presentarti Giulia Fadda che nei mesi scorsi ha partecipato al mio corso di armonia e arrangiamento.
Sentiamo cosa ha da dirci Giulia :-).
Ciao Giulia, per cominciare parlaci un po’ di te.
“Voglio subito dire che la mia attività principale non è nel campo della musica.
Il mio primo approccio alla musica studiata è stato intorno agli otto anni, quando sono entrata nella banda cittadina (a La Maddalena) dove mi è stato consegnato uno strumento che non avevo mai visto: il clarinetto.
Per fortuna è stato amore a prima vista.
Qui lo studio della musica era però piuttosto approssimativo, fondamentalmente solfeggio, il tanto per leggere gli spartiti.
Dopo qualche anno mi è venuta voglia di imparare a suonare la chitarra, e ho fatto anche questo, sempre da dilettante.
In banda sono rimasta sino ai 18 anni.
Quando sono andata all’università ho mollato tutto per dedicarmi allo studio della medicina, anche perché il clarinetto non era mio e l’ho dovuto rendere… ma la voglia di suonare non è passata e così dopo soli 20 anni ho avuto la possibilità di ricomprare lo strumento e di iscrivermi alla scuola civica della mia città attuale (Cagliari), recuperando rapidamente e con molto entusiasmo il tempo perso.
Nel frattempo è rinata in me la passione per il canto corale (già cantavo in una polifonica da ragazzina) e così mi sono riaccostata anche a questa attività, ma a causa di problemi del direttore… sono stata catapultata dall’altra parte, cioè mi sono trovata a dirigere senza saperlo fare.
Per questo motivo ho iniziato a frequentare dei laboratori e seminari organizzati da una insegnante qui a Cagliari e ho scoperto il fantastico mondo della direzione.
Però le nozioni di musica che avevo non bastavano più, e così ho deciso di mettermi a studiare armonia.
Da sola?
Impossibile.
Ho rinunciato subito“.
Come sei arrivata a suonolachitarra?
“Sono una fruitrice appassionata dei moderni mezzi di comunicazione e così ho cercato qualcosa online… e mi sono imbattuta nel sito suonolachitarra…
Tra l’altro il nome di Barbara Polacchi mi suonava familiare per dei lavori suoi visti per caso… e così ho acquistato il tuo corso di armonia“.
Perché lo hai acquistato?
“Perché nel frattempo ho anche cercato un insegnante in carne ed ossa, qui a Cagliari, e ho scoperto che la cosa non era semplice come sembrava“.
Quali sono state le scoperte più significative che hai fatto durante lo svolgimento delle lezioni?
“Ho capito molto più facilmente, grazie al tuo corso, le cose che cercava di spiegarmi l’insegnante, e soprattutto ho capito come si dovevano svolgere gli esercizi di scrittura a quattro parti, come non incappare negli errori più grossolani e comuni per i principianti.
E che l’armonia è bella, anche se un po’ difficile!“.
Finito il corso, hai notato se le cose che avevi appreso ti sono state utili, in qualche modo, nella tua vita musicale?
“Si capisce che è stato utilissimo soprattutto per l’attività da direttore: è veramente quasi impossibile cogliere certe sfumature delle partiture senza nozioni specifiche, si andrebbe sempre a naso, cosa non consigliabile, che fa perdere un sacco di tempo.
Ma anche da strumentista è bello scoprire certi nessi di cui prima si aveva una percezione istintiva senza però comprenderli bene“.
C’è qualcosa che avresti voluto approfondire ma di cui non c’è stato il tempo?
“Certamente un argomento che mi sarebbe piaciuto, e mi piacerebbe, approfondire è il discorso sulle scale e sul mondo della musica modale (e con esso il canto gregoriano)“.
Consiglieresti questo corso ad altre persone?
“Posso tranquillamente consigliare il corso a chi si accosta all’armonia, è semplice e contiene tutto ciò che serve per iniziare.
Anzi diciamo che apre un mondo che personalmente mi incuriosisce enormemente“.
Grazie Giulia.