Ciao,
dopo aver visto come ottenere delle triadi dissonanti, vediamo oggi un altro sistema per avere degli accordi di tre suoni dissonanti, molto usati nell’armonia jazz.
Come vedi nell’immagine che ho inserito all’inizio di questo articolo, possiamo ottenere questi accordi semplicemente mettendo un’appoggiatura su una qualsiasi delle note di un accordo perfetto: nell’esempio qui sopra l’appoggiatura superiore della fondamentale dell’accordo di DO maggiore.
Normalmente la nota appoggiata non deve sentirsi nello stesso tempo insieme alla sua appoggiatura, a meno che questa non si trovi nel basso.
Quindi se avessi messo un DO al basso nell’esempio qui sopra, avrei potuto avere il RE nella parte acuta ma non il FA (appoggiatura il MI) o il LA (appoggiatura del SOL).
L’interesse armonico dell’appoggiatura è la dissonanza che crea con una nota dell’accordo che, proprio per questo, non può essere soppressa.
Ad esempio (parlando sempre di un accordo di DO maggiore), se ho il FA che è l’appoggiatura della terza (quindi del MI), questa è dissonante rispetto alla quinta dell’accordo (SOL), nota che quindi devo necessariamente avere nel mio accordo.
Normalmente nell’armonia jazz l’appoggiatura deve avere la sua numerazione, a meno che non sia nella parte melodica: in questo caso sarà compito dall’interprete rispettare le regole di realizzazione.
Nel caso invece essa si trovi in una parte intermedia dell’accordo, bisogna numerarla insieme alla sua risoluzione, cosa che, invece, è più frequente nell’armonia classica che in quella jazz.
Per quanto riguarda la quinta, non c’è una numerazione particolare per l’appoggiatura superiore che crea, in effetti, un nuovo accordo: se ho il LA che appoggia il SOL, troverò prima un accordo di LA minore in primo rivolto (DO – MI – LA) e poi l’accordo di DO maggiore allo stato fondamentale (DO – MI – SOL).
Per quanto riguarda l’appoggiatura inferiore, insolita a causa della seconda maggiore, si numera, enarmonicamente, come una quinta alterata e qui ti rimando allo scorso articolo.
Sul V grado minore, l’appoggiatura della quinta è percepita dall’orecchio come un accordo di quinta aumentata: ad esempio nell’accordo del V grado di LA minore, quindi formato dalle note MI – SOL# – SI, l’appoggiatura del SI sarà ila nota DO, cosa che, enarmonicamente, mi fa percepire un accordo di E+5 (MI – SOL# – SI#).
In un prossimo articolo andremo a scoprire gli accordi di quattro suoni.
Mentre aspetti questo nuovo articolo, ti consiglio di cliccare sull’immagine qui sotto se vuoi approfondire di più questo argomento dell’armonia jazz.