Ciao,
oggi voglio affrontare un altro argomento che riguarda più la teoria musicale e l’armonia, ma che sicuramente interessa anche un chitarrista, dato che tutti noi ci occupiamo di … musica 😉
Voglio parlare esattamente della cadenza che, in musica, non è altro che la successione di due o più accordi, costruiti sui gradi principali della scala, e che servono come punteggiatura del discorso musicale, quindi creano sospensione (come può essere la virgola o il punto e virgola nel discorso scritto) o determinano la conclusione del brano (come il punto).
Possiamo dividere le cadenze in due gruppi principali, in base alla loro posizione all’interno del discorso musicale e alla loro funzione armonica:
- le cadenze finali che, come dice il nome, sono quelle che troverò sempre alla fine di ogni brano o di ogni sezione
- le cadenze sospese sono tutte quelle cadenze, invece, in cui il discorso musicale non si conclude e resta, appunto, sospeso per poi ripartire e concludersi più avanti con una cadenza finale.
All’interno di questi due gruppi, possiamo collocare vari tipi di cadenza (che andremo ad analizzarle dettagliatamente una alla volta in altri articoli).
Tra le cadenze finali troviamo la cadenza perfetta, la cadenza piccarda e la cadenza plagale.
Tra le cadenze sospese, invece, abbiamo la cadenza imperfetta, la cadenza alla dominante (detta anche semicadenza) e la cadenza d’inganno.
Prossimamente vedremo ogni gruppo di cadenze con esempi pratici: ti accorgerai a questo punto, che alcune cadenze possono essere benissimo usate per fare delle modulazioni, quindi potranno essere molto interessanti nel momento in cui vorremo fare un’improvvisazione, ad esempio.
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