Ciao,
come promesso nell’articolo precedente riguardante il tocco nell’impostazione della mano destra, oggi andiamo a vedere il tipo di attacco che possiamo dare al dito nei confronti della corda.
Intanto chiediamo: che cos’è l’attacco?
L’attacco è il punto in cui il dito va in contatto con la corda.
Diciamo che due sono i fattori principali di determinazione del suono nel rapporto tra le corde e le dita:
- l’attacco, e
- il rilascio (di cui parlerò in un’altro articolo)
cioè il modo in cui il dito prende in consegna la corda e il modo in cui la rilascia.
La scelta che noi faremo di volta in volta nel tipo di attacco e nel tipo di rilascio determinerà un suono completamente diverso.
E quindi è necessario essere consapevoli un’altra volta di questo tipo di scelta per poter decidere, in fase pratica, che tipo di suono vogliamo realizzare.
Ti faccio un esempio: se per esempio sulla prima corda noi andiamo a fare un attacco di tipo trasversale, quindi con la parte laterale del dito, otteniamo un certo tipo di suono.
Nel momento in cui lentamente giriamo il dito, nel momento in cui da un attacco più laterale del dito, giriamo il dito e abbiamo un attacco frontale nei confronti della corda, sentirai che il suono cambia notevolmente.
Questo vale ovviamente per tutte le dita.
Come io vario l’impostazione della mano e quindi del polso, a seconda che io stia più in una posizione perpendicolare o a seconda che io con il polso vada più in maniera trasversale, cambia il tipo di suono.
Se io la prendo più lateralmente abbiamo un suono più pastoso, più scuro, con un timbro molto più scuro, se invece sollevo leggermente il polso più in direzione perpendicolare rispetto alle corde, ho un tipo di timbro sicuramente molto più nasale, molto più freddo.
In fase di suono è importante che dedichi del tempo anche con dei semplici esercizi a corda vuota su come gestire proprio il suono che vuoi andare a cercare tenendo presente, appunto, che a seconda dell’impostazione che adotti, l’impostazione del polso, e quindi di conseguenza dell’impostazione delle dita, abbiamo un tipo, otteniamo un tipo di suono completamente diverso.
Il tipo di suono varia anche a seconda della posizione che la mano assume linearmente, quindi non solo della posizione del polso e delle dita, ma della posizione che, trasversalmente rispetto alla tastiera, noi andiamo ad assumere.
Proviamo a fare un esempio: se io una semplice posizione di DO maggiore la suono nella zona centrale della buca otterrò un certo suono; spostandomi più in direzione del XII tasto otterrò un altro suono; invece spostandomi questa volta più verso il ponticello otterrò un altro suono ancora.
Quindi a parità di intensità del suono, cambia notevolmente il timbro.
Questo è un altro fattore di scelta che è a tua disposizione, quindi sia l’impostazione della mano, sia il posizionamento della mano a seconda del tipo di suono che vuoi produrre: se quel tipo di nota o quel brano o quel passaggio necessita di un suono più incisivo e più metallico allora potremo spostare la mano più in direzione verso destra, in direzione del ponticello.
Se invece cerchiamo un suono più dolce, più cupo e più malinconico, possiamo muoverci più in direzione del XII tasto, modulando a seconda del tipo di suono che stiamo cercando.
Prova a sentire come tenendo un semplice accordo, suonato in parti diverse, si può dare degli effetti che ci garantiscono una varietà veramente impressionante.
Nel prossimo articolo dedicato a questo argomento, andiamo a vedere il tipo di rilascio della corda che posso avere.
(articolo scritto da Michele Lideo)