Ciao,
oggi voglio presentarti un nuovo amico di suonolachitarra: si tratta di Luca Tomassini, in arte Jontom.
In realtà Luca non è un chitarrista vero e proprio, o, forse, è un chitarrista un po’ … particolare.
Perché?
Andiamo a scoprirlo insieme.
Una piccola presentazione: Luca chi sei?
Mi chiamo Luca Tomassini ma dopo una vita intera passata a dire: “Tomassini, una M e due S” ho scelto di utilizzare un nome d’arte: Jontom.
Ho detto che sei un chitarrista un po’ particolare in quanto, in realtà, tu suoni l’ukulele, perché?
Per due motivi:
- mi piace il suono
- mi piacciono le sfide.
Prendere uno strumento considerato giocattolo da molti e suonarlo per quello che è realmente non è stato facilissimo.
La voglia di esprimermi poi ha fatto il resto.
Quando hai cominciato?
Circa 5 anni fa nella completa assenza di maestri d’ukulele in Italia.
Ho iniziato a studiare l’impostazione dei professionisti hawaiiani da Youtube, cercato di riproporre certe tecniche e con una voglia quasi maniacale sono andato avanti.
Poi durante un tour negli Stati Uniti ho avuto modo di visitare le Hawaii e lì ho avuto un quadro molto più completo.
Anche tu dici che l’ukulele viene volgarmente chiamato chitarrina: cos’ha in comune con la chitarra (appartiene alla stessa famiglia oppure, come il basso, no)?
Equiparare un ukulele ad una chitarra, suonarlo con un’impostazione tipicamente chitarristica potrebbe non essere la cosa migliore.
La cassa è più piccola e per fare uscire quel suono particolare credo ci sia bisogno di un approccio diverso.
Inoltre l’ukulele ha un’accordatura rientrante (Sol, Do, Mi, La) che complica non poco la vita per chi è abituato a suonare i bassi su una corda esterna.
Che generi musicali si suonano con l’ukulele?
Qualsiasi cosa.
Da Bohemian Rhapsody rifatta da Jake Shimabukuro a pezzi cabarettistici che hanno reso celebre Tiny Tim negli anni ’60.
Alle Hawaii c’è sicuramente più varietà mentre in Europa mi sembra ci sia più attenzione verso le sonorità degli anni ’30 di cui George Formby è stato il portavoce indiscusso.
Dove si acquista in Italia?
Il principale negozio di ukulele è online.
Per quanto riguarda invece altri negozi, c’è una lista costantemente aggiornata sul nostro sito.
Ci sono scuole che fanno corsi di ukulele?
Nell’ultimo anno, sono stati inaugurati tanti corsi però purtroppo noto una certa superficialità proprio da chi dovrebbe essere in grado di far capire le principali differenze fra una chitarra tradizionale ed una hawaiiana. Intendiamoci: non siamo agli antipodi però per me un maestro d’ukulele deve essere in grado di trasmettere anche altri valori come l’Aloha spirit, un codice etico tuttora in vigore alle isole Hawaii, l’atmosfera del Pacifico e la gioia nel suonarlo.
Tutto questo è difficile per un chitarrista privato di due corde che sceglie di reinventarsi sull’ukulele.
Mi piacerebbe cogliere l’occasione per segnalare i miei corsi agli Insomnia Studios di Reggio Emilia, alla Music Academy di Roma e presso l’Associazione Culturale Tavola Rotonda di Roma che in collaborazione con YOUkulele ha reso possibile lo YOUkulele Festival, il primo Festival internazionale di ukulele tenutosi a Roma questo Settembre.
Tu hai creato un tuo corso online completo per imparare a suonare l’ukulele: a chi è rivolto?
Mi piace pensare che i principali lettori di No Panic, il mio metodo didattico per ukulele, siano persone a cui non è mai venuto in mente di suonare uno strumento.
Persone che magari si ritenevano negate con la musica e che comunque avrebbero sempre desiderato farla.
Ha uno stampo molto diretto, semplice, immediato ma non vorrei che venisse scambiato per una pubblicazione rivolta solo a principianti.
L’e-book è di 111 pagine, ci sono tablature per ukulele di difficoltà medio/avanzata e in aggiunta anche 4 ore di video di approfondimento.
Il tutto può essere acquistato anche a blocchi per cui, chi suona già da un po’ può tranquillamente evitare di scaricare i moduli rivolti ai neofiti.
Una domanda che mi fanno tante volte e che ti giro: quanto tempo ci vuole per imparare a suonare bene l’ukulele?
Iniziare a suonarlo non è molto difficile, padroneggiarlo potrebbe richiedere del tempo.
Consiglio sempre un quarto d’ora al giorno per provare, studiare e strimpellare.
Grazie Luca.