Ciao,
oggi voglio parlare della mia esperienza riguardo la scelta, l’acquisto di una nuova chitarra e la sua manutenzione.
Sulla scelta della chitarra mantenendoci sul livello qualitativo/economico io andrei sulle Yamaha, oppure ci sono anche delle ottime Eko molto buone per studiare e per cominciare, che si propongono ad un prezzo sempre abbastanza accessibile.
Le prime cose da fare quando decidiamo di acquistare una chitarra prima di provarla sono 3:
- assicurarsi che i bischeri per regolare l’accordatura non si muovano e siano ben fissati e che ciascuno giri con facilità
- il manico dovrà essere dritto (guardare dunque la chitarra in posizione come per suonare e assicurarsi che appunto il manico non abbia subito nessun tipo di flessione)
- assicurarsi che i tasti siano livellati tutti alla stessa altezza (guardare dunque dal ponte verso la paletta).
Poi … PROVALE: mai comprare una chitarra senza ascoltarla, senza guardarla e senza suonarla: con gli occhi guarda, osserva, scruta tutte le varie cose, onde scoprire eventuali difetti.
Deve avere un suono che ti piace, un buon bilanciamento dei toni e non avere strani sferragliamenti.
I suoni devono essere equilibrati ovvero: la sesta corda non può suonare più forte della prima o il contrario e poi ovviamente fare lo stesso rapporto con tutte le corde.
La devi provare anche per sentirla tua, non devi sentirtela scomoda e deve essere relativamente facile da suonare per le tue mani.
Fai un buona ispezione esterna sulla cassa cercando di intravedere qualsiasi ammaccatura, anche piccola, perché può essere indicazione di danneggiamenti anche nella parte interna.
Non tralasciare eventuali venature poiché queste ultime con cambiamenti climatici potrebbero allargarsi e nella peggiore delle ipotesi rompere lo strumento.
Stai attento alle chitarre con verniciature in nero: so che sono molto belle ma sul nero gli strisci e la polvere risaltano come in nessun altro colore.
Il nero copre completamente il legno, quindi non saprai mai se il legno sia buono oppure no.
Prova la chitarra che hai in mente di comprare più volte e se hai la possibilità anche a distanza di giorni poiché il legno è un materiale che respira e cambia il suono a seconda di molti fattori: clima, location e approccio che tu stesso hai nel suonarla.
Provala se possibile in un ambiente sfavorevole al suono, in un posto possibilmente ovattato e lontano da altri modelli di chitarre in esposizione poiché il suono da te prodotto entra nelle altre casse armoniche delle chitarre dandoti un’impressione di un suono corposo quando poi magari non è così… quindi è molto importante provare la chitarra lontano da altre chitarre.
Piccoli consigli per mantenere la chitarra sempre in ottimo stato sono:
- tenerla sempre in ambienti privi di umidità e lontano da fonti di calore o di troppo freddo
- lucidarla tutte le volte dopo averla usata così da evitare incrostazioni che a lungo andare rovineranno anche la resa del suono
- lavarsi bene le mani prima di suonare in modo da non rovinare i tasti
- cambiare le corde non appena diventano visibilmente usurate in modo tale da evitare il più possibile il danneggiamento dei tasti … e anche per evitare di viziare lo strumento ad un suono tonfo che a lungo andare abituerà lo strumento a vita a quel suono, poiché come detto prima la chitarra è fatta di legno ed è dunque uno strumento che vive e respira.
Buona fortuna.
(articolo scritto da Damiano De Santis).
Carissimo Damiano De Santis, non ho capito a quale tipo di “musicista” sono indirizzati i suoi consigli … e sicuro di un suo chiarimento vorrei analizzarne alcuni.
Posso essere d’accordo sul fatto di provare sempre e comunque uno strumento, cosi’ per l’attenzione all’aspetto estetico dello stesso … ma quando leggo di controllare l’altezza dei tasti, controllare se un manico è dritto o meno e cosa ancora più “bizzarra” acquistare la chitarra dopo averla provata in tutte le stagioni (praticamente mai) beh … la cosa mi rende curioso.
Ma forse i suoi consigli sono destinati a musicisti più evoluti, e allora non c’è bisogno di queste “dritte” anzi ce ne sono di più importanti che lei non ha neanche lontanamente accennato … o forse il suo scopo era di dare una “mano” al neofita, ma anche in quel caso mi deve spiegare come fa’ un povero diavolo (ad occhio nudo ed inesperto) stabilire se i tasti siano alla stessa altezza o no, almeno gli venga spiegato il vecchio trucchetto di premere contemporaneamente una corda dal primo al dodicesimo tasto … ma anche cosi’ non è facile, perché entra in gioco la “curvatura” del manico e qui facciamo notte … quindi è meglio andare oltre.
Poi la possibilità che un negoziante ti lasci provare un suo strumento per cosi’ tanto tempo (non li venderà mai) è forse si … cosa meravigliosa, ma in realtà è fantascienza e poi a che pro?
A che utilità aspiriamo nel fare queste stagionali prove?
Ma la cosa più (mi perdoni) “curiosa” è stato il consiglio di cambiare le corde al primo accenno di degrado (giusto, niente da dire) ma cosa vuol dire che il legno si vizia o come dice lei si abituerà a quel suono tonfo e sgradevole?
Che forse, se non lo facciamo subito la chitarra suonerà sempre cosi’, anche quando (in ritardo) metteremo le corde nuove?
Francamente caro sig. Damiano, per anni ho cambiato le corde alle mie chitarre, e mai ho sentito questa sorta di “memorizzazione” del suono.
Comunque credo di aver scritto troppo, e tralascio per “pudore” di parlare di questa strana diffidenza sulle chitarre nere (si è già detto tutto sul Forum) ma una cosa la voglio dire … quel concetto di “risonanza per simpatia” che lei ha citato, dopo il metro di distanza decade inesorabilmente, non facciamoci prendere dalle paranoie.
Con simpatia
Giuseppe
Suonare la chitarra mi ha affascinato sin da piccola, e forse ora posso realizzare questo sogno… Grazie degli ottimi consigli, li seguirò passo dopo passo.
Ciao Emily, allora … in bocca al lupo 😉
Ciao
Grazie a te è un vero piacere 🙂
D.D