Ciao,
mi sono occupata, diverso tempo fa, di questo argomento su come leggere una tablatura, ma ora voglio tornarci su e approfondire l’argomento.
Con il termine tablatura (o tab) si indica la rappresentazione (SEMPRE E SOLTANTO scritta in orizzontale) in modo grafico dei tasti e delle corde della chitarra, un qualcosa di simile al diagramma di un accordo ma con qualche differenza: sulla tab, infatti, troviamo la rappresentazione di come suonare un brano su una certa durata di tempo (tramite l’indicazione della corda da suonare e quale tasto spingere con il dito della mano sinistra), a differenza della griglia che invece è statica in quanto mostra come si suona l’accordo e basta.
Quindi la tablatura è assolutamente specifica della chitarra: un pianista o un violinista, ad esempio, non potrebbe MAI usarla.
Perciò, come puoi vedere … siamo FORTUNATI eheheheheh: per questo sono convinta che per suonare la chitarra non bisogna conoscere la musica e la sua teoria a tutti i costi!
Anzi, ti dirò di più!
Siamo doppiamente fortunati perché se leggessimo un brano scritto su un pentagramma avremmo un problema ulteriore: una stessa nota, infatti, sulla chitarra può essere suonata in diverse parti dello strumento, su corde e tasti differenti, quindi sarebbe necessario uno studio e un approfondimento ulteriore per capire, fin da subito, dove suonare quel determinato DO, ad esempio, sulla chitarra.
Tuttavia, ritornando allo studio della teoria, le tab limitano di molto la nostra interpretazione: infatti se vogliamo ottenere un colore o un effetto particolare con il nostro DO, se ci focalizziamo solo sulla tab, sarà difficile progredire sotto il profilo musicale perché non sapremo muoverci, non avremo quell’indipendenza dalla tab che invece ci sarebbe molto utile avere!
Comunque sia … il proverbio dice che l’appetito vien mangiando quindi intanto comincia a suonare con le tab e poi … vedi tu 🙂
Qui sotto trovi un esempio di tablatura.
Andiamo ad analizzarla.
Prima di tutto vedi che essa è formata da sei linee orizzontali che rappresentano le sei corde della chitarra: la linea superiore dell’esagramma (cioè quella specie di pentagramma ma formato da sei linee) rappresenta la 1° corda della chitarra, cioè il MI acuto fino a scendere alla linea inferiore che, invece, corrisponde alla 6° corda, il MI grave.
Quindi niente di nuovo rispetto ad un diagramma degli accordi.
Quello che invece cambia è che qui non trovi le linee verticali che delimitano i vari tasti, come invece succede nei diagrammi.
Le altre linee rappresentano le altre quattro corde tra i due MI:
- la seconda linea partendo dall’alto sarà la 2° corda
- la terza sarà la 3°
- e così via.
Di solito all’inizio del rigo sono scritte le lettere (più spesso in notazione letterale) che indicano il tipo di accordatura necessaria per suonare il brano: se non trovi scritto niente, vuol dire che l’accordatura sarà quella standard.
Infatti potresti trovare, specialmente in alcuni generi musicali particolari o con tipi di chitarre particolari, delle accordature diverse da quella che si usa correntemente: niente di complicato ma … tienilo presente.
L’accordatura standard, quando è scritta, lo sarà, partendo dalla 1° corda fino alla 6°, quindi dall’alto verso il basso nel nostro disegno, con le lettere E – B – G – D – A – E (a volte, per indicare la prima corda e non confonderla con la sesta, potresti trovare una “e” minuscola all’inizio della prima riga, ma sporadicamente).
Un numero scritto su una linea ti indica il tasto da suonare su quella corda specifica: quindi, per riprendere l’immagine del nostro esempio qui sopra, vedi scritto il numero 4 sulla seconda linea partendo dall’alto, vuol dire che devi piazzare un dito della tua mano sinistra sul quarto tasto della 2° corda, cioè il SI, ottenendo in questo caso la nota RE#.
Il problema della tab è che in questo caso non si sa in anticipo QUALE dito piazzare sul quel quarto tasto della 2° corda: infatti questo dipende, ad esempio, da cosa c’è prima e/o dopo, dal movimento che devono fare le dita della mano sinistra, dalla comodità di mettere l’indice piuttosto che il mignolo, ecc.
Continuando a leggere il nostro disegno, l’8 scritto sulla 4° corda indica che dovremo suonare la nota LA# che corrisponde a quella che troviamo proprio sull’ottavo tasto della 4° corda.
Se trovi invece uno “0” (zero) su una linea, vuol dire che la corda corrispondente si suonerà ma a vuoto, quindi senza usare nessun dito della mano sinistra per schiacciarla, mentre se trovi una “X”, in questo caso quella corda non deve essere suonata, come nel diagramma degli accordi.
Ed è esattamente quello che troviamo nell’ultimo esempio del nostro disegno: leggendo dall’alto verso il basso troviamo scritto 0 – 1 – 3 – 2 – 0 – X.
Ecco: abbiamo un accordo di LA minore.
E questo è esattamente un altro modo che ho per leggere l’accordo di LA minore (e che potresti trovare su internet), ma in questo caso troverai scritto: “X02310”, leggendo il tutto da sinistra a destra e pensando alle corde dalla più grave alla più acuta.
Quando trovi una serie di note scritte in sequenza, vuol dire che dovrai suonarle nell’ordine nel quale le trovi scritte, quindi una dopo l’altra a partire dalla sinistra per andare verso destra (come se tu leggessi un testo).