Ciao,
comincio oggi una serie di articoli riguardanti gli accordi e le scale.
Armonizzare una scala, concretamente, consiste nell’utilizzare ogni nota della scala che prendiamo in esame e nell’usarla come base (quindi come nota di basso) per costruirci sopra un accordo di 3 o più suoni.
Ma, ti chiederai, a che serve questo esercizio (apparentemente) sterile, accademico e (sicuramente) noioso ?
Ebbene: questo esercizio forse accademico (almeno inizialmente) ma sicuramente NON sterile né noioso, ha molteplici utilità:
- innanzitutto lavorare sulle scale e gli accordi è molto utile per analizzare un brano e capire come è costruito per carpirne i segreti che poi puoi usare nelle tue composizioni e/o improvvisazioni, avendo così un percorso guidato, oserei chiamarlo, in cui muoverti
- permette di conoscere subito la tonalità del brano e …
- … e questo permette di trasportare un brano in una tonalità diversa dall’originale in un batter d’occhio.
E tutto questo è molto comodo e … liberante: una volta che conosciamo la tonalità di partenza e gli accordi costruiti sui vari gradi, non abbiamo bisogno di dover ricordare tante concatenazioni accordali, ma tutto il nostro lavoro musicale diventerà molto facile, immediato e ci divertiremo da morire!
Infatti io sono sempre convintissima che fare musica è sinonimo di divertimento: se non ci si diverte a suonare, improvvisare, comporre, trasportare, ecc., allora, forse, fare la dichiarazione dei redditi è più … gratificante!
Ed è per questo che sono qui a cercare di … convincerti (se ce ne fosse bisogno, sia chiaro 🙂 ) quanto sia utile scoprire alcune piccole / grandi nozioni che, al momento opportuno, ti spalancheranno un mondo davanti agli occhi!
Bene, detto questo la prossima volta andremo più al fondo dell’armonizzazione di una scala.
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