Ciao,
rispondo a questa domanda volentieri, perché sono ben quindici anni che me la sento formulare.
I motivi sono molti, ma tre ne vorrei evidenziare:
1) o la chitarra è stata costruita male
2) o è stata assettata male
3) oppure le mani di chi suona sono un po’ debolucce.
Comincio dal terzo punto.
Per suonare bene le mani devono essere forti, robuste, bene impostate.
Django Reinhardt suonava con corde altissime, un tempo era normale.
E i virtuosi cubani non passano certo il tempo dal liutaio cercando l’assetto ottimale.
Qui da noi si cerca la comodità a tutti i costi e a tutti i prezzi.
Questo può comportare degli svantaggi, come un suono un po’ debole, scialbo e senza quella vitalità che ci si aspetta da un musicista.
Spesso ho sentito suonatori di chitarra che lamentavano di non riuscire a trovare uno strumento abbastanza comodo.
Beh, come scusa per risolvere i problemi di autostima è un po’ scarsa, no?
Ma sicuramente le tue mani sono sicure nella presa ed agili nei legati, così come nei passaggi un po’ più complicati.
Quindi il problema è un altro.
Se senti che una chitarra è dura, e nei passaggi veloci è come spostare un peso da dieci chili con le dita, e quando la mano si sposta nelle posizioni della tastiera più vicine al corpo un dolore bruciante e raccapricciante sconvolge irreparabilmente tendini, muscoli e cartilagini, allora è meglio dare un’occhiata alla chitarra.
Quindi controllerai, in ordine di importanza:
- l’altezza delle corde.
Misurando lo spazio fra la sommità del tasto e la base inferiore della corda al 12° tasto, questi sono gli standard: chitarra classica 3,5 mm al MI basso e 2,5 mm al MI cantino, chitarra acustica 2,5 mm al MI basso e 1,5 al cantino, chitarra elettrica 2 mm al MI basso e 1 mm al MI cantino.
Valori maggiori di 1 mm rispetto a quelli sopraelencati sono indice di corde insolitamente alte.
In tal caso è meglio dare un’occhiata alla - curvatura della tastiera.
Se la tastiera è troppo curva sotto la tensione delle corde lo sforzo per suonare è notevole.
Per raddrizzare una tastiera è necessario regolare il truss rod nella maggior parte delle chitarre, preparare il portafoglio per le chitarre classiche.
In ogni caso è consigliabile una visita ad un buon liutaio.
Se la tastiera ha solamente una leggerissima curvatura, è forse opportuno controllare - i margini dell’ossicino al ponticello.
Se è molto alto rispetto al ponte si può ridurne l’altezza.
Se tutto è in ordine, e la chitarra continua ad essere ancora dura da suonare, è opportuno considerare l’ultimo punto.
Errori di costruzione dello strumento.
Sempre che il compensato possa essere considerato un errore di costruzione, difficilmente si trovano chitarre in compensato che suonino morbide.
Questo per un motivo molto semplice.
Come sottolineato dal compianto maestro T. Humphrey, quando tendiamo una corda, tendiamo anche il materiale che la tiene legata.
E se il materiale non è sufficientemente rigido, oltre allo sforzo di tendere una corda qualche decimo di millimetro, dovremo sopportare anche quello di flettere qualche decimo di millimetro di legno.
In molte costruzioni incerte di origine asiatica o certamente non di alta liuteria, il compensato della tavola armonica non ha la sufficiente rigidità per resistere uniformemente alle varie trazioni della corda.
Le tavole in legno, al contrario, hanno molta rigidità longitudinale, e quindi resistono meglio a questo sforzo.
Teniamo conto che poi la tavola armonica deve essere ben incatenata, altrimenti il problema si ripresenta.
E l’area sotto la buca deve essere ben rinforzata, perché è uno dei punti più sottoposti a tensione dell’intero strumento.
E, ovviamente, via dicendo.
Spero di essere stato utile,
buona musica.
(articolo scritto da Luca Milani)
Ho 80 anni e diversi strumenti a corda:
Chitarre 1 classica, 1 acustica, 1 elettrica, 1 12 corde, 1 Dobro, e la preferita classica che ha 65 anni, sempre usata con corde metalliche Dogal verde, repertorio folk
Banjo 2 tenori, 1 5 corde
Dulcimer
Violino
Autoharp
Charango
Ukulele
Mandolino 1 a fondo piatto, 1 a fondo curvo
Durante un soggiorno di 8 anni sul lago di Garda, trent’anni fa, per l’umidità la pelle d’asino del banjo tenore si è rotta, il manico della 12 corde si è staccato, come il ponticello della vecchia chitarra, sostituito da un liutaio.
Mentre ai tempi avevo i calli per suonare due ore al giorno, adesso le corde dopo due minuti formano un solco nei polpastelli che ci mettono qualche minuto per richiudersi.
Non riesco a suonare per il dolore più di dieci minuti.
Il manico è assolutamente diritto (ai tempi non esisteva truss rod) e la tavola mi sembra incurvata, tuttavia al 12esimo tasto del mi basso l’altezza è 3 mm, che mi sembra giusto con i valori indicati qui e l’età della chitarra.
Che non ho voglia di sostituire perchè le dita sono abituate da una vita alla larghezza abbastanza larga del manico.
Ero tentato di limare il ponticello per abbassare l’action, ammesso che si sia alzata. O suonare solo il banjo dove non ho questi problemi, probabilmente dovuti alla mia ridotta forza fisica piuttosto che allo strumento.
O mettere un’accordatura molto sottile, con conseguenze sul suono.
Qualche parere?
Ciao Barbara,
ho appena comprato una chitarra elettrica fatta dal mio liutaio e devo dire che non ha proprio nulla da invidiare alla mia stratocaster american professional, sono stato sempre restio a questo tipo di chitarre artigianali, ma qualche tempo fa mi è capitata una double-neck da liuteria proveniente dagli U.S.A. praticamente simil alla Gibson originale e con una migliore suonabilità.
Dopo queste esperienze mi sono convinto un bravo liutaio riesce a creare davvero qualcosa di fantastico come è successo a me!
Grazie
Ciao,
grazie per questo tuo commento e per aver condiviso la tua esperienza 🙂
Ciao
Barbara
Buongiorno e piacere di e-conoscervi.
Da pochi mesi sto prendendo lezioni di classica, pur avendo 47 anni… ma mi piace da morire… 😉
La mia chitarra è poca roba, rimediata da mio fratello, ma direi buona per suonare e giocarci… quindi ho cambiato le corde e anche il ponticello e capotasto… (ormai crepato e inutilizzabile).
Ora l’altezza delle corde è però enorme…
Ho letto che al 12 tasto devo avere 3,5 e 2,5 rispettivamente il Mi basso e il cantino.
Ma l’altezza delle corde al primo tasto, quanto deve essere?
Devo assolutamente abbassare il capotasto perché ora supera i 6mm… e non riesco quasi a fargli toccare il primo tasto alle corse.
Grazie
Ciao Daniele,
l’altezza delle corde dipende molto dal tipo di chitarra ed e’ difficile avere una misura “standard”.
Quella che hai indicato tu al 12° tasto mi sembra comunque un po’ troppo “grande”: io opterei per almeno un millimetro in meno in entrambi le corde.
6 millimetri … sono d’accordo con te: assolutamente troppo alta.
Ma visto che prendi lezioni, suppongo con un maestro, chiedi a lui qualche consiglio: con la chitarra sotto mano, e potendoci suonare su, puo’ darti sicuramente qualche consiglio più “concreto” e pratico.
In bocca al lupo.
Barbara
6mm é troppo. Credo andrebbe regolato il truss rod
Ciao,
io ho una classica e vorrei farla sistemare in quanto l’action è sempre stato alto per me, purtroppo quando l’ho acquistata non ho badato a quel particolare. Mi spaventa quel “preparare il portafoglio”
Non vorrei che il costo superi il valore della chitarra. E’ una Alhambra 3C , avrà circa 30 anni …
PS: Ho ripreso a suonarla da poco.
Ciao Franco,
chiedere un preventivo non costa niente, quindi prova a contattare un liutaio (o più) e vedi cosa ti propone 🙂
Ciao
Scusate ma indipendentemente dallo spessore corda, l’altezza dal manico non cambia al massimo cambia l’altezza al di sopra ma sotto poggiano tutte allo stesso punto
i ponticelli hanno adeguata raggiatura e differente altezza tra i due lati proprio per questo
Ciao a tutti.
Il truss road è presente solo sulle acustiche e sulle elettriche e serve per regolare la giusta curvatura del manico, mai utilizzarlo per regolare l’action in quanto rischi di curvare il manico verso l’esterno, con conseguenti problemi di frusta quando suoni sui primi 5-6 tasti.
Il truss road va regolato come segue in linea di massima; premere il mi basso contemporaneamente al primo ed all’ultimo tasto, in questa condizione verificare all’ottavo tasto che tra la corda ed il tasto il metallo ci sia un filo d’aria pari grossomodo alla spessore del mi cantino, 0,12 – 0,15.
Se no c’è aria la chitarra potrebbe frustare suonando ai primi tasti, se invece c’è troppa aria il manico è imbarcato per cui andrebbe tirato il truss road per riportarlo al filo d’aria suddetto.
Regolazione Action su acustica.
L’unico modo di regolare l’action sulla chitarra acustica ai valori preferiti (più alte o più basse secondo le preferenze e la pesantezza della mano nel suonare) è agire sulla sella del ponte, in alcune chitarre acustiche già di fascia media troverete sotto la sella degli spessori che possono essere eliminati abbassando cosi l’action … se non ci fossero questi spessori come avviene in chitarre più economiche potete limare il fondo della sella consumandolo poco per volta e provando, cercando di essere quanto più precisi possibile, la tecnica corretta è di tener tra le mani la sella e strofinarla lungo la lima tenendo la sella perfettamente perpendicolare alla lima o alla carta vetrata su cui si sfrega.
A volte la durezza della Chitarra acustica è anche determinata dal capotasto troppo alto, per cui l’altezza eccessiva delle corde al primo tasto ne impedisce sopratutto i barrè stancando la mano, le corde libere dovrebbero avere al primo tasto un filo d’aria di 0,40 mm.
Su molte chitarre economiche ma anche di fascia più alta si ritrova un filo d’aria anche di 0.7 mm, troppo alta per suonare comodi.
Anche qui la soluzione è smontare il capotasto e limarlo leggermente sul fondo strofinandolo perpendicolare su una lima o su carta vetrata, sempre poco per volta e provare, onde evitare di ridurre eccessivamente l’altezza.
Personalmente trovo comodissime come corde le 0.11 – 0.46 blue steel, che non sono morbidissime ma in questa misura non stancano la mano ed hanno un bel volume.
Volendo usare le 0.11 – 0.52 consiglio come corde morbide le ernie ball slinky, o le 0.11 – 0.50 sempre ernie ball, solo che le ernie ball per la loro morbidezza hanno un suono meno brillante e meno potente.
Le blue steel dean markley 0,11 – 0.46 le ritengo il miglior compromesso comodità-efficienza.
Per quanto riguarda l’intonazione all’ottava (12° tasto) purtroppo sull’acustica non è correggibile in alcun modo e al variare lo spessore delle corde cambia ulteriormente, la sella normalmente è compensata, ma a volte la costruzione della chitarra non è perfetta per cui la distanza dal ponte al 12° tasto non è corretta e questo comporta una non corretta intonazione.
Motivo per cui la sella sul ponte è compensata, nel senso che ha delle sagomature sull’appoggio delle corde per arretrare o accorciare la lunghezza sella-12° tasto, oltre ad essere montata inclinata sul ponte, proprio perchè le corde più spesse hanno necessità di essere più distanti dal 12° tasto.
Nelle elettriche si regolano corda per corda agendo sullo spostamento di ogni singola selletta del ponte.
Spero di esservi stato utile.
Non sono un liutaio, ma è un mio hobby da quando suona la chitarra, oltre trent’anni…
Dimenticavo, a riguardo degli spessori sottosella, se la chitarra è amplificata, gli spessori sono messi sotto il pick up e la sella va sempre a diretto contatto con il piezo pick up, che va sollevato con cura facendo attenzione a non danneggiare il cavo di collegamento alla sua estremità lato mi basso…
ciao a tutti
grazie Fedele 🙂
grazie della spiegazione.
volevo chiedere se le misure indicate sono da riferirsi alla distanza da sotto la corda al fret o da sotto la corda e la tavola?
Salve a tutti,
ho letto il tuo articolo con molto interesse e vorrei porre alcune domande.
Vorrei un consiglio sull`acquisto di una chitarra 12 corde.
In passato ho suonate delle acustiche, pur non essendo un professionista.
Il ricordo di queste chitarre è un dolore acuto a tendini e dita, dovute anche ad alcune patologie parzialmente risolte.
Ora che vorrei riprovare, dovrei trovare una chitarra che venga incontro a queste mie esigenze, e che non sia particolarmente dura sulla tavola armonica e le corde anzi esattamente il contrario.
La passione mi spinge a riprovare nonostante questi miei problemi.
Grazie per i consigli che vorrete darmi.
Ciao Pino,
beh nel Tuo caso vale ancora di più il consiglio di andare in un negozio ben fornito, avendone la possibilità, e provare più chitarre possibili.
Tieni comunque presente che le corde possono sempre essere cambiare e usare quelle più “fine” in modo da alleviare un po’ i problemi fisici.
Pero’ devi provarle Tu: solo Tu sai fin dove puoi spingere per nonsentire dolore.
In bocca al lupo.
Ciao
Barbara
Grazie Barbara per la tua cortese risposta.
Pino
ciao ora io non sono un liutaio suono e basta ma credo che non ci siano standard precisi per le altezze delle corde credo che uno le puo’ tenere come si sente comodo……esempio sulle elettriche io le tengo a 3mm al 12 tasto tutte e sei le corde…..e sulla acustica sono quasi 5……….e non ho problemi di manico il trust road funziona perfettamente e volendo le posso anche abbassare, che gli strumenti non friggono ma a queste altezze ho suoni e armonici e bassi ben marcati e le chitarre suonano come devono, secondo me tenendo le corde basse lo strumento ne risente nel suono e le chitarre elettriche sembrano zanzare.
Chiedo scusa in anticipo non voglio assolutamente sminuire il lavoro del signor luca………ma i gusti son gusti
se posso essere d’aiuto:
– lo spessore della corda non incide sulla distanza dal tasto. La corda è come una mensola posata su due appoggi quindi non importa quanto c’è sopra è l’altezza degli appoggi così come non importa quanto è alto il materasso, sotto il letto c’è lo stesso spazio sempre.
– in teoria una chitarra ben costruita dovrebbe tener conto del fatto che la geometria (lunghezza corda libera) cambia anche in % avvicinandosi al ponticello. se si avverte una significativa differenza o si ha la fortuna di avere un orecchio particolarmente “educato” o la sfortuna di uno strumento mal progettato.
Dato che intervenire sui tasti spostandoli è “da matti” si può compensare con un espediente accordandola leggermente calante, ma si tratta di un espediente, non di una soluzione.
Un’altra possibilità è montare corde più “morbide” che a parità di azione rendono un po’ di più in elasticità, ma anche questo è una “pezza”.
Anche combinare le due cose è possibile ma avrai cmq un altro suono.
Prima di tutto grazie del contributo, questi articoli mi aiutano a fare un po’ di chiarezza e di ordine.
Ho una domanda:
l’altezza standard delle corde al 12mo tasto è indipendente dal tipo di corde montate? Ad esempio in una chitarra acustica i limiti rimangono gli stessi sia che si montino corde morbide che corde medie?
Poi colgo l’occasione per farne un’altra (un po’ specifica me ne rendo conto), in una chitarra in cui tutte le corde sono leggermente stonate verso l’alto (nel senso che se premute al 12mo tasto producono un suono più alto di quello che produce la prima armonica della corda), ha senso agire sul truss rod o sull’altezza del ponte (abbassandolo) (e quindi in generale sull’altezza dell’action delle corde) per tentare di intonarle?
Grazie in anticipo.
Cordiali Saluti.
Ciao Dario,
ti rispondo alla prima (per la seconda non ho le sufficienti “competenze” per farlo in modo preciso e dettagliato 😉 ).
L’altezza della corda dipende dal ponticello e dal capotasto, quindi diciamo che rimane sempre quella.
Tuttavia, è ovvio che una corda più spessa avrà un diverso spessore rispetto ad una meno spesso, quindi va da sé che sarà ad un’altezza minore dal manico rispetto a quella meno spessa.
Ciao
L’altezza va calcolata dalla fine della corda al tasto, quindi la dimensione della corda non influisce affatto
Grande lezione amico, grazie.
Già… anche un mio allievo aveva la chitarra un po’ stortina.
Qualcuno aveva messo le corde da acustica e rischiava di far saltare il ponticello.
Non è accaduto ciò, ma in compenso ha fatto una crepa dietro al ponticello e curvato il manico.
Alla fine gli è convunuto comprarla nuova.
Grazie per la risposta! 😉
Stefano
MAI mettere corde che non sono per il tipo di chitarra giusto!
“Per raddrizzare una tastiera è necessario regolare il truss rod nella maggior parte delle chitarre, preparare il portafoglio per le chitarre classiche”.
Per il truss rod mi è più che chiaro… ma cosa intendi per portafoglio per le chitarre classiche?
Grazie per le info!
Stefano
Ciao Stefano.
“Preparare il portafoglio per le chitarre classiche” significa che un manico eccessivamente curvato in una chitarra classica puo’ essere sistemato solo da un liutaio, in quanto non possiede un truss rod (barra metallica), e quindi non è regolabile.
Di solito il lavoro è piuttosto costoso, e si tratta di un dfetto o di un uso improprio dello strumento.
Questa rispsota è stata confermata da Luca stesso, quindi è come se avesse risposto lui in persona 🙂
Ciao
Grazie Luca,
molto interessante quello che scrivi.
Approfitto di questo spazio per dire che tutte le foto di chitarre nei tuoi articoli sono chitarre costruite da te.
Grazie ancora
Ciao