Ciao,
dopo aver visto cosa sono e quali sono in armonia le cadenze finali, con questo articolo prendiamo in esame un altro gruppo di cadenze, quelle sospese.
Lo scopo di queste cadenze è quello di non far terminare il discorso musicale, ma è quello di farlo continuare.
Appartengono a questo gruppo la cadenza imperfetta, la cadenza alla dominante (detta anche semicadenza) e la cadenza d’inganno.
Cadenza imperfetta
La cadenza imperfetta non è altro che la cadenza perfetta ma con uno o tutte e due gli accordi allo stato di rivolto (cioè quando la nota che troviamo al basso non è la nota fondamentale dell’accordo, ma una delle altre note che lo costituiscono).
Abbiamo detto nell’articolo sulle cadenze finali, infatti, che la cadenza perfetta, per essere tale, deve avere sia l’accordo costruito sulla dominante sia quello costruito sulla tonica allo stato fondamentale, perché se la dominante è in uno dei due rivolti, non c’è lo stesso effetto conclusivo.
Ora qui aggiungiamo che anche l’accordo di tonica, in questa cadenza, può essere allo stato di rivolto.
Quindi la cadenza imperfetta sarà: V-III, VII-I, II-I, II-III, intendendo però il VII e il II come, rispettivamente, I e II rivolto del V e il III come I rivolto del I grado.
Cadenza alla dominante (o semicadenza)
La cadenza alla dominante è, come dice il nome, una cadenza che finisce sul V grado ed è una cadenza che si trova, generalmente, a metà della frase musicale.
Si può arrivare al V grado dal I, dal II, dal IV o dal VI grado, considerando tutti gli accordi allo stato fondamentale.
Può anche precedere una cadenza perfetta, per affermare ancora di più l’effetto conclusivo del discorso musicale.
Possiamo quindi trovare una successione I-V-I, II-V-I, IV-V-I e VI-V-I:
Ovviamente posso inserire, nello schema qui sopra, anche i rivolti dell’accordo del V grado e il I rivolto dell’accordo di Tonica e quindi creare altre cadenze sospese per rendere più movimentato il mio discorso musicale e scegliere di lasciare V-I allo stato fondamentale solo e soltanto alla fine del brano.
Cadenza d’inganno
Si ha la cadenza d’inganno quando l’accordo di Dominante, anziché risolvere sull’accordo di Tonica, come ci si aspetterebbe, risolve sull’accordo del VI grado (da qui il nome di inganno perché l’orecchio non se lo aspetta!):
Questa cadenza si usa di solito quando si vuole ritardare la conclusione del brano.
Si ha ancora di più l’effetto di sorpresa quando l’accordo sul VI grado:
- è maggiore anziché minore:
- risolve sul VI grado abbassato, cioè quando il basso sale di un semitono, anziché di un tono:
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