La chitarra a sette corde, come dice il nome, ha, semplicemente, una corda in più rispetto ai modelli tradizionali a 6 corde.
La utilizzano chitarristi che la preferiscono da oltre un secolo e mezzo rispetto al modello a 6 corde.
Alcune chitarre a sette corde sono tipiche della cultura russa o brasiliana (famosa la chitarra choro).
Tuttavia già nel Rinascimento esisteva un modello di chitarra dotata di quattro paia di corde (denominate cori).
Nel periodo Barocco le coppie di corde diven-nero cinque con accordature diverse, mentre nell’Ottocento furono addirittura sei.
Quando si decise di passare alle corde singole, parallelamente allo sviluppo delle chitarre a 6 corde ci fu anche quello delle chitarre a 7 corde.
Con l’aggiunta della settima corda o aumentavano le dimensioni della tastiera, o la tastiera invariata ma la corda aggiuntiva veniva appoggiata vicino alla sesta.
In Russia la chitarra a sette corde arrivò all’inizio del XIX secolo.
Molto probabilmente fu un’evoluzione del liuto barocco e del kobza.
In questo Paese è chiamata semistrunnaya gitara o anche semistrunka.
Il suo inventore è Andrei Sychra, autore di oltre mille composizioni e di un metodo specifico seguito da Gutheil nel 1880.
È detta anche chitarra Russa perché è nata in questo Paese e si è poi diffusa in tutta l’Unione Sovietica.
Il periodo di massimo splendore della chitarra a 7 corde è arrivato fino agli anni ’80, dopodiché i modelli a 6 corde sono diventati molto più popolari tanto che oggi è difficile reperire ancora sul mercato una chitarra a sette corde.
Tale chitarra comunque ha avuto un grande successo sia tra i professionisti, sia tra gli amatori.
Perché?
- È versatile.
- È semplice ottenere gli accordi fondamentali.
La chitarra a sette corde viene solitamente suonata senza l’utilizzo del plettro.
L’accordatura avviene per terze, a differenza della chitarra spagnola, cioè seguendo un accordo nella triade di Sol maggiore.
La sequenza, a partire dalla corda più bassa, è quindi: RE – SOL – SI – RE – SOL – SI – RE.
La chitarra a sette corde brasiliana viene suonata soprattutto nel choro, musica popolare e strumentale con 130 anni di storia caratterizzata da un ritmo brioso e gioioso, virtuosismo ed improvvisazioni, e nel samba.
Fu introdotta in Brasile all’inizio del secolo scorso come chitarra dalle corde in acciaio.
Nel corso del XX secolo è stata utilizzata molto anche nella baixaria, genere portato al successo soprattutto dagli artisti Dino 7 cordas e Raphael Rabello.
Negli anni ’80 è arrivata la versione con corde in nylon, resa celebre dal chitarrista Luiz Otavio Braga e divenuta lo standard per i musicisti choro di oggi.
L’accordatura di questo tipo di chitarra è identica a quella della chitarra classica, ma con un DO in più sopra il MI basso (la sequenza sarà quindi DO – MI – LA – RE – SOL – SI – MI).
Un’altra variante è l’accordatura del DO in RE.
La chitarra a sette corde, tuttavia, ha superato anche i confini della musica popolare tipica di specifiche aree geografiche ed è arrivata nel jazz.
Il chitarrista jazz statunitense George Ban Eps si fece costruire appositamente dalla E-piphone (rivale della Gibson) una chitarra a sette corde verso la fine degli anni ’30.
Si trattava di una normale chitarra elettrica Epiphone ma aveva una corda aggiunti-va da usare come SI basso, solitamente accordata in LA.
Sulla scia di Van Eps molti chitarristi provarono ad utilizzare questo tipo di chitarra.
Fra essi ricordiamo John Pizzarelli (figlio del grande jazzista Bucky Pizzarelli), autore del tema per il Foxwoods Casino.
Per costruire i primi modelli di chitarra a sette corde si è partiti naturalmente dalle chitarre semi-acustiche hollowbody o semi-hollow archtop styles:
- hollowbody: ha una cassa di risonanza al centro
- semi-hollow archtop styles: ha un blocco centrale con casse di risonanza ai lati.
Il suono era morbido, dolce e melodioso, ma allo stesso tempo facilmente soggetto al feed back (come abbiamo avuto già modo di dire per le chitarre semi-acustiche).
Nel 1990 la chitarra a sette corde ha avuto un nuovo grande successo grazie all’Ibanez Universe, modello signature del grandissimo chitarrista rock Steve Vai.
La leggenda dice che Steve Vai fosse molto attratto dalla numerologia ed in particolare dal numero sette al momento della creazione di questo modello.
Al di là di questa notizia, sicuramente Vai fu attratto dalle possibilità espressive che una corda in più poteva dare.
Inizialmente provò ad aggiungere un La alto, ma la corda risultò troppo fragile.
Optò quindi per un SI basso.
Agli inizi degli anni ’90, sulla scia delle sperimentazioni di Steve Vai, altri chitarristi metal utilizzarono chitarre elettriche a sette corde.
Questo modello permetteva loro di eseguire i riff in una tonalità più bassa mantenendo le altre corde nella tonalità originale per gli assoli.
Nonostante questo temporaneo successo il modello a sette corde non ha tuttavia ottenuto il successo sperato.
Nel 1995, di conseguenza, la produzione del modello Universe è stata interrotta.
Alla fine degli anni ’90, tuttavia, la chitarra a sette corde fu nuovamente utilizzata da alcune band di genere Nu Metal.
Grazie alla potenza conferita dal SI basso aggiuntivo, questo modello permetteva di creare un sound che unisse gli elementi tipici dello stile metal classico ad influenze hip hop.
Non sono mancate tuttavia le critiche: per qualcuno i brani di genere Nu Metal potevano tranquillamente essere eseguiti con gli stessi risultati utilizzando normalissime chitarre a sei corde.
Il risultato è stato che la chitarra a sette corde è tornata ad essere uno strumento di nicchia utilizzato ancora oggi solo per generi particolari (soprattutto il Prog Metal).
Tra i chitarristi che usano questa chitarra possiamo citare: Heri Joensen, Terji Skibe-næs, Chris Broderick, Unearth, Dino Cazares, Matthew Bellamy, Dino 7 Cordas, Jeff Loomis, Davide Tiso, John Petrucci, Brad Delson, Steve Vai, Devin Townsend, Marc Rizzo, George Van Eps, Howard Alden, Buddy Jones, Juan Hernandez, Trey Azagthoth, Christian Olde Wolbers, James Shaffer, Matt Heafy, Nigel Gavin, Rusty Cooley, Nick Woodward, Raphael Rabello, Nergal, Seth, Dave Felton, Jani Liimatainen, Elias Vilja-nen, Brad Delson.
Salve. io ho una sette corde, suono Metal estremo…e vorrei accordare la chitarra due toni e mezzo l’accordatura standard…..con la sei corde sarebbe in si (suono infatti cosi)….con la sette invece la settima corda dovrei accordarla in Fa diesis…giusto???
Esiste una muta di corde che mi permetta di mantenere questa accordatura?
Perchè in commercio non ne ho trovato….
Grazie