Ciao,
oggi voglio presentarti un altro tipo di chitarra, anche questa un po’ particolare: si tratta della chitarra resofonica.
Detta anche chitarra a risuonatore, la chitarra resofonica nasce negli U.S.A. negli anni ’20 grazie ad un emigrante slovacco, John Dopyera.
Un modello particolare di questa chitarra è stata realizzata dalla Gibosn e si chiama Dobro (acronimo di DOpyera BROthers perché John aveva creato l’azienda con i suoi tre fratelli).
Questo modello viene considerato sinonimo di qualsiasi chitarra resofonica, ma è un errore perché la Dobro è solo il modello dotato di risuonatore spider.
Da dove nasce la chitarra resofonica?
Dall’esigenza dei chitarristi di competere, quanto a volume, con le orchestre di fiati jazz.
Negli anni ’20 la corrente elettrica non era facilmente disponibile per chiunque.
John Dopyera, per ovviare a questo problema, inventò un sistema molto ingegnoso che in seguito venne utilizzato anche per le casse acustiche elettrificate.
In cosa consisteva?
In sintesi in questo: un cono che vibra, realizzato in materiale leggero, viene inserito nel corpo della chitarra; lo si fissa per il vertice al ponte della chitarra; le vibrazioni delle corde vengono amplificate naturalmente nel contatto diretto col cono.
Purtroppo questo congegno aveva anche qualche limite.
C’era infatti qualche effetto negativo sul suono:
- diventava più duro e metallico
- le frequenze medio-alte divenivano più acute
- aveva un grande attacco ma poco sustain (durata del suono)
- il riverbero era troppo lungo.
Alla fine il suono di questa chitarra era più simile a quello del banjo.
Andava quindi bene per arpeggi veloci ed era adatto per la musica folkloristica (soprattutto americana).
Poi arrivò l’amplificazione elettrica.
A quel punto la chitarra resofonica resistette in quei generi musicali nei quali è richiesto un suono di chitarra più metallico del normale:
- musica hawaiiana
- country
- blues
- bluegrass
- musica tradizionale americana in genere.
La chitarra resofonica viene spesso suonata con il bottleneck (dall’inglese collo di bottiglia).
È un piccolo cilindro in metallo, vetro o plastica che devi far scivolare sulle corde anziché pizzicarle con la mano destra: questa tecnica si chiama slide.
È originaria della musica hawaiiana ed è sicuramente per questo che, su molte chitarre resofoniche, puoi trovare disegni o incisioni di paesaggi hawaiiani.
I modelli principali di chitarra resofonica sono questi:
- chitarra tricono: ha tre piccoli coni anziché uno solo più grande.
È la prima chitarra resofonica ad essere stata inventata da Dopyera - chitarra a cono singolo: è più recente e più economica della precedente.
Ha un risuonatore spider (tipico del modello Dobro), il cono rovesciato e il ponte che poggia coi bordi sopra una specie di ragnatela metallica perché deve distendersi su una superficie più grande.
Oltre ai risuonatori spider ci sono i biscuit.
Sono i maggiori competitors degli spider, sono commercializzati soprattutto dal marchio National e, oggi, sono i più diffusi sul mercato.
In cosa si differenziano i risuonatori biscuit dagli spider?
Si appoggiano sulla punta stondata del cono, cioè su piccoli cerchietti chiamati biscotti ed in una posizione inversa rispetto a quella occupata dagli spider.
Parliamo ora delle altre caratteristiche della chitarra resofonica:
- il corpo della chitarra è realizzato in metallo (acciaio o ottone) o legno (acero o mogano)
- i manici possono essere o stondati come sugli altri tipi di chitarra (round-neck), o quadrati sul retro (square-neck)
- le meccaniche sono girate al contrario
- le corde sono ben distaccate dalla tastiera (action alta), così il chitarrista può poggiare lo strumento sulle ginocchia come una tastiera e suonare le corde con il bottleneck.
E l’accordatura?
È diversa da quella delle chitarre tradizionali.
La chitarra resofonica infatti presenta accordature aperte che permettono di suonare un accordo, o anche delle triadi (accordi formati da solo 3 note), su tutte le corde quando queste ultime sono suonate vuote.
Perché accordature così particolari?
Senz’altro perché questo tipo di chitarra viene suonato frequentemente con il bottleneck ed è lo strumento principale per generi musicali come il bluegrass.
Fra le accordature aperte più diffuse ci sono quelle in SOL e in RE.
E qual è il vantaggio di tali accordature?
Quando si fa vibrare una corda su questi strumenti anche le altre corde, se lasciate libere, vibrano per simpatia.
Il risultato è che ci sono esiti armonici estremamente interessanti rispetto a quanto avverrebbe su una chitarra tradizionale suonata nello stesso modo.
La chitarra resofonica è stata ampiamente utilizzata da chitarristi blues come Son House e Bukka White, musicisti rock come Jimmy Page e Rory Gallagher, virtuosi della chitarra come Eric Clapton (che ne ha fatto uso soprattutto nel disco MTV Unplagged) o Ben Harper ed amanti della tecnica dello slide come Bob Brozman (probabilmente il più grande artista nel mondo della chitarra resofonica), Eric Sardinas, Rey Cooder e J.J. Cale.
I più noti utilizzatori di chitarre Dobro squareneck, suonate sulle ginocchia in posizione orizzontale con ampio utilizzo dello slide, sono artisti di genere bluegrass quali Pete Brother Oswald Kirby, Buck Josh Graves, Tut Taylor e Mike Auldridge, Gene Wooten, Rob Ickes ed in particolar modo Jerry Douglas.
Anche in Italia la chitarra resofonica vanta alcuni estimatori, tra cui i più noti sono senz’altro Alex Britti (utilizzatore di una tricono National) o Ligabue, che ha spesso attinto al suono della chitarra Dobro e alla tecnica dello slide per alcuni dei suoi più celebri riffs.