Ciao,
torniamo oggi a parlare di armonia jazz e vediamo come concatenare fra di loro gli accordi e come usarli per accompagnare una melodia, lavoro che ci porterà a parlare anche dell’improvvisazione, importantissima (se non fondamentale) nel jazz.
Nei vari articoli che ho pubblicato finora sull’armonia jazz, ho detto a più riprese che in ambito jazzistico il compositore può benissimo scrivere la sola melodia con la sua numerazione, in quanto questo è sufficiente per capire subito quali saranno gli accordi che accompagneranno quella determinata melodia.Ovviamente questo sistema di numerazione sarà solo una base di partenza per armonizzarla in modo molto personale (perciò l’armonizzazione che tu puoi realizzare sarà sicuramente diversa da quello che potrei realizzare io).
Ma nel jazz si può partire anche da una base accordale per improvvisarci sopra una melodia.
Per fare questo, si usa una rappresentazione simbolica delle battute che compongono il tema sotto forma di tabella, dove ogni casella rappresenta una misura (di quattro tempi nella maggior parte dei casi).
Questa tabella si legge a partire dalla prima casella in alto a sinistra e si procede verso destra per poi passare alla riga inferiore e così via (quindi come quando si legge un testo scritto).
La struttura base della maggior parte dei temi jazzistici è una struttura di otto battute ripetute quattro volte, quindi una struttura di tipo AABA.
Gli accordi che saranno singoli quando questi occupano una misura intera, mentre invece quando ogni accordo occupa due tempi, si divide la casella in due parti tramite una linea obliqua.
Infine se ogni accordo occupa un solo tempo, la casella viene suddivisa in quattro parti.
Nel caso ci fosse una diversa ripartizione ritmica o avessimo un ritmo obbligato degli accordi, verrà usata una notazione ritmica specifica.
Se la battuta non è di quattro tempi, questo verrà precisato all’inizio della griglia.
Possiamo anche trovare una griglia nel corso di una partitura inserita direttamente sul pentagramma: in questo modo l’interprete prenderà conoscenza degli accordi sui quali improvviserà.
La prossima volta parleremo della scrittura per pianoforte, che è particolare, e varia in base al fatto che il pianoforte sia solista o meno.
Mentre aspetti questi nuovo articolo, se vuoi approfondire ulteriormente questo argomento, ti consiglio di cliccare subito sull’immagine qui sotto per saperne di più.