Ciao,
oggi voglio cominciare una serie di articoli in cui parlare dell’arrangiamento, come farlo, come procedere, cosa fare all’inizio ecc ecc.
Ti dico subito che, se vuoi fare un lavoro con i fiocchi 😉 forse quello che ti propongo qui sotto potrebbe essere un po’ … complicato ma posso assicurarti che questo metodo, che personalmente ho (stra)usato in tanti, alla fine funziona benissimo perché ti dà le basi su come muoverti quando vorrai creare un arrangiamento, una cover, un brano o quello che vorrai tu.
Dopo questa premessa, allora, andiamo a vedere di che si tratta.
Intanto per fare un arrangiamento bisogna avere qualche rudimento di armonia, almeno le nozioni basilari.
Generalmente all’inizio, quando si comincia a studiare l’armonia, si lavora pensando ad un coro a 4 voci.
Mi dirai:
“Ma come ?!?!?!
Io voglio imparare a fare delle armonizzazioni di una melodia, a trovare gli accordi per accompagnarla, a creare degli arrangiamenti con il mio strumento e tu mi proponi … un coro a 4 voci”?
La mia risposta è:
EBBENE SÌ!
E questo per un motivo molto semplice: usando un coro a 4 voci, il tuo campo di azione sarà più limitato rispetto all’uso di un qualsiasi strumento (pensa ad esempio a quali grandi salti puoi far fare ad un pianista sul suo strumento ma che NON PUOI assolutamente far fare ad un cantante).
Questo vuol dire, quindi, che con un coro dovrai necessariamente usare il materiale sonoro in modo riflettuto, ma nello stesso tempo imparerai a far cantare le varie parti, seguendo regole del precise usate con un certo rigore.
Ti abituerai, perciò, a ragionare di più prima di scrivere una nota.
Questo ti costringerà a riflettere sulle scelte che farai e vedrai che alla fine, quando ti sarai impossessato/a della tecnica e andrai ad applicarla al tuo strumento (o a qualsiasi altro), allora le possibilità saranno davvero infinite (l’unico limite che troverai sarà la tua fantasia!).
A quel punto, se vorrai, potrai mettere quella nota (super)acuta perché uno strumento come il flauto riesce a suonarla oppure potrai scrivere un salto di 13° perché la chitarra te lo permette!
Vediamo, allora, QUALI sono queste 4 voci.
Partendo dalla più acuta alla più grave avremo il soprano (che di solito ha la parte del canto, della linea melodica), poi troviamo il contralto, il tenore e, infine, il basso, che sarà SEMPRE la parte più grave.
In un altro articolo vedremo come impostare queste quattro voci e cosa far fare loro.
Se vuoi approfondire questo argomento, ti consiglio di leggere questa pagina.