Ciao,
oggi vorrei parlare di un famoso brano della tradizione Jazz americana: Stella By Starlight.
Per chi un po’ mi conosce, sa che prediligo un personale modo di affrontare questo genere di pezzi, recuperando, da un lato quella sonorità Afro vicina alle percussioni usando il plettro più per colpire che per pizzicare, e mettendoci dentro sempre qualche elemento di contaminazione preso dal mio bagaglio sonoro anche allontanandomi della pura estetica Jazzistica, mettendomi così in gioco ogni volta.
Anche dal punto di vista della strumentazione ho optato per un modello molto particolare di chitarra tra acustica e spanish.
Ma non è questo l’aspetto che voglio sottolineare in questo articolo.
Vorrei soffermarmi su ciò che succede in termini musicali quando un musicista improvvisa.
Nella prima parte, eseguo il tema del brano armonizzandolo in modo che le note della melodia si mescolino con il suono degli accordi.
Nella Musica Moderna, l’aspetto armonico è ben codificato e staccato da quello melodico attraverso delle posizioni accordali dette Blocchi.
Ad ognuno di esse daremo un nome sotto forma di sigla (ad esempio i primi del pezzo in questione sono: Mim7/5b – La7/9b – Dom7/11 Fa13).
La sezione ritmica le suonerà in maniera abbastanza libera.
Il solista di turno, basandosi su di esse e tenendo presente tutte le modulazioni transitorie che questi pezzi contengono, suonerà inventandosi una melodia estemporanea.
Bene: quando questo accade è Jazz.
Suonando da solo, quando improvviso monofonicamente devo marcare molto i cambi armonici adoperando un fraseggio detto verticale (ossia relazionato strettamente all’accordo sottostante) in modo da far intuire il movimento accordale (il movimento degli accordi in senso esteso è un argomento che stava molto a cuore ad Arnold Schoenberg per chi volesse approfondire può leggere i suoi manuali di armonia).
Il pezzo è in tonalità di Sib ma all’interno di esso troveremo moltissime dominanti secondarie che modulano dolcemente per poi tornare al centro tonale.
Tra questi ci sono anche due passaggi esatonali che metto in risalto nell’improvvisazione.
Beh, spero ti piaccia.
Se ti interessa approfondire l’argomento, scrivi un commento qui sotto perché prossimamente potrei parlartene più dettagliatamente con esempi più capillari.
Approfitto per ricordarti che qui sotto puoi richiedere GRATUITAMENTE un mp3 che ho fatto con la parte ritmica di un brano nella tradizione swing, in modo da averlo sempre con te (puoi anche utilizzarlo per esercitarti con questo ritmo suonandoci sopra).
Per averlo ti basterà inserire il tuo indirizzo email principale nel form qui sotto e subito riceverai nella tua casella di posta il link per fare il download dell’mp3.
(articolo scritto da Davide De Rosa)
Grazie Luca e grazie Barbara.
Mi fa piacere che vi sia piaciuto.
Vorrei parlarvi in seguito dell’aspetto ritmico legato a quello melodico in questo linguaggio.
Arrivederci a tutti
E noi ti aspettiamo, Davide: sai che sei sempre il benvenuto 🙂
Ciao, trovo molto interessante la tua esposizione… un modo semplice per spiegare delle cose piuttosto complicate.
E trovo fantastica l’esecuzione, anche la scelta dello strumento… da una sfumatura diversa a questo standard.
Beh… se continui e approfondisci a me interessa 😉
Buona Musica
Luca
Mi associo a Luca, che mi ha preceduto, sull’approfondimento della tua esposizione con esempi più specifici 🙂