Ciao,
quante volte hai sentito o letto questa parola e ti sei chiesto/a: LICK: ma cos’è? e a che serve?
In questo breve articolo troverai le risposte alle tue domande.
Un lick è semplicemente una frase musicale; scendendo più nel particolare possiamo dire che i lick sono quelle frasi che servono per crearsi un proprio vocabolario, quelle frasi cioè che servono per esercitarci e che ci aiutano a creare anche degli assoli.
Sono delle frasi che è possibile anche suonare sopra una determinata sequenza di accordi in un determinato genere musicale.
Un lick, quindi, può servire per l’improvvisazione e a volte può essere il marchio di un grande chitarrista, trovandolo come frase tipica suonata da un certo musicista piuttosto che da un altro.
Possiamo considerare il lick come imparentato con il riff.
Wikipedia dà questa definizione di riff:
“Il riff è una frase musicale (ossia una successione di note con una propria identità espressiva, come lo è in linguistica la frase di un discorso) che spesso si ripete frequentemente all’interno di una composizione e che viene utilizzato di solito come accompagnamento.
Il termine è probabilmente un’abbreviazione e alterazione di refrain (refrain->ref->rif->riff).
Un esempio di riff nella musica rock è dato dall’introduzione di chitarra dei Deep Purple in Smoke on the water.
Un esempio di riff nella musica classica, genere nel quale si usa più propriamente il termine ostinato, è dato dal Bolero di Ravel.
Nella musica jazz si caratterizza come una breve frase musicale, semplice, generalmente facile da ricordare, destinata a durare più o meno a lungo, normalmente utilizzata come sottofondo a improvvisazioni solistiche, ma che può anche costituire il nucleo di un brano musicale.
Più in generale la parola riff denota brevità, ripetizione e tensione ritmica ed è spesso associata a uno specifico strumento (nella musica rock principalmente la chitarra): differisce, quindi, dall’assolo, che è una breve esecuzione solistica, senza ripetizione e a volte con virtuosismi.
Per cellule ripetitive più prolungate (o a carattere rilassato) si usa talvolta il termine groove: quest’ultimo è associato a un ritmo marcato e divertente in contrapposizione al ritmo melodico del riff“.
Aspetto i tuoi commenti e la tua esperienza in proposito.
Se vuoi puoi anche rendere tutti noi partecipi dei lick che usi abitualmente.
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Come si leggono i licks che hai inviato? Lettere e numeri come si leggono?
Ciao Andrea,
trovi qui la risposta alle tue domande:
https://www.suonolachitarra.it/come-si-legge-una-tab.html
Ciao
ciao Barbara, l’argomento sui lick, così come sui riff mi interessa parecchio; tutti noi nelle nostre improvvisazioni inseriamo frasi che più ci piacciono, “scopiazzate” qua e là dai brani che ascoltiamo e che apprezziamo.
Il fatto è che in fondo, come diceva il mio maestro di pianoforte, si suona ciò che si ascolta.
C’è da dire anche che alcuni di questi lick che ascolti, vengono magari subito riprodotti e suonati e non sempre vengono memorizzati e fatti “tuoi” come vorresti.
Per ovviare a questo credo che non sarebbe male disporre di materiale scritto e magari da ascoltare; che ne pensi?
Ciao Daniele,
beh, io di solito, avendo fatto studi “accademici”, preferisco sempre avere le partiture o gli spartiti, anche se poi alcune cose le si fanno ad orecchio.
Quindi sono d’accordo con te.
Per quanto “mi” riguarda, per scelta su suonolachitarra non ci sono spartiti o partiture: il web è pieno di siti dove puoi trovarli, alcuni più seri, altri meno, ma puoi trovare molto e in molte parti.
Ciao
Ciao Barbara, neanche io sapevo dell’esistenza della parola lick ma ora grazie a te lo so!
Grazie mille per le e-mail mi sono molto utili!!
Bene Sofia.
Buona suonata 😉
Ciao
Ciao Barbara.
Il lick e’ il fratello minore del riff, non per questo meno importante.
Se si vanno ad analizzare i fraseggi di Mark Knopfler si distingue l’indirizzo classico sapientemente rivisitato con correzioni swing e blues.
I riff che registra in studio sono tali anche in esecuzione live, pero’ ogni esecuzione live si distingue dal suo stato d’animo, il lick entra in scena.
Sublime ogni volta.
Puntuale spiegazione.
Vi segnalo alcuni miei lick
A presto
ciao barbara, sono un “nuovo arrivato”, e ho messo tra virgolette perchè ho già spiato i tuoi consigli!…molto utili tra l’altro.
Comunque io suono la chitarra e anche io non conoscevo il termine “lick” ho sempre usato anche io il termine “riff” o addirittura ancora più terraterra il “giro”, ormai con il mio gruppo, anche se sarebbe meglio conoscere qualche termine in più, ci capiamo per il feeling aquisito negli anni.
Non vorrei dire un eresia, ma il lick o riff che dir si voglia per me fà l’80% di una canzone è importantissimo che sia particolarmente azzeccato per far si che la canzone sia accattivante!
Ovviamente questa è una mia opinione.
Ciao massy, boun 2012 a tutti e state attenti a schivare gli ufo!! ahahahah
Ciao Barbara confesso che non conoscevo neanche io questo termine (lick) che ho sempre associato al significato di riff, sembrerebbe infatti la stessa cosa, mi piacerebbe però sapere come crearli su una base musicale esistente.
Saluti
Giuseppe
Ciao Giuseppe,
“creare” dei lick, cosi’ come “improvvisare” su un tema, su un’armonia, su una melodia, non è una cosa semplice cé immediata né scontata.
Quello che posso dirti è: ascolta tanta musica, ascolta tanti lick e, soprattutto, cerca di “capire” come sono fatti.
Suonali, se riesci (alcuni sono veramente difficili 🙂 ) e prendici mano.
Anche quelli difficili, prova a suonarli lo stesso: in questo modo “vedi” il movimento della mano sinistra, su quali note finisce, su quali corde e quali tasti preme, ti fa acquisire una “manualità” che nemmeno immagini (anche semplicemente suonandoli solo a livello di note, senza “preoccuparsi” di farli come … dovrebbero essere fatti, ma come esercizio!).
Funziona, sai 😀 ?
Questo, poi, unito ad una preparazione e ad esercizi mirati, sicuramente permette di creare i propri lick e le proprie improvvisazioni.
Spero di averti risposto un po’ e di averti dato qualche “dritta” utile 😉
Ciao
lick, si ne avevo sentito parlare, più o meno tutti i chitarristi hanno il proprio tocco ma non sapevo il significato della parola, li uso specialmente nelle improvvisazioni e in brani privi di assoli, grazie per il chiarimento!
Brava, tutto molto utile.
Bene, Antonio, mi fa piacere che l’articolo sia interessante per te.
Ciao
Effetivamente è una cosa che faccio istintivamente da molto tempo anche senza conoscerne il nome … “lick”.
Mi diverto ad adattare dei pezzi vecchi in solista a una base disponibile, adattando la tonalità secondo le necessità del momento e magari anche modificando un po’ aggiungendo dei passaggi in corda doppia e in slide: a volte escono dei passaggi simpatici, magari aggiungendo qualche cosa in più di personale, che viene sul momento.
Bello Daniele, e aspetta che ti mando il fascicolo sulla melodia con le tab … vedrai allora che “adattamenti” che farai! 🙂
A presto
Grazie Barbara non sapevo esistesse questa parola.
Io uso sempre la parola fraseggio.
Voglio lasciarti una mia performance di un capriccio famoso il 7 dell’op. 20 di Legnani, compositore,chitarrista e tenore dell’Ottocento.
Non ci sono i LICK che dici tu, ma i riff sì.
Ciao
Grazie Paola, sei molto gentile.
In effetti la parola “lick” è più usato in ambito “leggero”, diciamo cosi’, nelle improvvisazioni, negli assoli soprattutto di un certo tipo di musica.
Comunque, come al solito la tua esperienza classica non fa che arricchire le cose che vengono dette e scritte qui.
Grazie ancora.
Grazie Barbara non lo conoscevo proprio questo termine !!
Siccome so che sono molto divertenti da imparare e da suonare, mi è venuta un’idea: perché non crei uno spazio dove chi vuole può postare qualche riff !!
IO la butto li 🙂
Beh, chi vuole puo’ mandarmeli per email e poi li metto io oppure puo’ lasciarlo qui sotto (scritto in tab si puo’ tranquillamente)!
Ciao
Molti riff o lick sono presenti in alcuni metodi di chitarra moderna.
Per esempio, eseguire una ritmica in un giro armonico potrebbe essere una forma di riff.
Alcuni lick potrebbero applicarsi sulle scale (per esempio eseguire una pentatonica, ecc).
Possiamo applicare vari tipi di lick (per comprendere meglio questa parola diciamo frase musicale), una serie di note da suonare sulla chitarra che molti chitarristi possono inventarsi a loro piacere.
Ciao Paolo
Grazie per Paolo per il commento che precisa ancora di più l’argomento!
confesso che non conoscevo questo termine….. grazie per le delucidazioni
Ciao Barbara, ti ringrazio per la delucidazione anche perchè non tutti conoscevamo il significato di questo termine che incontriamo spesso.
Beh, Roberto, come detto fin dall’inizio io ho una grande curiosità nelle cose che mi interessano, quindi cerco sempre di documentarmi e di crescere come chitarrista, come musicista e come persona.
E le cose che scopro o che approfondisco mi fa piacere condividerle con tutti voi, tanto più se sono apprezzate, come i continui commenti o le email che mi arrivano ogni giorno, testimoniano!
Barbara
beh, diciamo che “lick” potrebbe anche essere tradotto in italiano come “FRASEGGIO”, certe volte ti aiuta nello sviluppo dell’improvvisazione, oppure ti salva da un momento di “mancanza di idee”; comunque sia, e’ sempre un aiuto.
ciao
Grazie Giovanni di questa tua precisazione, che, da quanto intuisco, nasce “sul campo”!
è un piacere Barbara, spero di trovare il tempo prossimamente di trattare anche online la mia altra passione che come sai è anche la musica, ti farò sapere presto qualcosa..
un saluto!
è la verità:
ogni musicista che si rispetti ha il suo buon bagaglio di centinaia di lick pronti all’uso che usa spesso per improvvisare, ma anche per implementare al meglio nuove idee durante l’esecuzione.
Questo è particolarmente vero in fase creativa, quando ti basta semplicemente modificare un lick vincente per personalizzare a dovere una sonorità che già funziona ma aggiungendo il tuo tocco e la tua impronta personale.
Il lick, o frase possiamo definirlo nel contesto delle sequenze interessanti o standard.
Ad esempio nel blues ne esistono migliaia, ovviamente piu ne impari e meglio suoni, oltre che ti diverti di più.
E’ poi l’assemblamento di svariate combinazioni che fa di te un CHITARRISTA creativo e diverso dagli altri cloni che suonano tutti gli stessi pattern da una vita…
Insomma l’argomento è complesso, ma molto divertente.
Un caro saluto a TUTTI e, ciao Barbara
Stai facendo uno splendido lavoro!
Valerio
Valerio, i tuoi commenti sono sempre molto “accurati” e molto … ben letti, almeno da me!
Grazie per i tuoi “perenni” consigli e la tua esperienza messa a disposizione di tutti noi!
Barbara, ad esserti sincero è la prima volta che sento parlare del ”lick”, grazie per la tua chiarezza! ti abbraccio
Grazie per la precisazione. Mi scuso della mia ignoranza, ma è la prima volta che mi capita di sentire questa parola, non avrei mai immaginato che esistesse qualcosa del genere, pensavo che ciascun chitarrista, studiando e conoscendo i vari giri armonici e le scale a memoria, costruisse sul momento, improvvisando, i propri assoli ed ogni assolo fosse diverso dall’altro. Sarebbe, però, interessante capire come si scelgono le combinazioni delle note, è l’accompagnamento che segue il solista con un giro di accordi o viceversa?
Cara Barbara avevo sempre sentito parlare di Riff, ma non conoscevo la terminologia Lick , menomale che ci sei tu che mi illumini su temninologie nuove e spieghi cose sempre interessanti ciao e grazie Guido
Quindi il riff e il lick sono la stessa cosa?
Diciamo che queste due parole possono essere usate abbastanza come “sinonimi”, quindi tendenzialmente si.