Ciao,
un assolo per chitarra non si improvvisa … da solo (scusa il gioco di parole), ma richiede qualche conoscenza teorica, un po’ di tecnica, mettiamoci anche un po’ di orecchio ma soprattutto la capacità di pensare ad un qualcosa che abbia un minimo di senso e, quindi, qualcosa di ben strutturato, esattamente come quando parliamo.
Nonostante questo, anche se il tuo vocabolario chitarristico o armonico non è molto forbito, se quello che improvvisi con la tua chitarra è una cosa sentita, pensata e che ha un filo logico, sicuramente stai creando della musica, anche se semplice!
Ricorda che l’inverso è raramente, se non sempre, vero!
Allora vediamo qualche caratteristica dell’improvvisazione.
Infatti, anche se abbiamo studiato le scale, la tecnica, lo strumento, ecc. tuttavia arriva il momento in cui, mentre improvvisiamo, abbiamo bisogno della nostra intuizione!
Ebbene sì, hai letto bene: la nostra intuizione!
Quando facciamo conversazione, il nostro vocabolario e le regole di grammatica saranno il nostro bagaglio naturale che ci permetterà di … lasciarci andare nella comunicazione.
Se invece vogliamo parlare troppo in modo forbito, il rischio è di sentirci bloccati o frustrati semplicemente perché quello non è il momento opportuno.
A questo punto correremo il rischio che … niente ci piace o niente suona bene.
Per cui sicuramente bisogna acquisire un vocabolario il più ricco possibile per lavorare in modo consapevole ma usare l’istinto del momento con l’obiettivo di creare musica per il piacere di farlo.
E questo è possibile se … cantiamo quello che stiamo suonando.
Lo scopo di tutto questo lavoro non è quello di cantare come … Mina o Celentano (tanto per fare un esempio pratico) o di cantare davanti al pubblico.
Se io canto mentre suono, allora mi ascolto e riesco ad interiorizzare quello che suono o che improvviso, lo sento realmente e anche se la mia improvvisazione è semplice, con poche note … va benissimo lo stesso: in questo momento sto facendo musica, sto improvvisando 🙂
Con questo esercizio progrediremo molto in fretta: il nostro orecchio si svilupperà rapidamente e il nostro livello strumentale progredirà al punto che, senza aspettarcelo, ci scopriremo capaci di riprodurre o improvvisare melodie anche complicate.
Ma il fatto di cantare ci permette di scoprire anche un’altra cosa importante: infatti chi dice cantare dice fiato, chi dice fiato dice respiro e chi dice respiro dice pausa di silenzio.
Il silenzio fa parte integrante della musica, tanto che nella teoria musicale troviamo le note E le pause di silenzio.
Quindi imparare a cantare mentre suoniamo ci permette anche di capire che, ogni tanto, nelle nostre improvvisazioni, dobbiamo fare delle pause, altrimenti il rischio è di suonare le solite 10.000 note al secondo senza capire niente di quello che suoniamo e improvvisiamo.
Inserire delle pause di silenzio fra le frasi, quindi, mi permette di organizzare meglio il discorso e le idee, di creare delle frasi coerenti di creare delle variazioni sullo stesso soggetto, di proporre una certa sonorità, ecc. in modo da arrivare a creare un assolo di qualità.