Ciao,
qualche tempo fa ti ho proposto qualche esercizio di ritmica utilizzando delle combinazioni di ritmi regolari e ritmi irregolari.
Oggi voglio proportene qualche altro in cui andremo ad utilizzare solo tre tipi di ritmi: la duina, la terzina e la quintina.
Già sto leggendo nel tuo pensiero e immagino la tua faccia spaventata se non addirittura … terrorizzata 🙂
No, stai tranquillo/a, niente di complicato: ho solo usato delle parolone, ma vedrai che sarà tutto molto semplice e utilizzerò ritmi che sicuramente conosci, almeno se hai visto l’articolo precedente che ti ho segnalato qui sopra.
Prima di procedere, però, voglio vedere con te i tre termini che ho usato qui sopra, così da poterci capire bene e non lasciare niente per scontato.
Se io ad esempio ho un tempo di 4/4, quindi quattro movimenti tutti uguali
- la duina sarà quella figurazione ritmica che divide il mio movimento in due parti uguali: ad esempio, in un 4/4 la duina sarà formata da due crome (quindi niente di irregolare da questo punto di vista)
- la terzina sarà quella figurazione ritmica che divide il mio movimento in tre parti uguali: ad esempio, in un 4/4 la terzina sarà formata da tre crome aventi tutte e tre lo stesso valore e qui già vedi che c’è una nota in più, rispetto al tempo regolare: questo vuol dire che ogni croma avrà un valore leggermente più piccolo rispetto alla croma della duina
- la quintina sarà quella figurazione ritmica che divide il mio movimento in cinque parti uguali: ad esempio, in un 4/4 la quintina sarà formata da cinque semicrome aventi lo stesso valore, quindi cinque note tutte uguali ritmicamente: anche in questo caso, ogni semicroma avrà un valore più piccolo rispetto a quelle che formano una quartina di semicrome.
Per quanto riguarda i nostri esercizi di ritmica, in soldoni si tratta di mettere l’accento ogni due note nel primo caso, ogni tre nel secondo e ogni cinque nel terzo, sempre però facendo rimanere il tutto in un unico movimento, quindi in un unico battito del metronomo se ne utilizzo uno (cosa che all’inizio ti consiglio vivamente).
Per comodità , come sempre, uso le tab (se non sai di cosa sto parlando, ti rimando all’articolo “Come leggere una tab?“).
Bene, allora procediamo ed entriamo nel vivo della questione.
Per il momento ti consiglio di usare solo la mano destra e di lavorare su una corda sola in modo da imparare bene a gestire queste configurazioni ritmiche.
Prendiamo allora la prima corda, cioè il MI cantino.
Il primo esercizio che ti propongo è quello di incrementare le note ad ogni battito del metronomo ma, a differenza del precedente articolo, qui avremo prima 2, poi 3 e infine 5 note, in questo modo (“>” sta per l”accento che deve coincidere con il metronomo):
..>...>.....> E-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-- B---------------------- G---------------------- D---------------------- A---------------------- E----------------------
Ora facciamo un passo in avanti e inseriamo un cambiamento di corda:
..>...>.....> E-0-0-0-0-------------- B---------0-0-0-0-0-0-- G---------------------- D---------------------- A---------------------- E----------------------
Infine mettiamo due note per ogni corda: questo esercizio, che sembra molto banale, in realtà non lo è poi così tanto perché devi contemporaneamente contare il numero di note nel singolo battito del metronomo e nello stesso tempo cambiare corda con la mano destra e, all’inizio, la cosa non è affatto evidente in quanto verrebbe spontaneo mettere l’accento sulla nota della nuova corda.
Un’altra difficoltà è quella di fare tutte le note uguali a livello ritmico.
Ovviamente ti consiglio di eseguire questo esercizio all’inizio molto lentamente e solo in un secondo momento di aumentare la velocità .
..>...>.....> E-0-0------------------ B-----0-0-------------- G---------0-0---------- D-------------0-0------ A-----------------0-0-- E----------------------
Buona suonata 🙂