Ciao,
oggi ti voglio far conoscere più da vicino Luca Milani, liutaio friulano, che costruisce chitarre classiche, acustiche ed elettriche.
Luca, tanto per cominciare parlaci un po’ di te.
Sono nato a Pordenone nel 1973, inizio liuteria con il maestro B. Barnes nel 1997, trasferisco il mio laboratorio a Creta nel 2001, torno in Italia nel 2008, dove divento responsabile del Centro Riparazione Strumenti Musicali.
Le mie chitarre sono apprezzate a livello internazionale.
Collaboro con riviste specializzate internazionali, tengo corsi di liuteria e seminari.
Mi occupo della costruzione e la riparazione di chitarre acustiche e classiche.
Recentemente ho iniziato a occuparmi di design applicato all’acustica degli strumenti a pizzico.
Quali materiali si usano per avere una cassa armonica?
Per la tavola armonica solitamente si utilizza l’abete: alpini, tedeschi, cedro, sitka, engelmann.
Per il fondo e le fasce si preferiscono essenze più dure: palissandro, cipresso, acero oppure mogano.
Ogni legno ha il suo colore sonoro, la sua resistenza a flessione, il suo comportamento nel tempo.
È un po’ come mettere assieme una squadra vincente.
Bisogna saper scegliere bene gli elementi singoli.
Sono tutti uguali i materiali o si usano più materiali nella costruzione?
Si utilizzano legni di vario tipo (mogano, ebano, acero, abete, palissandro, cipresso, etc).
Il taglio è molto importante per la resa acustica.
Ultimamente si è cercato di sperimentare anche nuovi materiali, come la fibra di carbonio e il lattice.
La vernice, e il modo o il posto in cui viene usata, influenza il suono?
Si, a volte in maniera drammatica.
Le comuni vernici poliuretaniche sono quanto di più deleterio si possa immaginare: non lasciano traspirare il legno e non ne permettono la naturale vibrazione.
Ultimamente sono tornato alla gommalacca, dopo aver testato quasi ogni tipo di vernice: la gommalacca è bella, rispetta lo strumento, lascia respirare il legno e si ripara facilmente.
Come o perché hai cominciato questo lavoro?
Per passione, presso il M° Bruno Barnes.
Poi ho continuato il mio iter formativo tramite altri apprezzati costruttori e con molto lavoro.
L’esperienza all’estero (Grecia e Inghilterra) è stata fondamentale per apprezzare nuove prospettive costruttive.
Dove scegli i materiali?
Esistono alcuni importatori di legni esotici che tagliano e stagionano i legni in maniera adeguata.
Ce ne sono un po’ ovunque in Europa.
Il mito del liutaio che taglia e stagiona i propri legni è un pò da sfatare… io posso farlo in misura limitata, soprattutto con le essenze dure.
Chi è il tuo cliente tipo?
Un amante della musica che trova nello strumento da me proposto il completamento ideale per proseguire la sua crescita artistica.
Grazie Luca per la tua disponibilità.
Luca, insieme ad altri liutai e chitarristi, ci ha dato i suoi preziosi consigli per acquistare una chitarra.
Ciao Diego!
Abbassando il setup riduci anche l’angolo corda-ponte: in alcuni strumenti il cambiamento è notevole in termini di timbrica, in altri quasi impercettibile.
Dipende dalla fattura, dall’angolo di inclinazione, dalla tensione del truss rod etc.
Buon lavoro
Lukas
Grande Luca !!
Adoro i liutai e sopratutto la liuteria Italiana.
Ora una domandina anche a te 🙂 : devo rifare il setup alla mia chitarra o meglio gli voglio abbassare l’action.
Il mio strumento perderà qualcosa in termini di sustain e suono ??
Troppo belle le chitarre delle foto !!
Sono andato sul sito la WALRUS ACOUSTIC CUTAWAY: non si può guardare da quanto è bella, e la paletta della JOPLIN è una genialata: mai visto niente di simile.