Ciao,
oggi ti propongo un’altra intervista ad un liutaio che ha fatto questo lavoro per molti anni ed oggi costruisce chitarre per passione.
Si tratta di John Simone: andiamo a conoscerlo.
Ciao John, tanto per cominciare, parlaci un po’ di te.
Sono stato liutaio e lo sarò x sempre perché ho imparato a costruire e riparare in fabbrica negli anni ’70.
Perché hai cominciato a fare il liutaio?
A suo tempo era un mestiere che nessuno faceva, ma adesso siamo in tanti.
Ora hai smesso di essere liutaio ufficialmente, ma mi dicevi che continui a costruire chitarre per conto tuo.
Hai dei committenti oppure le fai solo per passione?
Quando avevo il laboratorio, beh: era tutta un’altra storia.
Adesso ogni tanto costruisco una chitarra e diciamo che la faccio per me e mio figlio ma finisce quasi sempre che poi la vendo a degli amici.
Lo faccio anche per fare qualche cosa di buono, ogni tanto.
Nel 2008 hai ricevuto un bel premio: ci racconti di cosa si tratta e come è andata?
Il premio della Fender nel 2008 è stato dato o assegnato solo a persone nel campo di strumenti e panorama musicale.
Hai un figlio chitarrista.
A me è capitato tante volte di fare lezione a bambini che non ne volevano sapere di musica ma erano costretti dai genitori, il cui sogno era quello di suonare uno strumento ma che, ahimé, non si era avverato.
Io per questo non ho mai costretto i miei figli a fare musica: se è una cosa che piace loro, la faranno di loro spontanea volontà.
Tu cosa hai trasmesso a tuo figlio?
Mio figlio ha studiato chitarra classica in conservatorio per 10 anni ed ora suona la chitarra elettrica con amici perché piace farlo.
A mio figlio gli ho trasmesso un mondo di cose belle …
Grazie John per aver condiviso con noi le tue esperienze chitarristiche e di vita.
Ciao Barbara, grazie per l’intervista.
In altri tempi sarebbe stata molto utile.
Grazie.
Grazie a te per aver accettato la mia proposta.
Secondo me, è molto utile anche adesso, perché si puo’ partire da una passione e se ne puo’ fare il proprio lavoro, cosi’ come, dai “trucchetti” del mestieri che tu hai appreso, ora puoi farne una passione che ti accompagna nella vita.
Grazie ancora;.