Il palm mute, chiamato anche palm muting, è una tecnica piuttosto antica (si trovano tracce di essa nelle composizioni per chitarra classica di Isaac Albeniz, 1860-1909) derivata dal golpe, è in genere eseguita alternata a colpi di plettro e consiste nell’uso del palmo della mano destra per smorzare la vibrazione delle corde.
In questo modo possiamo inserire delle pause di silenzio all’interno del brano, cosa interessante per creare degli spazi vuoti a livello ritmico oppure, se si suona in compagnia, di permettere agli altri strumentisti di suonare.
Il palm mute viene eseguito soprattutto sulle corde più basse (MI, LA, RE con l’accordatura standard) all’altezza del ponticello ed è molto interessante quando associato ad una marcata distorsione, soprattutto per le sezioni ritmiche, in quanto il suono ottenuto è particolarmente basso e ricco di armoniche.
Questa tecnica però richiede un maggiore impegno rispetto alle precedenti.
In una tab il simbolo del palm mute è p.m. e si trova al di fuori del rigo.
Le note incolonnate sotto questa sigla dovranno essere eseguite con questa tecnica, come nel caso degli armonici.
Quando si hanno molte note da suonare in palm mute, per alleggerire la lettura si usa una linea che indica il prolungamento.
Nell’esempio successivo si suonano le prime tre note utilizzando il palm mute, le altre tre con pennata tradizionale:
...p.m.-----| E----------------------- B----------------------- G----------------------- D----------------------- A----------------------- E--0--0--0-----0--0--0--
Questa tecnica è usata nel rock, nel metal, nel funky, nel reggae, più raramente nel blues ed uno dei maggiori chitarristi che ne fa uso, nella musica folk americana, è Chet Atkins.