Ciao,
torno oggi a parlare della triade e vado a vedere con te un po’ più da vicino il raddoppio e la soppressione delle note di un accordo di tre suoni.
Diciamo subito che, per quanto riguarda le note di uno stesso accordo, possiamo tranquillamente disporle in qualsiasi ordine, possiamo raddoppiare o triplicare (o più) l’una o l’altra o ripartirle su diverse ottave: in questo caso il nome del nostro accordo non cambia perché tutte queste note sono sempre riconducibili alle tre della triade.
E questo è quello che conta al momento di numerare il nostro accordo che contiene note raddoppiate: si numera l’accordo ridotto … all’osso 🙂
Prendiamo come esempio l’accordo che ho messo all’inizio di questo articolo: nonostante le sue sei note, è sempre un accordo perfetto di SOL maggiore allo stato fondamentale e si numera “G”.
Infatti nel jazz si va … all’essenziale: quello che interessa è l’atmosfera musicale e non i dettagli della realizzazione 🙂
Il discorso è diverso se, invece, parliamo di soppressione delle note di una triade, operazione che potrebbe risultare pericolosa!
Vuoi un esempio?
Il bicordo SI – RE, ad esempio, può essere analizzato come accordo di SOL maggiore senza la fondamentale ma nessuno ci vieta di vedere qui un accordo di SI minore senza la quinta.
Tuttavia nella realizzazione di un brano potremmo trovarci costretti a sopprimere una nota dell’accordo, quindi bisogna sapere bene come procedere in questi casi.
Negli accordi di tre suoni, invece, bisogna fare attenzione per evitare l’ambiguità appena vista ma, in questo caso, sarà il contesto in generale che verrà in nostro aiuto 🙂
Vediamo comunque qualche regoletta.
Abbiamo visto che il bicordo SI – RE è molto ambiguo.
Quindi, regola numero 1: la fondamentale è raramente soppressa in quanto il bicordo ottenuto è troppo ambiguo.
Anche la soppressione della terza è impossibile (regola numero 2), a causa della sonorità vuota dell’accordo che si ottiene e della conseguente indefinitezza armonica: se infatti ho SOL – RE – SOL, non posso affatto dire se ho un accordo di SOL maggiore o un accordo di SOL minore.
Quindi, alla fine, l’unica soppressione veramente possibile in una triade (senza creare danni al nostro impianto armonico e, di conseguenza, ambiguità per il nostro orecchio) è quella della quinta.