Ciao da Enrico.
Voglio oggi approfittare della domanda dell’amico Seal per parlare della chitarra acustica a scala corta: cosa si può dire in proposito?
Per iniziare, definiamo il significato di scala o più comunemente detto diapason di una chitarra.
La scala o diapason è la misura della distanza dal ponticello (quello sulla cassa) al capotasto fisso (quello dalla paletta a inizio manico), espressa in pollici o millimetri, normalmente sulla prima corda del MI cantino (sulle altre corde per un effetto di compensazione la distanza è maggiore).
In base a questa lunghezza viene poi calibrata la suddivisione dei tasti sulla tastiera (la metà della lunghezza è al dodicesimo tasto).
La tensione della corda o tiraggio, è direttamente proporzionale alla lunghezza della corda stessa e cioè una corda più corta ha un tiraggio inferiore rispetto ad una corda più lunga alla stessa nota.
Riassumendo, un MI cantino, a parità di spessore della corda è meno tirato se la corda è più corta dello stesso Mi, con una corda più lunga.
Da quanto esposto, si può dire che una chitarra a scala più corta abbia un minor tiraggio delle corde.
Lo strumento,quindi, risulta più morbido da suonare, con più facilità nelle tecniche del BENDING e del barrè: in poche parole lo stesso risulta più maneggevole (in particolar modo per mani piccole e meno esperte).
Il suono?
Risulterà leggermente impoverito e meno potente, meno massa vibrante, meno inerzia ma ottimo l’attacco (il suono decade prima rispetto ad uno strumento con scala più lunga).
Per ovviare a questi lati meno positivi, sulle chitarre a scala corta spesso si montano corde più spesse ed ecco lì che si recupera il sustain e la potenza di suono anche se la maneggevolezza risulta un po’ inferiore e si avvicina maggiormente ad uno strumento a scala più lunga.
Nelle chitarre a scala più corta, prevedendo corde più spesse (un esempio sono le chitarre da jazz), la tastiera si preferisce un po’ più larga, per una maggiore spaziatura tra le corde che agevola la tecnica di suono con le dita anziché con il plettro (44 o 45 mm al primo tasto).
In conclusione mi sento di dire che la migliore chitarra che puoi suonare, quella ideale per te è quella che ti costruisce un buon liutaio e cioè uno strumento progettato e costruito secondo le tue esigenze, per le tue mani, per il genere che suonerai, adatto alla tua esperienza.
Ovviamente se non puoi o non vuoi rivolgerti ad un liutaio puoi sempre ripiegare su quanto offre il mercato; esistono, infatti, strumenti adatti a tutti e a tutte le tasche che sicuramente non ti deluderanno.
La prossima volta vedremo un elenco dei diapason utilizzati dalle marche più famose.
(articolo scritto da Enrico Del Grande)
Grazie a te Luciano, sono contento di potere essere stato utile.
Grazie, ottimo pezzo informativo