terminiamo oggi il nostro percorso … improvvisativo con gli ultimi consigli utili per lanciarsi con l’improvvisazione chitarristica.
All’inizio una delle cose più difficili da fare è avere il coraggio di lanciarsi: all’inizio infatti si può avere l’impressione che tutto quello che si improvvisa è povero e senza interesse.
Ricorda che un assolo non deve essere necessariamente … complicato per essere un buon assolo: è meglio una frasetta musicale di senso compiuto piuttosto che 10.000 note al secondo che alla fine possono risultare assolutamente sterili.
Quindi è sicuramente meglio prestare attenzione alla melodia, un altro aspetto importante da tenere presente nelle tue improvvisazioni: infatti è questa che si ricorda per prima in un brano o in un assolo e deve primeggiare sull’armonia o sulla tecnica, sempre!
Ascolta gli assoli dei più grandi chitarristi e poi, se vorrai, ne riparliamo 🙂
Ricorda che una melodia o un assolo con poche note ma al posto giusto ritmicamente e nel momento giusto, con un buon suono e una bella interpretazione, creerà sicuramente più interesse di una valanga di note suonate alla velocità della luce che, alla fine, rischiano di stancare chi ti ascolta e, ricordalo, te stesso/a per primo/a!
A questo proposito, ricorda anche che il silenzio fa parte integrante della musica: esso permette di mettere in evidenza la frase che suoni o di preparare la successiva, oltre che creare una situazione di tensione, tenendo in sospeso il tuo pubblico tra due idee differenti.
Quindi, per concludere questi consigli, sappi che l’improvvisazione è appassionante ma necessita un lavoro regolare basato sullo sperimentare cose nuove, sul saper tirar giù ad orecchio altre musiche, sulla conoscenza e comprensione dell’armonia, della tecnica, delle scale, ecc.
Ma questo è possibile solo se cercherai di studiare divertendoti, senza che questo diventi … una palla al piede!
È solo a questo punto che farai realmente dei notevoli progressi.
Pensa sempre che, alla fine, lo scopo ultimo dell’improvvisazione è … divertiti!