Ciao,
occupiamoci, oggi, del manico della nostra chitarra, ma prima di addentrarci alla sua scoperta, devi sapere che non esiste UN manico standard di chitarra (ma questo forse lo sai già).
In un pianoforte tutte le tastiere sono uguali, indipendentemente dalla forma dello strumento, dalla marca, dal materiale usato.
Nella chitarra, invece, possiamo avere forme diverse, lunghezze diverse, materiali diversi e in base al tipo di chitarra (acustica, classica, elettrica, folk, ecc), avremo un manico specifico con un suono specifico.
Nonostante questo, tutti i manici hanno delle caratteristiche comuni, come:
- le sei corde (ovviamente qui parliamo delle chitarre più usate): la più grave è anche la più spessa mentre la più acuta è la più fina
- il capotasto, che è il limite del manico, che permette di far suonare le corde vuote
- i fret, cioè le sbarrette di metallo che separano i tasti del manico
- il tasto, lo spazio dove spingono le dita della mano sinistra
- i segnatasti (passami il nome), un qualcosa che è posto su alcuni tasti specifici (normalmente il quinto, il settimo, il nono e il dodicesimo) che permettono di identificare velocemente quel determinato tasto e quindi ci aiutano a ritrovare più facilmente le note: spesso sono dei semplici rotondi bianchi.
La chitarra (standard) ha sei corde che possiamo distinguere per un numero (da 1 a 6, in cui la corda 1 è la più fina mentre la corda 6 è la più spessa) e per una nota (MI acuto, SI, SOL, RE, LA, MI grave, secondo l’accordatura standard).
A volte si trovano altri tipi di accordature e il fatto di associare un numero ad una nota per ogni corda è molto utile per essere sicuri di sapere sempre con esattezza di quale corda si parla, anche con un’accordatura differente.
Ma per il momento occupiamoci dell’accordatura standard e vediamo qui sotto come si leggono le corde vuote sulla tablatura e sul pentagramma tradizionale:
Il programma che ho usato per creare questa tab non ha messo il numero delle corde, ma … leggiamo insieme questo esempio partendo dalla linea più in alto della tab e scendendo verso l’ultima, quella più in basso:
- la corda più in alto, quindi, è la corda numero 1 (la più fina) e, suonata a vuoto, corrisponde alla nota MI (acuto)
- la corda subito sotto, la numero 2, suonata a vuoto corrisponde al SI
- continuiamo a scendere e la corda numero 3 suonata a vuoto corrisponde al SOL
- la corda numero 4 suonata a vuoto corrisponde al RE
- la corda numero 5 suonata a vuoto corrisponde al LA
- la corda numero 6 (la più spessa, quella più in basso) suonata a vuoto corrisponde al MI grave.
A questo punto ti propongo un paio di esercizietti utili:
- di’ il nome delle corde vuote, cominciando sempre nell’ordine, cioè dalla prima alla sesta e viceversa
- una volta che il punto precedente è acquisito e riesci a dire BENE il nome delle corde salendo e scendendo, prova a fare la stessa cosa ma partendo, adesso, da una corda diversa dal MI: ad esempio partendo dal SI, avremo salendo: SI, MI (1° corda), MI (6° corda), LA , RE, SOL, SI e discendendo: SI, SOL, RE, LA, MI (6° corda), MI (1° corda) e di nuovo SI.
Prova poi a scegliere una corda a caso e di’ il nome.
Ripeti questi esercizi tutti i giorni, per qualche minuto, e vedrai che ogni volta andrai sempre più veloce nel trovare il nome delle singole corde, finché il tutto diventerà (quasi) automatico 🙂
E se vuoi apprezzare la tua progressione, prova a registrarti fin dalla prima volta che fai questo esercizio, conservando tutte le registrazioni: riascoltale dopo un mese e sarai sorpreso/a del progresso fatto!
Bene, a questo punto non mi resta che … darti appuntamento ai prossimi articoli che pubblicherò a mano a mano (qui su suonolachitarra), relativi a questo argomento, grazie ai quali potrai memorizzare le note della chitarra in modo semplice, attraverso esercizi pratici e concreti.
Mentre aspetti questi nuovi articoli, ti invito a cliccare sull’immagine qui sotto e scaricare GRATUITAMENTE il pratico schema della tastiera della chitarra con tutte le note fino al dodicesimo tasto.