dopo aver visto cosa sono gli accordi (di tre suoni) e come si costruiscono, oggi vorrei parlare di numerazione: infatti nell’armonia jazz bisogna abituarsi ad utilizzare le cosiddette sigle, un metodo cioè che permette di scrivere gli accordi attraverso una serie di lettere e numeri e che, probabilmente, già conosci dato che è un sistema molto usato soprattutto nei Canzonieri dove troviamo il testo di una canzone sopra il quale ci sono, appunto, le sigle che indicano gli accordi.
Il consiglio che do’ sempre è quello di familiarizzarsi bene con esse, dato che sono molto usate nell’armonia jazz.
Prima di tutto bisogna quindi abituarsi a chiamare le note con delle lettere alfabetiche anziché con il loro nome: infatti qui è molto usata la notazione cosiddetta letterale o anglosassone.
L’importante, qui, è avere bene in mente la corrispondenza tra il nome delle note usate in Italia e questo sistema di notazione letterale:
Per convenzione, poi, si usa la lettera “M” (maiuscola) come abbreviazione della parola maggiore (anche se questa spesso è omessa) e la lettera “m” (minuscola) per minore.
Quindi se ora vogliamo scrivere con le sigle gli accordi di DO maggiore e di DO minore, tanto per fare un esempio pratico, diremo che:
- il primo si abbrevia in C (la pratica vuole che se la lettera non è seguita da altre lettere, siamo in presenza di un accordo perfetto maggiore)
- il secondo si scriverà con un Cm o potresti trovare un trattino al posto della lettera, così: C- al posto di Cm.
Puoi notare che non c’è nessun cenno alla quinta dell’accordo: questo perché in un accordo perfetto la quinta è sempre giusta, quindi si sottintende la sua numerazione.
Se vuoi divertiti, prova a scrivere le note degli accordi definiti dalla seguente numerazione:
C – G#m – Bb – Cm – Dm – G – F#m – E – Ebm – F