È possibile imparare a suonare la chitarra da autodidatta e, magari, partendo da zero?
Come si fa, con cosa si comincia?
Ce la farò o è solo un sogno?
È molto difficile?
Quante volte mi sono state fatte queste domande!
Per questo ho deciso, oggi, di rispondere pubblicamente e di raccontarti un po’ la mia lunga storia chitarristica.
Mi dirai: “Perché la TUA storia“?
Perché, ebbene sì lo confesso 🙂 , io ho sempre suonato la chitarra da autodidatta, senza mai prendere una lezione di chitarra!
Ho cominciato tanti anni fa, esattamente alle scuole medie: ti premetto che prima di quest’età non sapevo nulla di nulla di musica.
Tutto è cominciato perché nella mia scuola media (ti parlo di taaaaaaaanti anni fa, negli anni ’80 🙂 ) c’era un progetto grazie al quale avevamo la possibilità, per due ore alla settimana, di scegliere fra tre materie.
Una di queste materie era proprio musica e visto che mi era stato regalato giusto poco tempo prima un flauto dolce, mi sono iscritta per cercare di imparare a suonarlo.
Una mia compagna, invece, aveva scelto la chitarra così ogni tanto me la faceva provare e in questo modo ho cominciato a mettere le dita sulla tastiera.
Certo, all’inizio era un po’ complicato (il flauto dolce era un po’ più semplice 🙂 ), le punte delle dita mi facevano male, non riuscivo a spingere bene i tasti e quindi le corde non suonavano, ho sempre avuto una mano molto piccola quindi anche fare certi accordi (era una chitarra classica) era un po’ complicato perché a volte … non ci arrivavo e potrei continuare a lungo eheheheh!
Nonostante tutto, alla fine della 1° media ho chiesto ai miei genitori di comperarmi una chitarra e così fu: una chitarra classica molto economica, ma intanto per qualche tempo ha fatto bene il suo dovere.
A quel punto, con la scuola continuai a fare queste due ore di musica, ma dopo il flauto ero passata al pianoforte, mentre la chitarra era a casa e la suonavo per puro mio divertimento.
All’inizio era complicato, e quanto!
Non avevo un metodo da seguire, non sapevo cosa dovevo fare, non sapevo se tenevo bene lo strumento o no: insomma … un vero incubo!
Ma una mia caratteristica è la testardaggine e la cocciutaggine 🙂
Avevo deciso di imparare a suonare la chitarra e dovevo riuscirci, a tutti i costi!
Cosa ho fatto?
Ho comperato un minuscolo libriccino con gli accordi principali (quelli che si trovano nei giri armonici, tanto per capirci) e ho cominciato a cercare i testi e gli accordi delle canzoni che mi piacevano.
Inizialmente ho cominciato con canzoni che avevano due-tre accordi e tutti rigorosamente senza barrè 🙂
Queste canzoni le conoscevo già, quindi anche trovare i ritmi e le pennate da fare non era poi così difficile: bastava ascoltarle e cercare di capire come muovere la mano destra.
Poi quando una canzone era metabolizzata abbastanza, passavo ad un’altra che avesse queste caratteristiche:
- doveva contenere almeno un accordo che già conoscevo
- doveva avere uno o al massimo due accordi che non conoscevo
In questo modo il lavoro da fare per imparare gli accordi nuovi era minimo, mentre la soddisfazione di riuscire a suonare una nuova canzone era massima 🙂
Così, canzone dopo canzone, ho cominciato a imparare tanti accordi (compresi, a questo punto, quelli con il barrè), a crearmi un mio repertorio e finalmente … suonavo la chitarra!
Questo è stato l’inizio della mia avventura chitarristica e quello che posso dirti è: se ci sono riuscita io 33 anni fa, quando internet non era nemmeno lontanamente immaginabile, figuriamoci cosa puoi fare TU oggi con tutti gli strumenti, anche gratuiti, che hai a disposizione!
Ovviamente ci vuole tanta pazienza, tanta costanza, tanta passione, tanta dedizione e FONDAMENTALE, non devi scoraggiarti se all’inizio non si riesce: è normale che le dita fanno male, che le corde non suonino, che non si riesce a spingere bene, che non si riesce a cambiare velocemente gli accordi e passare in fretta da un accordo all’altro, ma posso garantirti che con il tempo tutto questo diventerà possibile!
Bene, chiudo qui questa 1° puntata ( 🙂 ) della mia storia, delle mie origini chitarristiche (un’altra volta ti racconterò cos’è successo dopo) e ti ricordo che in questa pagina puoi trovare tanto materiale gratuito che puoi richiedere e che è a tua disposizione.
Detto questo, ti auguro di avere tanto successo come chitarrista e come persona 🙂
Ciao Barbara,
innanzitutto grazie per fornirci sempre del materiale utile al perfezionamento dello studio della chitarra.
Anch’io ho iniziato nel lontano 1965 addirittura con una Eko Ranger 12, allora molto in voga, conoscevo solo quattro accordi; poi, a poco a poco ho imparato a strimpellare qualcosa di diverso.
Sono andato da un maestro di pianoforte ed ho imparato qualcosa della teoria musicale, poi d’improvviso, preso da altre cose, ho mollato.
È stato il mio più grande errore, al quale spero di aver rimediato, perché a 59 anni sono andato da un maestro di chitarra ed ho dovuto disimparare ciò che sapevo, per imparare a suonare davvero come avevo sempre desiderato.
Perciò oggi dico a tutti: NON MOLLATE MAI!!!
Sia che suoniate a musica o ad orecchio, l’importante è avere la forza e la voglia di andare avanti, soprattutto quando le cose non riescono.
Io ho fatto così e la sete di saperne sempre di più non mi basta mai.
Grazie Barbara per esserci sempre e comunque
Grazie a te per aver condiviso con noi tutti la tua esperienza 🙂
Ciao
Ciao, mi hai messo di buon umore oggi!
Ho “riesumato” la mia chitarra classica, cambiato.le corde ecc… mi sono imbattuto sulla tua pagina e mi hai dato una speranza!
Tutti mi dicono di andare da un maestro, ma per tempo e denaro non posso…ergo, mi affido a me stesso ????
Grazie mille e salutoni
Bene, Michele, mi fa piacere per te 🙂
In bocca al lupo
volevo rongraziarti, io non posso permettermi la scuola di musica, ho comprato una chitarra perché amo questo strumento e voglio imparare a suonare per amore della musica, sono già autodidatta nel disegnare con grande risultati, sono testarda e non rinuncio mai quindi spero di riuscirci e grazie al tuo aiuto sarà possibile per me riuscirci, quindi grazie del tuo tempo e della tua storia
Ciao Barbara,
grazie a te per questo commento 🙂
Beh, se sei “testarda” allora:
1) forse è il nome che ci accomuna, dato che anch’io di solito non mollo se qualcosa mi piace
2) hai l’attitudine giusta per riuscire in quello che vuoi fare.
Complimenti per la tua attività di disegnatrice.
Ciao
Buon per te che ci sei riuscita.
Io sono del parere che sia molto pericoloso ricevere una chitarra (come qualsiasi strumento) senza andare a scuola di musica almeno per un po’.
Lo so, è uno strumento molto popolare che si può avere a poco prezzo e sul quale c’è un business di letteratura e di metodi da autodidatta che promettono il tutto facile e quasi subito.
E i genitori spesso cedono per questo.
A dire il vero qualcuno piu benestante della media regala anche pianoforti senza patto che il figlio vada a lezione.
Purtroppo strimpellare gli accordi delle canzoncine come i boy scout non è suonare.
Poi la forza di volontà e l’esserci portati possono aiutare a fare mezzi miracoli.
Tuttavia anche il percorso di grandi autodidatti che io sappia non ha prescisso da alcuni rudimenti acquisiti col percorso guidato un maestro.
E’ un classico: si va a scuola di musica controvoglia, come sempre si frequenta controvoglia la scuola di qualsiasi cosa, e poi la materia comincia a piacere proprio quando a scuola non ci si va più.
Ma attenzione, anche questo è pericoloso: io ho fatto così ma anni dopo mi sono accorto di tante cose in cui sbagliavo.
In pratica per me è stato quasi tutto da rifare.
Secondo me l’autodidattica è benigna quando si è maturi per effettuarla e capaci di ottenere risultati.
Se avessi un figlio preferirei che non suonasse affatto piuttosto che vederlo strimpellare alla maniera boy-scout.
Pensa che io sono contro le chitarre in chiesa mica perché la chitarra sia uno strumento insano o equivoco, ma anzi per rispetto della dignità della medesima, che in tale contesto viene spesso soltanto strimpellata con vistose e sgradevoli approssimazioni.
Se in una funzione religiosa si vedessero più spesso chitarristi veri Suonare (maiuscola doverosa) qualcosa di classico il discorso cambierebbe.
Chiusa questa parentesi (in parte ho sicuramente sforato e mi scuso) ribadisco che, pur non avendolo fatto a dovere io stesso, e in un certo senso proprio per questo, sono contrario all’autodidattica.
Poi ripeto, se c’è il genio autodidatta i risultati presto si vedono.
Ma solo perchè è genio lui.
Inoltre ribadisco la mia certezza espressa altre volte dalle colonne di questo forum, più pericoloso ancora è regalare subito la chitarra elettrica (e ne conosco di casi) sempre senza il patto che il ragazzino vada a lezione: con la chitarra direttamente elettrica si sviluppa una percezione distorta (termine che calza anche a pennello) della propria padronanza dello strumento.
Non smentisco quanto ho scritto in passato in questo sito riguardo quello che secondo me è un mito di cartapesta.
Scusa mi puoi dire da dove devo incominciare e il percorso da seguire sul tuo sito per imparare la chitarra da da autodidatta ???
Ciao Danilo,
grazie per la domanda.
Allora: diciamo che se sei proprio all’inizio, puoi cominciare da qui.
Poi, una volta “avviato” ;), puoi continuare qui.
Fammi sapere se ti ho risposto 😀
Ciao
ho cominciato nel lontano 1966 i primi accordi, mi la re di una famosa allora canzoncina “la bambolina”.
Hho continuato per alcuni anni con un complessino facendo accompagnamento, poi ho lasciato x molti molti anni, non conosco una nota sul pentagramma, ma ho molto orecchio e musicalità.
Adesso ho ripreso a suonare, èmolto dura a 58 anni, ma sto provando a fare jazz e blues, con testardaggine provo nuovi fraseggi sempre ad orecchio, mi sento una schiappa anche se tutti mi dicono che suono bene, che sono gradevole da ascoltare, io non sono mai soddisfatto di me, voglio di più.
Un consiglio a chi legge questa mia: imparate a suonare studiando musica, solo cosi’ potrete ampliare la vostra conoscenza dello strumento.
Un grazie al suo bellissimo blog e a risentirci.
Ciao Giancarlo,
grazie per questo commento.
Sicuramente il fatto di avere la testardaggine, aiuta e molto 😉
Il fatto di avere un buon orecchio … anche 😉
Se ora la tua esigenza è quella di approfondire le tue conoscenze “teoriche”, puoi sempre cominciare, anche a 58 anni: ovviamente non dovrai avere come obiettivo quello di avere una conoscenza super approfondita, ma intanto cominciare ad imparare le cose che più ti “bloccano”, in un certo senso, quelle cose, cioè, che tu capisci esserti utili per superare un problema, per andare più a fondo di un fraseggio, per imparare meglio a destreggiarti in un ritmo o in un assolo.
Piccoli obiettivi, soprattutto concreti, se perseguiti con tenacia e costanza possono fare veri e propri … “miracoli” 😉
In bocca al lupo e … avanti tutta 😀
Ciao
Autodidatta da sempre, anche oggi, dopo oltre 45 anni mi emoziono nel rendermi conto di imparare nuove cose, nuovi stili, nuove posizioni e senza una sola nota scritta davanti.
Perseveranza e passione, amore per le cose belle e per le senzazioni belle che solo la musica sa dare, questa e’ la ricetta.
Ciao, Mike
Anche io sono un autodidatta.
Si, è possibile imparare in maniera alternativa.
Questo però, come tu hai chiaramente sottolineato attraverso la forma racconto, non vuol dire non studiare.
Il Lavoro forse è ancora più duro.
A volte senza una guida si posso fare vari giri attorno ad un punto.
Ma poi la soddisfazione di riuscire a superare quel mistero … impagabile.
A volte le soluzioni possono essere diverse ma funzionali ugualmente.
Bè, così si inventano le cose che poi è l’essenza dell’Arte stessa.
anche io sono un autodidatta… bisogna avere veramente TANTO ma TANTO amore x la musica… i primi accordi li ho imparati guardando semplicemente dove si mettevano le dita sulla tastiera… non sapevo nemmeno come si chiamassero… io facevo il giro di DO, ma non sapevo di come venissero chiamati quegli accordi… dopo mi sono comprata quei piccoli prontuari ed ho “conosciuto” i nomi degli accordi… la mia grande fortuna e’ anche quella di avere molto orecchio musicale… riuscivo infatti, ascoltando una canzone, a capire il giro armonico…. adesso la mia chitarra (ne ho 3 tutte e tre acustiche) è l’unica vera grande AMICA… a me basta guardarla per sentirmi meno sola….
Grazie Dianella di aver condiviso la tua esperienza con noi!
Sicuramente tutto questo puo’ essere di stimolo per chi inizia e ha mille dubbi, mille timori, mille incertezze!
Ciao